Primo incontro oggi tra Confindustria e sindacati per parlare di contratti. Sono quasi dieci milioni i lavoratori e le lavoratrici che hanno un contratto scaduto, alcuni anche da diversi anni.
Nella sede degli industriali a Roma si sono ritrovati per la prima volta il nuovo presidente di Confindustria Carlo Bonomi e i leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil: Landini, Furlan e Bombardieri.
Gli industriali hanno fatto sapere nelle ultime settimane come la pensano sui contratti attraverso una serie di interviste sui quotidiani e soprattutto con una lettera inviata dal presidente di Bonomi ai suoi associati: “Confindustria – ha scritto Bonomi – i contratti li vuole sottoscrivere e rinnovare. Solo che li vogliamo ‘rivoluzionari, diversi rispetto al vecchio scambio di inizio Novecento tra salari e orari“.
Una forzatura che i sindacati confederali non accettano. Paolo Pirani, segretario generale Uiltec, intervistato da Massimo Alberti, ha dichiarato:
Noi vogliamo fare i contratti, non la rivoluzione. Siamo per mantenere fede agli impegni che abbiamo assunto a suo tempo con il Patto per la fabbrica, che era un modo pratico per rinnovare i contratti. Li abbiamo rinnovati tutti a suo tempo con quel modello, che non è dei primi del ‘900 come dice Bonomi, ma è del 2018, e pensiamo che con quel modello si possano rinnovare i contratti che sono in scadenza. Non capiamo e non condividiamo, invece, queste forzature fuori dal tempo e fuori luogo che ha fatto Bonomi.