Dalle tante voci raccolte al Mercatino Arcobaleno 2015, svoltosi questo fine settimana nel quartiere di Porta Venezia, ce n’è una che si alza in coro: “Apprezzare la diversità come punto di forza, basta con le discriminazioni di qualsiasi tipo, sì ai diritti umani per ogni tipo di famiglia”.
A dare ragione alle voci delle tante associazioni che hanno parlato ai microfoni di Radio Popolare è la realtà dei fatti. Proprio Porta Venezia da molti anni ormai è considerato un simbolo dell’integrazione etnica e culturale della città meneghina. Per molti ormai è il quartiere eritreo per la forte presenza di locali, bar e ristoranti etnici, per altri il quartiere gay per la presenza di locali cosiddetti gay-friendly.
Proprio come il quartiere, il Mercatino del Natale Arcobaleno, che prende il nome dalla forte componente di associazioni che lavorano per i diritti LGBT, non è assolutamente esclusivo. Si è celebrata la festa della famiglia in tutte le sue sfumature, ci sono stati laboratori per bambini, raccolte di indumenti per i rifugiati e i senzatetto, si facevano le foto con babbo natale e ci si scaldava con il Vin Brulé offerto a prezzi modici dai commercianti.
Per un giorno Milano si è vestita da capitale europea. Non si sa quando tutto ciò diverrà normalità, ma visto il successo dell’evento, si è già sentito parlare di nuove iniziative in vista della bella stagione.
Qui sotto potete ascoltare un estratto dell’esibizione del Checcoro ripreso dai microfoni di PopUp, che ha trasmesso in diretta dal Mercatino Arcobaleno lo scorso sabato