“Henri Cartier-Bresson e gli altri”: è la seconda tappa di un affascinante progetto espositivo curato da Giovanna Calvenzi a Palazzo della Ragione a Milano. Dopo “Italia Inside Out”, dove in una bellissima collettiva lo sguardo era quello di grandi fotografi italiani, è ora la volta di grandi fotografi stranieri. Il percorso comincia con Henri Cartier-Bresson, le cui immagini hanno fatto la storia della fotografia: una vetrina di barbiere anni ’50, scorci di vita romana, bambini di periferie, preti incantati davanti a un quadro con un morbido nudo di donna, lo sguardo ironico e affettuoso del grande maestro.
Il percorso prosegue con piazze ideali, dove ci viene proposto il lavoro di un autore. Si prosegue con Robert Capa e le immagini scattate a seguito delle truppe americane nel ’43. Le spettacolari processioni del Sud, nelle foto di David Seymour che (fra le altre) immortalò Bernard Berenson incantato davanti alla meravigliosa Paolina Borghese di Canova alla Galleria Borghese.
Sono quasi tutte immagini in bianco e nero, il colore si diffonde maggiormente nelle foto più recenti di Abelardo Morell, Bernard Plossu, Art Kane, Elina Brotherus o Irene Kung.
Nella mostra precedente l’allestimento ci accompagnava di vagone in vagone come in un viaggio in treno, nello spazio e nel tempo, attraverso l’Italia. Stavolta passiamo di piazza in piazza, in ognuna incontriamo lo sguardo di un autore e, anche in questo caso, spaziamo nel tempo e nei luoghi.
Abbiamo parlato della mostra con la curatrice Giovanna Calvenzi.
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