L’ultimo dolcissimo film di Ermanno Olmi è dedicato alla figura di Carlo Maria Martini. E’ un documentario, cosparso di poesia in ogni immagine. Con un titolo che rende ancora più umano il Cardinale, ex Arcivescovo di Milano: “Vedete, sono uno di voi” vuole dimostrare che di fronte alla morte siamo tutti uguali e che il percorso di un uomo, qulsiasi sia il successo ricevuto, non potrà mai allontanare l’uomo dalla persona pubblica.
Il film, prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, scritto con il giornalista del Corriere della Sera Marco Garzonio raccoglie un raro materiale d’archivio, a partire dall’infanzia di Martini, di famiglia borghese a Torino, fino alla parte finale dalla sua vita.
Ermanno Olmi si sofferma particolarmente sull’importanza del dialogo per Martini: nella sua vita parlò con tutti dai politici e intellettuali, ai rappresentanti di altre religioni e culture, dai terroristi alle persone comuni. La grandezza della parola e la profondità dei valori cristiani che Martini abbracciava. E se oggi deve fare un paragone con qualcuno che stia portando avanti il discorso umno e sociale, dalla parte dei più umili e per abbattere i muri e le discriminazioni, gli viene in mente solo Papa Francesco.
La voce narrante che recita il racconto sulle immagini è quella del regista. Ermanno Olmi si sente vicino alla profondità umana di Martini e con questo documentario sembra voler lasciare ai giovani e alle generazioni che verranno dopo di lui valori dimenticati e spesso calpestati. Anche da chi dovrebbe portarli avanti come una bandiera.