La prima donna italiana nello spazio e detentrice tra le donne europee del primato di permanenza, nell’ambito della seconda missione di più lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana. Questi sono i record a cui fa riferimento il sottotitolo del docufilm di Gianluca Cerasola Astroamantha – la donna dei record nello spazio. Un film durato tre anni, come quelli trascorsi in missione da Samantha Cristoforetti, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea e pilota dell’Areonautica Militare.
Il viaggio intrapreso dal regista Gianluca Cerasola è intercontinentale per poter documentare tutta la fase preparatoria, ma anche interspaziale perché le riprese della Cristoforetti inserite nel film sono state realizzate nello spazio. Tanto che si potrebbe dire che questo è il primo film girato realmente nello spazio. E’ tutto vero quello che si vede in Astrosamantha, anche se i luoghi rievocano scenari come quelli visti nel film Apollo 13 nel Johnson Space Center di Houston… “Houston we have a problem”. O in The Martian-Sopravvissuto con Matt Damon isolato su Marte, quando assistiamo alla quarantena spaziale nel deserto all’interno della base militare in cui la Cristoforetti trascorre il periodo di concentrazione per poter affrontare i 200 giorni nello spazio, senza soffrire troppo per la lontananza e per l’assenza di gravità. Tra gli altri luoghi spiati dalla telecamera di Cerasola: il segretissimo centro di Star City a Mosca, la base di preparazione europea EAC di Colonia e il cosmodromo di Baikonur in Kazakistan. Luogo da cui la famiglia di Samantha, da una sala cinematografica, ha seguito i diversi momenti dell’addestramento e il lancio in orbita.
Il narratore del viaggio di Samantha in immagini è l’attore Giancarlo Giannini, che con la sua voce accompagna l’astronauta mentre fluttua nello spazio. Le immagini dell’universo, della terra vista alla velocità di 28.000 chilometri orari, dei pianeti visti da vicino si alternano a scene di normale quotidianità, in cui l’equipaggio spiega come si cucina, si dorme e si va in bagno ni orbita.
Il regista Gianluca Cerasola ha spiegato tutto questo nell’intervista andata in onda nella trasmissione Vogliamo anche le rose
Samantha Cristoforetti ha ricevuto il Nastro d’Argento del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, come protagonista dell’anno del Cinema del reale “per il suo altissimo contributo alla capacità di divulgazione e comunicazione dei valori, non solo scientifici, della missione spaziale, così ben raccontata nell’esperienza cinematografica del film Astrosamantha“.