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Tratto dal podcast
Chassis di sab 11/04
Chassis | 2020-04-11
Le sale cinematografiche sono chiuse in tutta Italia e nel resto del Mondo ormai da settimane. Nel nostro Paese già dalla fine di febbraio i cinema hanno dovuto spegnere i proiettori e a quasi due mesi di distanza le speranze di una riapertura in tempi brevi e con le stesse modalità sono nulle.
In questi giorni si inizia a parlare di una riapertura parziale in concomitanza con l’avvio della cosiddetta fase 2, ma ad oggi non si hanno date o altre certezze. Una delle ipotesi al vaglio degli esperti prevede l’obbligo di mascherine e guanti per i luoghi pubblici e, visto il distanziamento sociale a cui saremo obbligati, per le sale cinematografiche si potrebbe studiare un sistema di ingressi limitati e una diversa distribuzione dei posti assegnati.
Barbara Sorrentini ha intervistato a Chassis i responsabili di tre diverse realtà di Milano, a cominciare da Antonio Sancassani del Cinema Mexico, che preferirebbe attendere una riapertura più completa:
Penso che il cinema debba aspettare un’apertura diversa, anche se questo significherà soffrire. Non riaprire con le limitazioni di cui si sta parlando in questi giorni: non sarebbe più andare al cinema, ma qualcosa di surrogato. Costerà soldi e ci esporrà a dei rischi. Io sono più fortunato perché col mio cinema non ho molto da pagare, ma ho amici che hanno un mutuo da pagare e non sanno come fare. Aprire con queste limitazioni sarebbe contro-producente. Capisco che si possa fare la prova della temperatura, si potranno indossare guanti e mascherine, ma quando entriamo in sala e dobbiamo metterci uno da una parte e uno dall’altra e sanificare le sale diventerebbe un impegno troppo alto e rischieremmo di spaventare il pubblico.
La Cineteca Italiana di Milano, potendo contare su un vasto archivio di film, si è già mossa per lanciare con successo un servizio di streaming, come spiegato dal direttore Matteo Pavesi:
È una quarantena dura e surreale come un po’ per tutti, ma devo dire che lo streaming ha avuto un grandissimo successo e per questo oggi stiamo organizzando lo streaming come un vero e proprio palinsesto cinematografico settimanale con anteprime e film restaurati. Noi carichiamo circa 20-30 titoli a settimana, li promuoviamo e il successo è davvero clamoroso. È un servizio che continueremo sicuramente fino alla fine dell’anno.
A proposito della riapertura graduale delle sale cinematografiche, Pavesi confida nel rapporto instaurato col pubblico:
L’apertura sarà sicuramente graduale. A seconda della capienza si potranno far entrare le persone in modo centellinato, alterando l’effetto di una sala cinematografica. Sarà tutto molto contingentato e controllato per tutelare la salute di tutti.
In quel momento credo che sarà fondamentale non soltanto la programmazione, ma anche la relazione tra esercizio e pubblico. Ci dovrà essere una sintonia di intenti e volontà reciproca di accogliersi e provare a ritornare alla normalità con tutte le precauzioni necessarie.
Anche il Cinema Beltrade di Milano, vero e proprio punto di riferimento per quei film che hanno un po’ di difficoltà ad essere distribuiti e visti, ha voluto rispondere alle richieste del pubblico lanciando un servizio VOD a pagamento. Ce ne ha parlato Monica Naldi:
Dopo il primo momento di shock abbiamo deciso di fare una cosa che mai avevamo pensato nella vita di fare: aprire un canale VOD, anche un po’ in controtendenza visto che in questo momento ci sono molte piattaforme che stanno mettendo a disposizione film gratuitamente. Fare un canale VOD a pagamento poteva risultare strano, ma lo abbiamo fatto perché ci è stato chiesto. Molti dei nostri spettatori ci hanno contattato per chiederci come poterci sostenere in questo momento di difficoltà e abbiamo pensato che questa fosse la soluzione migliore. A partire dal nostro sito, al posto della classica programmazione ci sono delle schede che permettono di andare a visionare il film pagando un biglietto responsabile: ci sono varie fasce di prezzo, da circa 1,70 euro fino a 9 euro a seconda della disponibilità di ciascuno e secondo le scelte di ciascuno.
Il canale VOD del Cinema Beltrade rispecchia la programmazione classica a cui gli spettatori più affezionati sono abituati:
Siamo riusciti a farlo grazie proprio ai piccoli distributori indipendenti che ci vogliono bene e a cui noi vogliamo bene, e ai quali andrà anche una parte dei ricavi delle vendita dei biglietti per il VOD. Non ci sono soltanto piccoli distributori indipendenti, ma in alcuni casi anche registi auto-distribuiti o produzioni auto-distribuite.