Approfondimenti

Dieuf-Dieul de Thiès rinasce con una seconda vita

dieuf-dieul

A parte le band – Super Diamono, Étoile de Dakar, Super Étoile de Dakar – con cui si affermò il talento di Youssou Ndour, a livello internazionale delle formazioni storiche della musica moderna senegalese è conosciuta essenzialmente l’Orchestra Baobab, scioltasi nel 1986, resuscitata nel nuovo millennio, e valorizzata dall’etichetta britannica World Circuit – quella di Buena Vista Social Club. Adesso è venuto il momento di riscoprire anche Dieuf-Dieul de Thiès, che a cavallo fra anni settanta e ottanta ebbe un’esistenza anche più effimera di quella di Baobab, ma è rimasta negli annali della musica senegalese come una delle migliori formazioni dei suoi tempi.
Dieuf-Dieul de Thiès qualche anno fa si è ricostituita attorno ad alcuni superstiti e nel 2019 ha inciso un album che adesso l’etichetta francese Buda ha pubblicato e che come titolo porta semplicemente il glorioso nome Dieuf-Dieul de Thiès. Thiès è uno dei più importanti centri del Senegal, e la formazione nacque nel 1979 con giovani musicisti della città e altri che provenivano dal gruppo di Ouza, un grande e popolare protagonista della musica senegalese, per quanto pochissimo conosciuto sul piano internazionale. Dieuf-Dieul de Thiès aveva una sua spiccata personalità, che derivava fra l’altro dal fatto che, anche rispecchiando la composizione del gruppo, la band metteva insieme elementi della musica senegalese di diverse parti del paese, e inoltre esibiva una molteplicità di influenze come rock, latin, soul, psichedelia, e in questo si differenziava dalle altre band che andavano per la maggiore nella stessa fase e in particolare da Super Etoile de Dakar, che fece decollare Youssou Ndour e che portò al successo il genere mbalax, che negli anni ottanta in effetti diventò il genere dominante in Senegal. Già nel ‘79 la band cominciò a girare in Senegal, e registrò il materiale per due dischi, che però rimase nel cassetto: materiale che nel decennio scorso è stato poi pubblicato in due cd dall’etichetta greca Teranga Beat, che aveva ritrovato i nastri a Dakar.
Il gruppo era molto buono e aveva una sua originale identità, e ci fu una fase in cui Dieuf-Dieul ebbe il suo momento di gloria sulla scena della capitale senegalese, facendosi onore nel confronto con Super Diamono, Étoile de Dakar, Orchestra Baobab e altre formazioni. Ma poi ci furono dei contrasti interni, e alcuni musicisti furono presi da altri gruppi. Lo stesso leader di Dieuf-Dieul, il chitarrista e principale compositore del gruppo Pape Seck, lasciò perché fu ingaggiato da Baaba Maal, giovane allora emergente sulla scena senegalese. Il gruppo proseguì ancora un po’ ma non fece molta strada, e chiuse la sua esperienza senza avere pubblicato dischi. Poi all’epoca del ritrovamento delle vecchie incisioni il gruppo si era riformato, con alcuni dei vecchi membri, e aveva ricominciato a suonare a Dakar. In seguito c’è stato un rilancio un po’ più strutturato, con l’intervento di un’agenzia francese, che ha portato Dieuf-Dieul a suonare anche in Europa. In questo album, registrato a Saint Louis, in Senegal, nel 2019, si ascoltano due membri originari di Dieuf-Dieul: appunto Pape Seck, chitarrista eccellente e assai creativo, che purtroppo è mancato nel 2022, e il percussionista e vocalist Bass Sarr, che è oggi l’unico sopravvissuto. Ma lo spirito e il repertorio della vecchia formazione hanno fatto in tempo ad essere ereditati da un gruppo che adesso è costituito quasi interamente da giovani: a giudicare dalla cordialità, dall’esuberanza, e dallo slancio della musica che possiamo apprezzare nell’album, non c’è dubbio che Dieuf-Dieul meriti una seconda vita.

  • Autore articolo
    Marcello Lorrai
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 26/12 12:59

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 26-12-2024

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 26/12 15:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 26-12-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 24/12/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 24-12-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 20/12/2024 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 20-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 26/12/2024 - ore 14:00

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2024

  • PlayStop

    10 Pezzi di giovedì 26/12/2024

    55 minuti di musica con cui attraversare il repertorio di grandi artisti che hanno fatto la storia.

    10 Pezzi - 26-12-2024

  • PlayStop

    Il papa a Rebibbia, un incontro toccante anche per un osservatore laico

    La visita di papa Francesco al carcere di Rebibbia, dove, in una funzione che in molti momenti ha rotto il cerimoniale previsto, Bergoglio ha incontrato detenuti, parenti e operatori carcerari, in occasione dell'apertura della seconda "porta santa" per il giubileo 2025. Stefano Bocconetti dell'associazione Antigone era a Rebibbia ed è stato intervistato da Alessandro Principe: ha raccontato di un incontro molto toccante, anche per un osservatore laico e critico nei confronti del Vaticano.

    Clip - 26-12-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 26/12/2024 - ore 12:03

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2024

  • PlayStop

    I bambini sono le prime vittime dell'assedio di Gaza

    L'accordo per il cessate al fuoco si è allontanato di nuovo. Continuano gli attacchi israeliani e le vittime palestinesi non sono solo provocate dalle armi: mancano cibo e materiali per affrontare l'inverno. Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, intervistato da Roberto Maggioni racconta come la situazione umanitaria di Gaza sia attualmente di gran lunga la peggiore in tutto il mondo, soprattutto per i bambini.

    Clip - 26-12-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 26/12/2024 - ore 11:30

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2024

  • PlayStop

    Gli speciali di giovedì 26/12/2024 - ore 10:01

    I reportage e le inchieste di Radio Popolare Il lavoro degli inviati, corrispondenti e redattori di Radio Popolare e Popolare Network sulla società, la politica, gli avvenimenti internazionali, la cultura, la musica.

    Gli speciali - 26-12-2024

  • PlayStop

    Apertura Musicale di giovedì 26/12/2024

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 26-12-2024

  • PlayStop

    Mitologia Popular di giovedì 26/12/2024

    Mitologia Popular esplora e racconta il folclore e la cultura popolare brasiliana: da miti e leggende come Saci Pererê, Mula sem cabeça, Cuca alla storia di piatti tipici come la feijoada o la moqueca, passando per la letteratura, il carnevale, la storia delle città più famose e la musica, ovviamente. Conduce Loretta da Costa Perrone, brasiliana nata a Santos che, pur vivendo a Milano da anni, è rimasta molto connessa con le sue origini. È autrice del podcast Lendas con il quale ha vinto gli Italian Podcast Award per il secondo anno consecutivo.

    Mitologia Popular - 25-12-2024

  • PlayStop

    Conduzione musicale di mercoledì 25/12/2024 delle 19:48

    Un viaggio musicale sempre diverso insieme ai nostri tanti bravissimi deejay: nei giorni festivi, qua e là, ogni volta che serve!

    Conduzione musicale - 25-12-2024

Adesso in diretta