Sel a Milano non partecipi alle primarie del centrosinistra.
L’auspicio è di Sergio Cofferati.
Radio Popolare lo ha intervistato questa mattina. Cofferati è stato protagonista della rottura politica con il Pd in Liguria alle regionali della scorsa primavera. Elezioni poi vinte dal centrodestra.
“La giunta Pisapia ha fatto bene, ha lavorato bene e se una cosa funziona si cerca di ripeterla” afferma Cofferati.
“Il problema è la continuità dell’esperienza politica. Sala ha una storia di centrodestra che non c’entra niente” è il giudizio sul candidato renziano da parte dell’ex segretario generale della Cgil.
Cofferati definisce Sala una “figura rispettabile che non c’entra niente con Pisapia né con i valori e le sensibilità proprie della cultura di sinistra”.
Le parole di Cofferati si inseriscono nel dibattito accesosi dopo la pubblicazione di una lettera dei sindaci di Milano, Genova e Cagliari –Pisapia, Doria e Zedda– con cui i cosiddetti “sindaci arancioni” auspicano e chiedono l’unità di tutte le forze di centrosinistra.
Una lettera che in queste ore sta raccogliendo più perplessità e distinguo che disponibilità. Questa mattina, in un’altra intervista, anche Stefano Fassina, promotore di Sinistra Italiana, è molto critico.
Per Cofferati Milano, da questo punto di vista, è un caso emblematico:
“Volere mettere in campo Sala significa ripetere l’esperienza fallimentare della Liguria” spiega. Allora, secondo Cofferati, si sperimentò il cosiddetto “partito della Nazione”, e lo schema si potrebbe ripetere a Milano.
Secondo Cofferati la lettera dei sindaci non tiene conto di come le cose siano cambiate perchè, sostiene, il Pd non sarebbe più un partito di sinistra. E afferma che gli altri partiti di sinistra non dovrebbero partecipare alle primarie di Milano ma costruire casomai alleanze dopo le primarie, sulla base del programma e delle disponibilità del candidato uscito dalla consultazione.
Ascolta l’intervista andata in onda su Radio Popolare: