Vecchi e nuovi movimenti uniti, il ventennale di Genova finisce con la promessa di una stagione di mobilitazioni dal titolo “voi la malattia, noi la cura”, con tappe d’avvicinamento il 24 settembre col ritorno di una giornata globale dei Friday’s For Future e non solo, in vista della conferenza internazionale sul clima e poi iniziative del femminismo e del mondo del lavoro per arrivare al 30 ottobre, come spiega Monica di Sisto della Società della Cura: “Le assemblee di Genova hanno tracciato una mappa delle pratiche, delle regole e delle alternative aggiornate alla luce di questi venti anni di esperienze di resistenza e di alternativa aderenti alla realtà e diverse dalla narrativa del governo Draghi ma anche del G20 che l’Italia presiede per questo il 30 ottobre promuoveremo una grande manifestazione nazionale”.
Un nuovo inizio, quindi, non solo italiano con il confronto tra circa un centinaio di associazioni, sindacati e realtà internazionali di quello che fu il movimento altermondialista arricchite da molteplici istanze campagne e pratiche. È presto per dire se fiorirà questa alleanza, ma i semi di Genova sono comunque stati coltivati, oltre la pandemia del COVID-19 paradigma del virus liberista che in questi venti anni ha infettato il lavoro, i diritti e le democrazie quasi irrimediabilmente.