Nessun incontro con la stampa, nessuna possibilità quindi per i giornalisti di fare domande al presidente turco. E poi una città quasi blindata per rendere inaccessibile a chiunque, compresi i giornalisti, avvicinarsi al Quirinale e a Palazzo Chigi.
E’ il contesto in cui è avvenuta la visita di Erdogan in Italia, il suo primo viaggio in Europa da quando due settimane fa ha scatenato i raid sull’enclave di Afrin, in territorio siriano, causando la morte di molti combattenti e civili curdi.
Tutto ciò rende bene il clima del viaggio di Erdogan in Italia, il quale ha incontrato prima il Papa, che gli ha parlato di Gerusalemme e della protezione della popolazione cristiana, e poi nel pomeriggio ha visto il capo dello Stato Mattarella e il presidente del Consiglio Gentiloni.
Una visita che può aver creato qualche imbarazzo, un imbarazzo che traspare da quel poco che fa sapere il Quirinale: “Un colloquio franco e rispettoso”, si fa sapere durante il quale “sono state ribadite le posizioni tradizionali”, e quella italiana si precisa è in linea con quella dell’Unione europea. Si sa che la Turchia vorrebbe entrare a farne parte ma la violazione dei diritti umani è un grande ostacolo in questo senso.
Nell’incontro con Gentiloni, dal quale non è uscito nulla di ufficiale, si evince dai ministri presenti, però, che non sono stati solo i rapporti tra Turchia e Europa all’ordine del giorno. La presenza del ministro allo sviluppo economico Calenda, tradisce anche gli altri scopi possibili della visita: gli affari in campo energetico, ma anche in quello dell’industria bellica.
Negli ultimi anni, secondo i vari centri di studi sull’industria delle armi, il governo turco è diventato uno dei principali clienti dell’industria bellica italiana, uno scambio economico confermato dall’agenda di stasera, una cena tra Erdogan e i principali gruppi industriali italiani: Impregilo, Leonardo, Pirelli e altri.
Molte le proteste contro questa visita, e non solo quelle di piazza: protestano i giornalisti europei e anche l’Unione della Camere penali, perché da tempo sta monitorando le gravissime condizioni in cui si svolge il lavoro degli avvocati in Turchia.
Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.
La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.
Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare.
Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini.
Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.
A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.
StMicroelectronics, a rischio mille posti di lavoro ad Agrate Brianza
StMicroelectronics ha presentato oggi il suo piano industriale. Il gruppo italo-francese ha annunciato 2800 esuberi a livello internazionale nel prossimo triennio, pur promettendo investimenti importanti, quattro miliardi di euro in Italia. Ma il piano di sviluppo non è chiaro e soprattutto per il sito di Agrate Brianza, dove al momento sono impiegati circa 5400 lavoratori, il timore è che i licenziamenti possano essere tantissimi.
Pietro Occhiuto è il segretario della Fiom Monza e Brianza…
1) Radere al suolo, isolare e uccidere. Il piano israeliano per controllare la striscia di Gaza. (Christian Elia)
2) La Francia verso il riconoscimento dello stato palestinese. Macron vuole riportare la diplomazia francese nel vecchio solco gaullista. (Francesco Giorgini)
3) La marcia indietro di Trump sui dazi. La sospensione delle tariffe per 90 giorni mostra preoccupazione per lo scontento degli investitori. (Roberto Festa)
4) Tanzania, arrestato il leader del principale partito d’opposizione e accusato di tradimento. Si infiamma la situazione politica nel paese a 5 mesi dalle elezioni. (Andrea Spinelli Barrile - Slow News)
5) “Almas, voci di coraggio”. Al fuorisalone l’installazione del Cesvi che racconta la forza e il coraggio delle donne migranti venezuelane in Colombia. (Christian Gancitano - curatore della mostra)
6) World Music. Con un nuovo album live, torna Boubacar Traorè, l’artista maliano interprete dell’orgoglio dell’era dell’indipendenza. (Marcello Lorrai)
Un percorso attraverso la stratificazione sociale italiana, un viaggio nell’ascensore sociale del Belpaese, spesso rotto da anni e in attesa di manutenzione, che parte dal sottoscala con l’ambizione di arrivare al roof top con l’obiettivo dichiarato di trovare scorciatoie per entrare nelle stanze del lusso più sfrenato e dell’abbienza.
Ma anche uno spazio per arricchirsi culturalmente e sfondare le porte dei salotti buoni, per sdraiarci sui loro divani e mettere i piedi sul tavolo.
A cura di Alessandro Diegoli e Disma Pestalozza
Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo.
Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo.
A cura di Marco Schiaffino.
Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!!
Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema.
Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è?
Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me!
Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare.
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Conduzione, Giulia Strippoli
Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni
Psychoerrances 5 - La rovina neoliberale vs la psichiatria artigianale, con lo psichiatra e scrittore Emmanuel Venet Venet
Un progetto di Mariangela Capossela.
Quale eredità resta dello spirito della riforma francese? Cos’è successo alla psichiatria di Settore in questi ultimi 15 anni? Come resistere ai danni provocati dall’ondata neoliberale e securitaria ? A queste problematiche risponde uno psichiatra lionese col suo punto di vista critico di scrittore e di terapeuta che ha assistito all’istallazione della riforma e resistito al suo smantellamento (voce del doppiaggio: Silvano Voltolina).
"Un Posto Migliore": il secondo disco di Giovanni Toscano
"Un Posto Migliore", secondo disco di Giovanni Toscano, tenta proprio di essere questo, un posto migliore. In realtà è un percorso alla sua ricerca, lungi dall'essere terminato, che si intreccia anche con belle collaborazioni con le voci di Emma Nolde ed Assurditè, e che è stato al centro dell'intervista a Jack a cura di Matteo Villaci.
Psychoerrances 4 - Il sistema francese visto da una psicologa italiana a Lione: Annalisa Puzzo
Un progetto di Mariangela Capossela.
Nella sua specifica prospettiva italo-francese e attraverso il punto di vista peculiare alla sua professione, Annalisa Puzzo descrive il ruolo dello psicologo nel sistema della cura in Francia e traccia alcune delle linee che differenziano culturalmente i due sistemi.
Psychoerrances 3 - Perché in Francia ci sono gli ospedali psychiatrici? Intervista al dr Guillaume Cezanne-Bert
Un progetto di Mariangela Capossela.
Perché la riforma del Settore francese ha mantenuto gli ospedali psichiatrici? Come sono oggi, come avvengono i ricoveri e come si svolgono le cure al suo interno? A tutte queste domande risponde uno psichiatra lionese (voce del doppiaggio: Claudio Rocco).
"Irène Némirovsky. La scrittrice che visse due volte". Il saggio di Cinzia Bigliosi
In questo saggio, Cinzia Bigliosi ripercorre la vita e l’opera di Irène Némirovsky, autrice di successo degli anni Trenta, tornata alla ribalta, dopo decenni di oblio, con il clamoroso postumo "Suite francese" (2004).
Scrittrice dell’esilio, testimone spietata di un mondo abitato da loschi affaristi, madri affette da bovarismo, balie spaesate e figlie neglette ed egoiste, Irène Némirovsky domò, non senza contraddizioni, i temi costanti nella sua opera – come la negazione delle origini, l’ereditarietà, il terrore dell’invecchiamento, l’arrivismo e il sacrificio – con un marchio personale frutto dell’orgogliosa consapevolezza di una originalità del tutto unica.
Oggi a Cult, Ira Rubini ha intervistato l'autrice del libro, Cinzia Bigliosi.
Clip - 10-04-2025
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