La battuta ha iniziato a circolare sui social appena Elon Musk si è presentato sul palco di Atreju portando in spalla il figlio di due anni nato grazie alla gestazione per altri: ora Giorgia Meloni lo farà arrestare per il reato universale di utero in affitto da perseguire sul globo terracqueo?
In realtà con Musk non c’è da scherzare e Meloni è stata molto felice di averlo alla festa del suo partito. E non tanto perché è una superstar che ha oscurato la contromanifestazione del PD. Musk è una rivendicazione. La rivendicazione di una ideologia di estrema destra novecentesca declinata con le parole e le immagini del ventunesimo secolo. Come sembrare moderni rimanendo i soliti reazionari di sempre.
Il padrone di X, di Tesla, di Space X si è portato il figlio di due anni a Roma per dire agli italiani “fate più figli”. È stato il tormentone di Musk ad Atreju: l’Italia, l’Europa, l’Occidente devono tornare a fare figli perché in caso contrario la nostra civiltà scomparirà. Arriveranno gli immigrati ma si porteranno la loro cultura. “L’Italia non sarà più l’Italia”. Si tratta né più né meno della teoria della sostituzione etnica. Una teoria che nasce e si sviluppa negli ambienti della destra radicale di qua e di là dell’oceano e che si intreccia con le teorie del complotto antisemite. Metterla così, dritta per dritta, per un partito di governo è impossibile e infatti quando il ministro Lollobrigida la citò suscitò qualche reazione. Farlo dire a Elon Musk, idolo della Silicon Valley, rende il tutto decisamente più potabile.
Ma Elon Musk ha dato altre soddisfazioni a Meloni. Ha denunciato il “woke mind virus”. Che roba è? È il modo con cui negli Stati Uniti la destra radicale, la alt-right oggi trumpiana, etichetta il pensiero progressista dei diritti civili: un virus che, spiega Musk, “distrugge la società, crea odio, genera guerra civile mentale”. Anche qui, parole nuove (in Italia) per un pensiero vecchio. Alla festa dove ci hanno detto che i bagni “sono solo per maschi e femmine, niente gender” (finesse) uno che parla così gioca in casa. Rafforza argomenti già nel Dna del partito. Dicendo anche quello che magari molti pensano, tra le bancarelle e la pista di pattinaggio sul ghiaccio allestita nonostante il caldo poco natalizio: “Il cambiamento climatico creerà problemi ma non distruggerà il mondo, non si deve rinunciare a petrolio e carbone”. Gli ambientalisti esagerano, dice Musk. E visto che c’è aggiunge: pure l’Europa esagera con tutte quelle norme.
Cosa voleva di più Giorgia Meloni nel momento in cui si appresta a una campagna elettorale all’attacco contro l’Unione Europea?
“L’Italia sono gli italiani” ha scandito Musk. Italia agli italiani, si diceva da queste parti un tempo. “Uno di noi” gongola un ragazzo dell’organizzazione. Uno di noi fino a quando gli chiedono “investiresti in Italia?”. Lui svicola. Glielo chiedono di nuovo. Lui svicola di nuovo: “Troverò abbastanza persone per lavorare?” Ancora la storia del fare più figli. Una scusa che la platea di Atreju si fa andare bene. Tycoon trumpiani ok, ma business in business, as usual.