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Il sottosegretario alla Giustizia Delmastro è stato condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio. Lui e il collega Donzelli usarono informazioni riservate del ministero per aggredire le opposizioni sul caso Cospito. Ma Meloni e il governo fanno quadrato attorno a due esponenti fondamentali di Fratelli d’Italia. Rilanciando la battaglia contro la magistratura.
Le informazioni che il sottosegretario alla Giustizia Delmastro passò al collega deputato Donzelli servirono a Fratelli d’Italia per manganellare le opposizioni. Metaforicamente, ma con una violenza che mirava ad annichilirle.
Un gruppo di parlamentari del Pd andò a trovare in carcere l’anarchico Alfredo Cospito, in sciopero della fame contro la detenzione al 41bis. Le carte che Delmastro passò a Donzelli segnalavano un colloquio di Cospito con dei mafiosi e servirono a Donzelli per accusare il Pd di complicità con la mafia che contava sulla lotta di Cospito contro il 41bis. Un fatto gravissimo, compiuto da due esponenti di Fratelli d’Italia molto vicini a Giorgia Meloni. E la presidente del consiglio, che prima di oggi non ha mai preso le distanze da Donzelli e Delmastro, legittimando la loro azione, ora difende Delmastro e attacca i giudici, evocando una sentenza politica. “Sono sconcertata per la sentenza, mi chiedo se il giudizio sia realmente basato sul merito della questione. Il sottosegretario Delmastro rimane al suo posto” ha attaccato Meloni.
Le opposizioni chiedono le dimissioni di Delmastro ma lo faranno inutilmente. Delmastro e soprattutto Meloni rivendicano quelle gesta. Le dimissioni le chiedono solo per i nemici politici. Quando tocca a loro, sono i giudici a dover essere rimessi al loro posto.