Questa mattina a Prisma, ai microfoni di Lorenza Ghidini e Alessandro Braga Elly Schlein ha presentato il suo libro “La nostra parte Per la giustizia sociale e ambientale, insieme”
Nel tuo libro “La nostra parte” fai spesso riferimento alla questione dell’astensionismo. Va a votare sempre meno gente e forse una ragione c’è. Temi anche tu che il divario fra la popolazione e la politica sia ormai troppo grande?
Vorrei iniziare dicendo che condivido lo sconforto di Marco Cappato e dell’associazione Luca Coscioni. Anche io avevo firmato e supportato il referendum sull’eutanasia legale, ma soprattutto l’hanno firmato 1200000 persone. Non è stato un bel momento per la democrazia, ovviamente aspettiamo di leggere le motivazioni che hanno portato alla bocciatura del referendum. A questo punto spero che sia il Parlamento a prendere l’iniziativa e a far vedere che la politica recepisce la forte richiesta di esprimersi da parte della cittadinanza.
Anche la pagina sul Ddl Zan è stata una feroce delusione.
Speriamo che possa andare diversamente per l’altro referendum che ho supportato, quello sulla cannabis legale. In questo caso abbiamo visto una straordinaria mobilitazione delle giovani generazioni e questo mi preoccupare ancora di più. Tutti questi colpi potrebbero causare un ulteriore allontanamento, soprattutto dei giovani, dalla politica.
In queste ultime settimane gli studenti sono scesi in piazza a protestare.
La politica e soprattutto la sinistra fa molta fatica a coinvolgere i giovani…
Prima di tutto vorrei esprimere solidarietà alle mobilitazioni in corso che, non dimentichiamocelo, sono partite dalla morte sul lavoro di Lorenzo Parelli, un ragazzo giovanissimo a cui purtroppo si è aggiunta anche quella di Giuseppe Lenoci.
Quelle ragazze e quei ragazzi si stanno mobilitando per il loro futuro e per ricordare queste morti inaccettabili. Stanno protestando per motivi legittimi e comprensibili. Colpisce molto la forte repressione verso i cortei dei giovanissimi che, purtroppo, non abbiamo visto nell’occasione in cui un corteo non organizzato e infiltrato da organizzazioni neofasciste è riuscito a spingersi fino alla sede della Cigl e devastarla.
Mi auguro che il governo faccia chiarezza su quello che sta accadendo in piazza negli ultimi tempi.Ovviamente serve chiarezza per avvicinare i più giovani. Il libro “La nostra parte” prende le mosse proprio da questa osservazione. Non ho inventato niente, ho provato a raccogliere ciò che ho ascoltato in questi anni di mobilitazione politica tra l’Europa e l’Italia.
Mi è parso di vedere nella società e specialmente nelle mobilitazioni dei più giovani una sovrapposizione interessante. C’è la forte consapevolezza che giustizia sociale e ambientale sono inscindibili. Le lotte contro ogni forma di diseguaglianza, contro l’emergenza climatica e per una conversione ecologica reale che non sia green washing stanno convergendo.
Questa consapevolezza manca alla politica, che si ostina a voler dividere ciò che in quelle piazze sta già marciando insieme. Da queste considerazioni parte il mio libro e il mio invito a una mobilitazione collettiva…