Approfondimenti

Elezioni in Sicilia: niente sarà più come prima

Comunque vada, nella politica italiana ci sarà un prima e un dopo il voto in Sicilia.

Berlusconi è tornato, e quale platea migliore della Sicilia avrebbe potuto accoglierlo? La Sicilia è la terra del 61 a 0, quando nel 2001 il centrodestra trionfò alle elezioni politiche conquistando tutti i collegi uninominali a suggello di una egemonia berlusconiana sull’intero Paese che sarebbe durata per i successivi 10 anni. Sicilia è anche le origini mai chiarite della sua fortuna economica, le stragi del ’93 per cui è ancora indagato in qualità di mandante assieme al sodale di una vita, il palermitano Marcello Dell’Utri, oggi in carcere per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa.

Il ritorno del berlusconismo ha ridato senso all’antiberlusconismo. Sono tornati entrambi, il primo potrebbe di nuovo vincere, il secondo potrebbe di conseguenza tornare a coprire il campo dell’opposizione. Chi ne potrebbe restare stritolato è Renzi che ha costruito la sua ascesa sul superamento di entrambi i paradigmi ma, affermando che l’antiberlusconismo fosse ormai privo di senso, soprattutto del secondo. L’antiberlusconismo, per Renzi, è più pericoloso del berlusconismo.

La Sicilia è la sconfitta annunciata del Pd renziano. I pacchetti di voti che avevano abbandonato il centrodestra e veleggiavano verso il Partito Democratico sono rapidamente tornati a casa e, a sinistra, Claudio Fava potrebbe ottenere un risultato molto migliore della somma dei partiti che lo sostengono. Che poi il risultato di Fava, molto popolare nell’isola, possa essere eventualmente utilizzato per delle proiezioni valide per le politiche, è tutt’altro che automatico.

Intanto il Pd rischia di esserne strangolato e se il risultato fosse molto negativo da lunedi si aprirebbe la crisi politica a Roma, da Palazzo Chigi al Nazareno. Si riaffaccerebbe la prospettiva del centrosinistra e verrebbe messa di nuovo in discussione la leadership di Renzi da parte delle minoranze interne al partito, o di quel che ne rimane.

Ma la Sicilia è fatale per tutti, anche per il Movimento 5 Stelle. E’ in Sicilia che Grillo ottenne i primi risultati, nel 2008, e i primi successi. Allora era l’icona della rivoluzione anti sistema che partiva dal basso. Poi, si è trasformato nell’uomo che, nella terra di Cosa Nostra, disse che “prima di incontrare la finanza, la mafia aveva una sua morale”.

Il Movimento 5 Stelle potrebbe vincere. In ogni caso, da lunedì, sarà uno dei due poli principali assieme al centrodestra con il Pd relegato al ruolo di inseguitore e outsider

  • Autore articolo
    Luigi Ambrosio
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 21/01 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 21/01 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 21-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di lunedì 20/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 20-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 21/01/2025 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di martedì 21/01/2025

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 21-01-2025

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di martedì 21/01/2025

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 21-01-2025

  • PlayStop

    From Genesis To Revelation di martedì 21/01/2025

    "From Genesis to Revelation" è una trasmissione radiofonica dedicata al rock-progressive, attiva regolarmente dal 1999. Condotta da Renato Scuffietti e Matthias Scheller, offre un'ora settimanale di musica prog, spaziando dai grandi classici dei seventies al newprog e al prog sinfonico, con interviste, recensioni e monografie sui sottogeneri. Nata come un hobby, è diventata un importante punto di riferimento per gli appassionati del genere.

    From Genesis To Revelation - 20-01-2025

  • PlayStop

    Jazz Anthology di lunedì 20/01/2025

    "Jazz Anthology", programma storico di Radio Popolare, esplora la lunga evoluzione del jazz, dalla tradizione di New Orleans al bebop fino alle espressioni moderne. Il programma, con serie monografiche, valorizza la pluralità e la continuità del jazz, offrendo una visione approfondita di questo genere musicale spesso trascurato dai media. La sigla del programma è "Straight Life" di Art Pepper, tratto da "Art Pepper Meets The Rhythm Section" (1957).

    Jazz Anthology - 20-01-2025

  • PlayStop

    News della notte di lunedì 20/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 20-01-2025

  • PlayStop

    Il Suggeritore Night Live di lunedì 20/01/2025

    Il Suggeritore, storico programma di teatro di Radio Popolare, si trasforma in "Il Suggeritore Night Live" per il suo diciassettesimo compleanno. Ora in diretta ogni lunedì dalle 21:30 alle 22:30 dall’Auditorium “Demetrio Stratos”, il nuovo format è un night talk-show con ospiti dello spettacolo dal vivo che raccontano e mostrano estratti dei loro lavori. Gli ascoltatori possono partecipare come pubblico in studio a partire dalle 21:00.

    Il Suggeritore Night Live - 20-01-2025

  • PlayStop

    Gli speciali di lunedì 20/01/2025 - ore 21:02

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 20-01-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di lunedì 20/01/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 20-01-2025

  • PlayStop

    Gaza: il ritorno dei palestinesi nelle proprie case tra vittime e distruzione

    Migliaia di palestinesi di Gaza hanno cominciato a tornare nelle loro case. Ma spesso di fronte a loro hanno trovato solo distruzione. Secondo le Nazioni Unite in 15 mesi di guerra sono stati distrutti o danneggiati almeno i due terzi degli edifici della Striscia, soprattutto nelle zone urbane. Spesso chi torna a casa vuole anche cercare i cadaveri dei familiari. Oggi le autorità locali hanno dato una nuova stima delle vittime totali: circa 47 mila, 10mila sarebbero ancora da recuperare.Ieri, primo giorno di tregua, sono entrati a Gaza 630 mezzi con aiuti umanitari. Non è ancora disponibile la cifra di oggi. L’accordo di tregua prevede che per le prime sei settimane entrino nella Striscia almeno 600 mezzi al giorno.Hamas ed esercito israeliano si sono scambiati altre minacce. Entrambi hanno detto di essere pronti a tornare a combattere se fosse necessario.Dicevamo del drammatico livello di distruzione e dell’alto numero di vittime. Francesco Checchi è uno dei ricercatori che ha curato un recente studio pubblicato su The Lancet, secondo il quale lo scorso giugno le vittime erano probabilmente già 64mila, rispetto alle 47mila che stimano oggi le autorità locali di Gaza…

    Clip - 20-01-2025

Adesso in diretta