A Washington l’estrema destra è in piazza: ha ottenuto il permesso di manifestare un anno dopo Charlottesville. Il 12 agosto del 2017 ci fu un corteo dell’estrema destra nella città della Virginia a cui gli antifascisti risposero con una contromanifestazione. Un’automobile guidata da un suprematista bianco investì il corteo antifascista uccidendo Heter Hayer e ferendo decine di persone. Nonostante questo la destra estrema è in piazza nella capitale degli Usa e nella stessa Charlottesville, dove per tutta la settimana si sono susseguite iniziative democratiche. A Washington oggi ci sono anche contromanifestazioni.
E a Charlottesville è stato un fine settimana molto teso. Il sindaco della cittadina universitaria ha dato il consenso alla nuova marcia dei gruppi dell’estrema destra che si rifanno ai gruppi nazionali del KKK e dell’Alt-right.
L’estrema destra xenofoba americana ha deciso di riorganizzare la marcia dell’anno scorso, “Unite the right 2” per difendere il primo emendamento della Costituzione che protegge la libertà di espressione, sostenendo che “i grandi uomini bianchi sono diffamati e calunniati negli Stati Uniti”.
La rete degli antirazzisti di Charlottesville, in mobilitazione dallo scorso anno, ha organizzato manifestazioni già nei giorni scorsi. Ieri per le vie del centro il corteo ha sfilato urlando slogan contro il razzismo, l’odio, l’ingiustizia sociale e la violenza e ha onorato Heather. In sua memoria e sul marciapiede, nel punto esatto in cui è caduta, sono stati lasciati fiori, fiocchi, messaggi col gessetto, tutti di colore viola, la tinta preferita di Heather. Durante la manifestazione antirazzista l’allerta è stata molto alta.
Tra i gruppi che hanno organizzato la manifestazione antifascista c’è il Black lives matter di Charlottesville e Radio Popolare è riuscita a parlare con una delle sue leader, Tanesha Hudson.
“Io sono un’attivista di Charlottesville e voglio essere vicina a tutte le persone che sono contro il razzismo. Oggi siamo qui per combattere i suprematisti bianchi che hanno organizzato una manifestazione e allora noi tutti antirazzisti locali ci siamo riuniti per una mobilitazione, per fermare questo tentativo di normalizzare la violenza della supremazia bianca”.
“Siamo tantissimi – ha raccontato Tanesha – abbiamo creato una rete incredibile ricevendo supporto da tutta la Nazione. Qui in città c’è un clima pesante. E’ come se un grande cumulo d’immondizia fosse sepolto sotto le nostre case e stesse fuoriuscendo a fiumi ma tutti noi sapevamo segretamente che stava arrivando”.
“C’è molta tensione – ha spiegato ancora la leader di Black lives matter di Charlottesville – le persone hanno paura però sono impegnate nella lotta e vogliono combattere contro il razzismo, contro la violenza fisica e verbale, contro l’odio e contro questo neofascismo dilagante. Perciò oggi siamo qui a testimoniare che non ci possono sconfiggere e non ci fanno paura. Il mio messaggio è che l’odio non deve avere spazio in città. Stiamo lavorando sodo ogni giorno per costruire il cambiamento”.