Approfondimenti

Cadute e bugie

“Un colpo di caldo”. “Polmonite”.

Tra queste due diagnosi diversissime sta un problema che diventa ogni giorno più urgente per Hillary Clinton: quello della trasparenza.

Dopo aver lasciato la cerimonia per ricordare le vittime dell’11 settembre a New York, i collaboratori di Clinton avevano fatto sapere che la candidata democratica era stata vittima di un “colpo di caldo”. Un episodio che non doveva destare preoccupazione e dal quale Clinton si sarebbe presto ripresa.

La stessa candidata, uscendo dall’appartamento newyorkese della figlia Chelsea, aveva sorriso, fatto una foto con una bambina e annunciato: “Va tutto bene. E a New York è una splendida giornata”.

In realtà non andava tutto bene, come hanno potuto chiaramente vedere milioni di persone grazie al video postato su Twitter da un giornalista. Nel video, una ventina di secondi, si vede Clinton immobile, appoggiata a una transenna, attendere la macchina dopo aver lasciato la cerimonia. Quando la vettura arriva, Clinton fa un passo, cade, viene sorretta dagli agenti del Secret Service e condotta via. Verso casa della figlia Chelsea, come abbiamo saputo più tardi.

[youtube id=”3YchnVAoV6w”]

[youtube id=”11-EAzsGxgQ”]

Per 90 lunghissimi minuti, il team di giornalisti che segue Clinton in ogni occasione pubblica non ne ha saputo più nulla. Dove si trovava. Come stava.

Probabilmente, se non ci fosse stato il video dello svenimento, l’episodio sarebbe passato inosservato e soprattutto non sarebbe stato reso pubblico.

Ma nell’era dei social e dei cellulari che registrano ogni cosa, è difficile celare qualcosa, e anche Clinton alla fine è stata costretta a rivelare quello che è davvero successo. E cioè, che ha preso la polmonite.

C’è però un dettaglio che lascia perplessi. L’episodio dello svenimento di Clinton a New York avviene alle 11 del mattino. Per ore, i suoi collaboratori insistono sulla versione del “colpo di caldo”. E’ soltanto alle 17.15 del pomeriggio che, anche di fronte all’evidenza del video, la campagna Clinton ammette che la situazione è più grave. Lisa Bardack, il medico personale, spiega che Clinton è in cura per una polmonite da venerdì, che la candidata “ha avuto un colpo di caldo e si disidratata” ma che ora “si sta riprendendo bene”.

Dalle 11 del mattino, fino alle cinque del pomeriggio, il team di Hillary Clinton ha dunque mentito. Di più, il team, e ovviamente la candidata, sanno della polmonite da venerdì, da quando Clinton ha avuto un accesso di tosse compulsiva attribuito a “un’allergia”.

Sapevano, ma non hanno detto la verità.

La cosa è stata immediatamente notata da buona parte della stampa americana. “Avrebbero dovuto dirlo. Non si tratta di un raffreddore”, ha spiegato Chuck Todd di NBC. “Non capisco perché i collaboratori di Clinton non hanno detto al mattino che si trattava di polmonite”, ha aggiunto Brian Stelter.

Il fatto è che la polmonite è una bruttissima notizia per Hillary Clinton. Non solo perché interrompe la campagna elettorale a meno due mesi dal voto. Non soltanto perché sarà sicuramente usata da Donald Trump e dai repubblicani per diffondere dubbi sulla sua effettiva capacità di sostenere fisicamente le fatiche di una presidenza. Ma soprattutto perché accentua l’impressione di scarsa trasparenza di cui la candidata è stata spesso accusata. Che si tratti delle mail inviate da un server privato da segretario di stato, che si tratti dei fatti di Bengasi, che si tratti degli affari della Clinton Foundation o dei compensi ottenuti per i suoi discorsi alle imprese, c’è sempre un’ombra di non detto, di non completamente chiaro nelle azioni di Hillary Clinton.

Ora arriva la storia della polmonite, gestita malissimo, tenuta colpevomente nascosta fino a quando non era più possibile nasconderla.

Per una candidata il cui punto debole è appunto un’impressione di insincerità, il “colpo di caldo” è un ulteriore, pericoloso, passo falso.

  • Autore articolo
    Roberto Festa
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 16/01 07:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 16-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 16/01 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 16-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 16/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 16-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 16/01/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 16-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 16/01/2025

    I fatti del giorno analizzati dai nostri esperti, da studiose e studiosi. I protagonisti dell'attualità intervistati dai nostri conduttori.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 16-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 16/01/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 16-01-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 16/01/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 16-01-2025

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 16/01/2025

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 16-01-2025

  • PlayStop

    Mitologia Popular di giovedì 16/01/2025

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore e la cultura popolare brasiliana: da miti e leggende come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca alla storia di piatti tipici come la feijoada o la moqueca, passando per la letteratura, il carnevale, la storia delle città più famose e la musica, ovviamente. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santos che, pur vivendo a Milano da anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 15-01-2025

  • PlayStop

    News della notte di mercoledì 15/01/2025

    Edizione monografica sul cessate il fuoco a Gaza.

    News della notte - 15-01-2025

  • PlayStop

    Pop Music di mercoledì 15/01/2025

    Una trasmissione di musica, senza confini e senza barriere. Canzoni da scoprire e da riconoscere, canzoni da canticchiare e da cui farsi cullare. Senza conduttori, senza didascalie: solo e soltanto musica.

    Pop Music - 15-01-2025

  • PlayStop

    Speciale sulla firma della tregua a Gaza

    Dopo un anno e tre mesi, dall’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, la presa degli ostaggi e poi con la risposta israeliana, i bombardamenti, i 47mila morti palestinesi, oggi l’intesa per fermare la guerra è stata firmata. Dal pomeriggio si è via via capito che potesse essere il giorno buono. Poi, alle 18.15 l’annuncio arrivato da Donald Trump, che ha scavalcato sia i negoziatori, anticipando la prevista confernza stampa del primo ministro del Qatar. Sia la Casa Bianca e gli inviati di Joe Biden. Da Gaza arrivano notizie di festeggiamenti in strada, alla fine di una giornata che era cominciata ancora con bombardamenti e vittime.

    Gli speciali - 15-01-2025

Adesso in diretta