Un pesantissimo attacco aereo israeliano ha preso di mira questo pomeriggio la capitale libanese Beirut. Un intero isolato è stato raso al suolo: è quello che ospitava il quartier generale di hezbollah nella capitale libanese. L’obiettivo, dichiarato dall’esercito israeliano era il capo politico del partito sciita: Hassan Nasrallah. L’attacco è stato portato a termine pochi minuti dopo la conclusione del discorso che oggi il premier israeliano Benjiamin Netanyahu ha tenuto all’Assemblea generale delle Nazioni unite, che ha accusato di essere niente più che una “palude antisemita”, questa la definizione usata.
Fonti non ufficiali libanesi riferiscono in questi minuti che Nasrallah sarebbe rimasto illeso. Resta il salto di qualità di un attacco diretto non ai capi militari, ma al capo politico del partito di Dio. Che ha provocato un grande numero vittime civili. Lorenzo Cremonesi, inviato del corriere della sera.
La notizia dell’attacco è arrivata a New York durante il punto stampa che Netanyahu stava facendo al termine del suo intervento all’assemblea generale. Intervento in cui il premier israeliano ha minacciato l’Iran, ha promesso che eliminerà Hamas e demilitarizzerà Gaza, ha detto che la vittoria di telaviv sarà totale. Non è chiaro al momento quali conseguenze avrà quanto accaduto questo pomeriggio sull’andamento della guerra. Gli ultimi giorni sono stati particolarmente sanguinosi dal punto di vista delle vittime civili, sia nella Striscia di Gaza, dove l’Unicef denuncia che sono state colpite 4 scuole in 5 giorni, sia nel sud del Libano, dove ormai gli sfollati si contano a decine di migliaia e i morti sono oltre 600.