Approfondimenti

COVID e vaccini. Perché la strategia europea sta fallendo?

vaccini covid ANSA AstraZeneca

I ritardi nelle consegne dei vaccini contro il COVID all’Unione Europea, e quindi anche all’Italia, vengono annunciati di settimana in settimana. Proprio ieri AstraZeneca ha comunicato all’UE un taglio di metà delle dosi del vaccino previste per i primi sei mesi del 2021 con conseguente slittamento delle tempistiche della campagna di vaccinazione a livello europeo. Di chi è la responsabilità di questi ritardi e cosa possono fare i governi?

Ne abbiamo parlato con la giornalista scientifica Nicoletta Dentico. L’intervista di Lorenza Ghidini e Roberto Maggioni a Prisma.

Possiamo dire che la pandemia sta diventando un pandemonio. Vediamo una situazione estremamente mobile e confusa e sembra che non ci sia nessun appiglio perché le aziende farmaceutiche effettivamente di settimana in settimana variano il contagocce con cui erogano questi vaccini anti-COVID. A noi non è dato sapere fino a che punto violano le regole contrattuali perché di questi contratti quasi mai ci è stata data la possibilità di prenderne visione. Dove sono le responsabilità? Di chi è la colpa? Credo che esista una responsabilità diffusa. Qualcuno sta già parlando, a livello di dibattito internazionale, del fallimento dell’Europa nella sua modalità di negoziato con tutto il settore farmaceutico perché si è posta di fronte a questa trattativa così complessa e decisiva a cuor leggero. Ci è arrivata con persone incompetenti a negoziare e non ha dato un mandato chiaro.
Temo che in queste ultimissime battute, nel momento in cui sta prendendo un certo vigore il dibattito sulla sospensione degli accordi di proprietà intellettuale all’Organizzazione mondiale del commercio, che in un certo senso liberalizzerebbe i brevetti e potrebbe garantire l’accesso alla conoscenza scientifica per moltissimi produttori che esistono nel Mondo, le case farmaceutiche rischiano di fare un gioco molto scaltro: frenare le consegne dei vaccini mentre i governi stanno cominciando ad accettare l’idea delle licenze volontarie per creare quel clima che permetta la produzione e la moltiplicazione delle produzioni di questi vaccini ma con licenze volontarie e non obbligatorie così da spingere i governi a soluzioni politiche molto più prudenti.

Ci stai dicendo che non c’è un problema di produzione dei vaccini anti-COVID e che è tutto un calcolo politico?

Dobbiamo renderci conto che produrre milioni e milioni di vaccini in poche settimane e distribuirli non è una cosa banale. Questo lo abbiamo sempre detto e io penso che le aziende, dal canto loro, abbiano giocano in fase contrattuale annunciando impegni di erogazione che erano irrealistici e che facevano parte della propaganda di fine anno a cui tutti quanti abbiamo partecipato, governi e aziende, sapendo di non poterlo fare ma sapendo anche che quell’annuncio garantiva loro dei rimbalzi finanziari importantissimi. Non ci dimentichiamo che il CEO di AstraZeneca ha ottenuto – questo è stato annunciato la scorsa settimana – un compenso di 21,5 milioni di dollari per la leadership che ha esercitato nel 2020 e per il modo in cui è riuscito a condurre l’azienda in queste circostanze non favorevoli.

I governi non hanno delle leve o degli strumenti per costringere queste aziende a fare quello che dovrebbero fare in un’emergenza di sanità pubblica?

Certo che ce li hanno. Prima di tutto c’è una direttiva europea del 1995 che vincola i governi europei a negoziare contratti di interesse pubblico con totale trasparenza. Una direttiva che è evidentemente stata violata in questo caso ed è al cuore del fallimento della strategia europea. Ci sono anche leve di natura geopolitica, ma i governi europei non hanno saputo far valere a sufficienza il fatto che sono buoni investitori di lungo periodo e che, quindi, di fronte ad un vaccino che muta abbastanza velocemente, tutti i governi europei sarebbero stati collettivamente degli ottimi investitori di lungo periodo nei confronti di queste acquisizioni.
Non abbiamo voluto neanche valorizzare il contributo pubblico. Abbiamo concesso, ad esempio, che tutte le responsabilità degli eventi avversi ricadranno sui governi, che hanno comunque pagato per fare questi vaccini. Abbiamo sostanzialmente ceduto su tutti i fronti. Adesso invochiamo azioni legali, ma non so dove ci porterà questa cosa. L’unica soluzione che potrebbe in qualche modo rimettere un po’ la leva dell’iniziativa nelle mani dei governi sarebbe quella di concedere licenze obbligatorie o di riconoscere questa famosa sospensione dei brevetti per il periodo della gestione della pandemia a livello globale, ma dalle notizie che abbiamo dall’Organizzazione Mondiale del Commercio ci risulta che l’Europa è totalmente asserragliata e non ha nessuna intenzione di pensarsi per il dopo-COVID come una realtà che possa applicare le leggi del WTO.

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 22/02 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 22/02 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 22/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 21/02/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Radio Romance di sabato 22/02/2025

    Canzoni d'amore, di desiderio, di malinconia, di emozioni, di batticuore. Il sabato dalle 21.30 con Elisa Graci

    Radio Romance - 22-02-2025

  • PlayStop

    Snippet di sabato 22/02/2025

    Un viaggio musicale, a cura di missinred, attraverso remix, campioni, sample, cover, edit, mash up. Sabato dalle 22:45 alle 23.45 (tranne il primo sabato di ogni mese)

    Snippet - 22-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di sabato 22/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 22-02-2025

  • PlayStop

    Blue Lines di sabato 22/02/2025

    Conduzione musicale a cura di Chawki Senouci

    Blue Lines - 22-02-2025

  • PlayStop

    Il sabato del villaggio di sabato 22/02/2025

    Il sabato del villaggio... una trasmissione totalmente improvvisata ed emozionale. Musica a 360°, viva, legata e slegata dagli accadimenti. Come recita la famosa canzone del fu Giacomo: Questo di sette è il più grandioso giorno, pien di speme e di gioia: di man tristezza e noia recheran l'ore, ed il travaglio usato ciascuno in suo pensier farà ritorno.

    Il sabato del villaggio - 22-02-2025

  • PlayStop

    Senti un po’ di sabato 22/02/2025

    Senti un po’ è un programma della redazione musicale di Radio Popolare, curata e condotta da Niccolò Vecchia, che da vent’anni si occupa di novità musicali su queste frequenze. Ospiti, interviste, minilive, ma anche tanta tanta musica nuova. 50 minuti (circa…) con cui orientarsi tra le ultime uscite italiane e internazionali. Da ascoltare anche in Podcast (e su Spotify con le playlist della settimana). Senti un po’. Una trasmissione di Niccolò Vecchia In onda il sabato dalle 18.30 alle 19.30.

    Senti un po’ - 22-02-2025

  • PlayStop

    Stay human di sabato 22/02/2025

    Ogni sabato, dalle 17.35 alle 18.30, musica, libri e spettacoli che ci aiutano a 'restare umani'. Guida spirituale della trasmissione: Fela.

    Stay human - 22-02-2025

  • PlayStop

    Soulshine di sabato 22/02/2025

    Soulshine è un mix eclettico di ultime uscite e classici immortali fra soul, world music, jazz, funk, hip hop, afro beat, latin, r&b, ma anche, perchè no?, un po’ di sano rock’n’roll. L’obiettivo di Soulshine è ispirarvi ad ascoltare nuova musica, di qualsiasi decennio: scrivetemi i vostri suggerimenti e le vostre scoperte all’indirizzo e-mail cecilia.paesante@gmail.com oppure su Instagram (cecilia_paesante) o Facebook (Cecilia Paesante).

    Soulshine - 22-02-2025

  • PlayStop

    Highlights di sabato 22/02/2025

    Un'intervista con Fatima Haidari, attaccante della Worange Pistoia, che in Italia continua a coltivare la sua grande passione per il calcio dopo essere stata costretta dal ritorno dei talebani ad abbandonare il suo Paese, l'Afghanistan.

    Highlights - 22-02-2025

  • PlayStop

    Chassis di sabato 22/02/2025

    con Vincent Lindon protagonista di “Noi e loro” di Delphine e Muriel Coulin; Emanuela Fanelli e Edoardo Leo tra gli interpreti di “Follemente” di Paolo Genovese; Igor Bezinovic regista del documentario “Fiume o morte!”; la voce di Mohammad Rasoulof su “Il seme del fico sacro”. Tra le uscite: “Anora” di Sean Baker; “L’erede” di Xavier Legrand; “Paddington in Perù” di Dougal Wilson; “In the mood for love” di Wong Kar Wai.

    Chassis - 22-02-2025

  • PlayStop

    I girasoli di sabato 22/02/2025

    “I Girasoli” è la trasmissione di Radio Popolare dedicata all'arte e alla fotografia, condotta da Tiziana Ricci. Ogni sabato alle 13.15, il programma esplora eventi culturali, offre interviste ai protagonisti dell'arte, e fornisce approfondimenti sui critici e sui giovani talenti. L’obiettivo è rendere accessibile il significato delle opere e valutare la qualità culturale degli eventi, contrastando il proliferare di iniziative di scarso valore e valutando le polemiche sulla politica culturale.

    I girasoli - 22-02-2025

  • PlayStop

    Il Verziere di Leonardo di sabato 22/02/2025

    I paesaggi della Vacca Rendena è un presidio Slow Food tra l’omonima valle trentina che dà il nome alla razza e all’Altopiano di Asiago, in Veneto. Un animale molto adatto all’allevamento in montagna, tanto da avere anche il soprannome di bovino per la pace. Un appellativo dovuto alla capacità di questa vacca di adattarsi anche ai Balcani, dove, al termine della guerra nella ex Yugoslavia, era stata introdotta nella cooperazione per la ricostruzione. Il termine Equilibrio, come i prati stabili alpini, per Le parole dell’agroecologia del professore Stefano Bocchi dell’Università Statale di Milano. I prezzi dei fertilizzanti azotati sui mercati internazionali dopo il boicottaggio di quelli russi e bielorussi per la guerra all’Ucraina nelle Multinazionali del cibo, queste sconosciute di Andrea Di Stefano. La recensione del libro “9 miliardi di pasti a tavola” sull’agricoltura digitale nelle Storie Agroalimentari di Paolo Ambrosoni. Formaggi e territorialità. In Francia lo studio dei terroir è importante anche per le produzioni lattiero casearie di Samuel Cogliati Gorlier. Racconti di alcuni formaggi e loro alpeggi: zigher e fodom delle valli ladine delle Dolomiti, presidio Slow Food; il Tombea e le orchidee della Val Vestino, Lombardia orientale tra il Lago d’Idro e il Garda Bresciano; e il Bettelmatt dop della Piemontese Valdossola, al confine con il Vallese e il Canton Ticino. Per gli autori fuori porta, geografie e storia dei paesaggi lombardi del Teatro Franco Parenti, con il supporto della Regione Lombardia, due brani delle Georgiche di Virgilio, uno dedicato alle antiche coltivazioni di lino, un altro ai vigneti. Selezionati dall’agricoltore filologo Niccolò Reverdini, letti dall’attrice Anna Nogara nella Sala degli Arazzi del Castello Sforzesco di Milano, durante una messa in scena di Marco Rampoldi.

    Il Verziere di Leonardo - 22-02-2025

Adesso in diretta