Ecco tre spunti, tra i tanti, offerti dai ballottaggi per le comunali di ieri.
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Da Milano a Roma, da Torino a Napoli, la partecipazione ai ballottaggi è scesa intorno al 50%. A Napoli, addirittura al 36%. Che sia Raggi o Sala, Appendino o De Magistris, nessuno ha fatto da traino ad un aumento dell’affluenza rispetto al primo turno. Perché?
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il caso Torino: la neo sindaca Chiara Appendino, del M5S, si è presentata nel ruolo di custode di un’eredità cittadina, più che promotrice di una cesura col passato. Perché?
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il caso Milano: il neo sindaco Beppe Sala è un esempio di “desistenza” al renzismo, né alternativo né fedele esecutore del progetto politico di Renzi. E’ stato questo il tratto distintivo di Sala nella fase finale della lunga campagna elettorale milanese, iniziata oltre sei mesi fa. Strategia elettorale o nuovo modello di governo della città?
Tre interrogativi che abbiamo girato a Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto “Ferruccio Parri” di Bologna, e Fabio Bordignon, politologo dell’Università di Urbino.
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Due commenti specifici sui risultati di Roma e Torino: le opinioni di Christian Raimo, giornalista e scrittore; e di Ugo Mattei, giurista, tra i promotori della campagna referendaria del 2011 per l’acqua bene comune.
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