Un furgone carica mobili e suppellettili avvolti nei nylon, dal numero 10 di via Dardanoni, a Milano, tutti gli abitanti devono traslocare il prima possibile. Siamo nella zona storica del quartiere di Lambrate, periferia est della città. Qui c’è Villa Folli, un complesso che ha radici nel Cinquecento. Nella corte accanto, per quasi 20 anni, dieci famiglie hanno vissuto in affitto in altrettanti alloggi. Ora se ne devono andare.
La proprietà che si è aggiudicata il lotto all’asta giudiziaria, la Open srl, ha deciso così: un immobile a due passi dai loft del distretto del design, in una zona di periferia ben collegata con il centro e in forte espansione residenziale, è un affare. Gli inquilini che già ci vivono, invece, sono un ostacolo.
Fino al 2019, li tutelava una convenzione, stipulata negli anni ‘80 e poi scaduta, tra il Comune di Milano e la proprietà immobiliare, pagavano un canone d’affitto agevolato. Il fallimento della società proprietaria di allora, la Delfina, e la successiva asta hanno aperto un vuoto che il mercato ha subito riempito.
Da qui il pignoramento e la pressante richiesta di andarsene dei nuovi padroni agli inquilini. I più fortunati (per così dire) hanno trovato una soluzione vicina a dove hanno abitato per tanti anni, altri se ne andranno da Milano.
Loredana e Claudio, ad esempio, lasceranno la città dopo averci vissuto per molto tempo:
Ancora più delicata è la situazione della signora Francesca. Il prossimo gennaio avrà 90 anni e per il momento non ha una sistemazione:
Carmelo è un insegnante di educazione tecnica e amministrativo scolastico in pensione. Anche lui non ha ancora trovato un’alternativa alla casa che deve lasciare. A suo avviso, la vicenda che sta attraversando insieme ai suoi vicini dice molto dei limiti delle politiche dell’abitare a Milano:
Un parere condiviso dal sindacato Sicet, che da oltre un anno assiste gli inquilini di via Dardanoni 10. Marco Bistolfi è il responsabile di zona Centro del Sicet: “Questa è una chiara speculazione edilizia, tipica di Milano negli ultimi anni, purtroppo. La rendita immobiliare in questa città non trova limiti, ma chi l’amministra non può pensare di dar corso agli interessi privati e basta – dice Bistolfi – Queste famiglie sono costrette a sperare nell’edilizia popolare o a stare sul mercato delle locazioni a prezzi insostenibili. Una normativa più stringente sugli affitti privati è assolutamente necessaria”.
Il Sicet ha organizzato più volte dei presidi antisfratto per chiedere il passaggio da casa a casa per gli inquilini più fragili e per spronare un intervento delle istituzioni. Gli abitanti hanno ottenuto un rinvio dell’esecuzione al prossimo 17 ottobre. Poi dovranno lasciare via Dardanoni.
di Luca Parena