Nel mondo del lavoro il fallimento è vissuto come un’onta imperdonabile. La macchia sul curriculum da nascondere per evitare che qualunque potenziale datore di lavoro tragga la conclusione che semplicemente non siamo capaci.
Cadere insomma è un tabù.
Ma la verità è che, per quanto sembri un concetto da aforisma motivazionale, dagli errori si impara eccome, nella vita privata come nella propria carriera. Tanto che alcuni anni fa, in Messico, (dopo una serata fra amici addizionata forse di Tequila, narra la leggenda) sono nate le FuckUp Nights. Le serate, inteso come incontri, dedicate proprio al concetto di fuckup, che più o meno si può tradurre come colossale cazzata.
Quindi tutto l’opposto dei meeting con un guru del lavoro che risplende fra successi e traguardi raggiunti. Ma un incontro con magari sempre un ottimo manager, o startupper, ma che racconta la sua ascesa concentrandosi sulle numerose cadute a valle.
Nelle FuckUp Nights, ci spiega Monsterrat, viene fuori anche l’aspetto più umano dell’imprenditore. E attraverso il racconto degli errori emergono consigli, esperienze e risorse preziose.
Presenti in più di cento città in tutto il mondo, a Milano le FuckUp Nights sono un appuntamento bimestrale. Per partecipare potete informarvi qui.
(Ovviamente la nostra ospite non si chiama “Monsterrat”, che tradotto tra l’altro suona come ratto mostruoso. Ed è molto ingiusto perchè non ne ha affatto le sembianze. No, si chiama Montserrat. Ma l’abbiamo lasciato nel testo su richiesta di Montserrat stessa e anche perchè fa molto ridere sbagliare scrivendo di fallimento).
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