
Dalle elezioni regionali liguri emerge una notizia che ne contiene tante.
La notizia è che Bucci diventa presidente della Liguria per poche migliaia di voti.
Le notizie nella notizia: la destra vince di nuovo nonostante gli arresti di Toti e soci. Ma non domina più come prima. Genova torna a sinistra, ora ci saranno le comunali e la coalizione di centrosinistra potrà riprendersi la città. Sì ma quale coalizione? Ieri in Liguria si è avverata la profezia di Grillo. Il Movimento 5 Stelle non esiste più e il fondatore si gode la scena dalla sua villa di Sant’Ilario, come un Nerone che contempla la propria creatura bruciare. Il Pd sfiora il 30% ma a chi si affiderà per le alleanze? Da oggi, Elly Schlein dovrà trovare una risposta a questa domanda, sempre che riesca e voglia mettere un freno a chi nel Pd non si rassegna e insiste a considerare i 5 Stelle morti-che-camminano un alleato strategico.
La spallata a Meloni non è arrivata, ma solo i fessi ci credevano e solo i propagandisti la evocavano.
Nonostante tutto, un’opposizione alla destra estrema e incapace, che ci governa, è possibile, dice il voto alle elezioni regionali della Liguria. Quale forma però avrà questa opposizione, nessuno oggi lo sa. E infine un dato drammatico: il non voto oltre il 50%. Ormai è strutturale. Ed è il più grave segnale della crisi del sistema democratico, rispetto a cui urge, con forza, cercare una risposta. La tattica, il ragionare solo di alleanze, non è certo sufficiente.