Sono in 42, lavorano per la Provincia di Milano da diversi anni con contratti di lavoro rinnovati di anno in anno. In questo 2015, però, la legge di stabilità del governo Renzi si è dimenticata di loro e dal primo gennaio 2016 rischiano di restare tutti disoccupati. “Un problema nostro – ci dice Annamaria – ma anche collettivo: senza di noi la Città Metropolitana si blocca”.
E’ un tecnico ambientale Annamaria, segue le aziende nelle autorizzazioni necessarie a poter lavorare. La incontriamo nell’aula dell’ex consiglio provinciale di corso Monforte, seduta su quelle poltroncine occupate fino a pochi mesi fa dagli assessori della Provincia. Oggi sul tabellone del voto elettronico campeggia uno striscione con scritto “Coordinamento precari della Provincia di Milano”. Sotto lo striscione loro, i precari.
Giovedì hanno portato tende, brandine, sacchi a pelo e non se ne sono più andati; notte e giorno occupano l’aula in attesa di risposte positive da Roma. Con Annamaria c’è Francesca, lavoratrice che segue l’area agricola più importante di Milano, il Parco Agricolo Sud: “sono l’unica rimasta a fare pianificazione nel settore” ci racconta. C’è Colette, che si occupa di coordinamento e marketing territoriale dell’Idroscalo, una veterana in quel settore per cui lavora da dieci anni. C’è Giovanni, anche lui del settore ambiente, acque reflue e scarichi. E poi Elena e tutte le altre e gli altri.
Lavorano con la pubblica amministrazione da cinque, sei, anche dieci anni. Come per tanti altri precari di questo paese, le poche norme di tutela esistenti, come quella sui contratti precari non più prorogabili dopo tre anni, sono state sistematicamente aggirate dall’amministrazione pubblica. E così si arriva alla situazione di oggi, con persone formate e in organico da anni ma ancora senza alcuna certezza sul proprio lavoro.
Annamaria, Francesca, Colette, Giovanni, Elena, ascolta le loro interviste:
Così ogni anno, insieme al Natale, arriva anche l’incubo del mancato rinnovo del contratto di lavoro. Anche l’anno scorso occuparono l’aula per ottenere il rinnovo, ma ora ci risiamo. I vertici della Città Metropolitana sono dalla loro parte, dal sindaco Pisapia ai consiglieri delegati, hanno scritto al governo per ottenere una proroga. Uno spiraglio di speranza potrebbe aprirsi nei prossimi giorni con gli emendamenti al decreto Milleproroghe: lì è stato inserito un ordine del giorno che impegna il governo a prorogare i contratti per tutto il 2016, sarà discusso nei prossimi giorni.