Il Consiglio di Stato francese ha annullato il provvedimento “ anti burkini “ emanato dall’amministrazione di Villeneuve – Loubet. La sentenza fa giurisprudenza e, in caso di nuovi ricorsi, avrà valore per tutti i comuni – una trentina e quasi tutti a guida di destra – che hanno introdotto il divieto del costume integrale indossato dalle donne musulmane in spiaggia.
Il collegio di tre giudici ha esaminato i ricorsi della lega dei diritti umani ( LDH) e del comitato contro l’omofobia in Francia ( CCIF) contro una decisione del Tar di Nizza che dava torto alle due associazioni. Secondo l’ordinanza del Consiglio di Stato, la decisione del Tar è annullata e l’esecuzione della circolare di Villeneuve – Loubet è sospesa. In questo comune il velo in spiaggia è quindi di nuovo autorizzato.
La sentenza del Consiglio precisa che “ l’ordinanza controversa ha rappresentato una violazione grave e apertamente illegale delle libertà fondamentali, che sono la libertà di movimento, di coscienza e la libertà personale “ .
La decisione odierna rappresenta una grave umiliazione per il primo ministro francese Manuel Valls che aveva pubblicamente sostenuto i sindaci anti burkini. Ieri, alla vigilia della sentenza, sono scoppiati i primi dissensi in seno al governo. Per la ministra dell’istruzione nazionale Najat Vallaud – Belkacem “ i decreti rappresentano una deriva”, mentre per la ministra della sanità, Marisol Touraine, “ ciò provoca una stigmatizzazione pericolosa per la coesione del nostro paese ”