Dalla rivoluzione del Vaffa, per mandare a casa la “casta”, al discorso agli imprenditori al Forum Ambrosetti di Cernobbio per accreditarsi come rassicurante forza di governo.
Ne ha fatta di strada il Movimento cinque stelle, nato esattamente dieci anni fa a Bologna con il primo Vaffa Day. Alcuni obiettivi sono stati realizzati, tanti altri no, persi per strada nel passaggio tra la teoria del web e la realtà, la quotidianità del lavoro in Parlamento e nei territori.
Ma se la casta è ancora là, anzi oggi più che mai sono tornati a nuova vita i vecchi nemici di Grillo come Prodi e Berlusconi, il movimento però è riuscito ad ottenere due risultati che hanno cambiato il sistema politico: il vecchio bipolarismo non c’è più, la terza forza dopo centrodestra e centrosinistra è un movimento che è nato come antisistema e ora si trova in Parlamento, con 123 tra deputati e senatori; da quattro anni alle elezioni i vecchi partiti devono farci i conti, assecondando a fasi alterne le sue pulsioni antieuropeiste e antiimmigrazione.
Il Movimento cinque stelle rimane ancora forte, rincorso nelle spinte più conservatrici dalla destra di Salvini, e dopo dieci anni, con meno vaffa e più forum economici, riesce ancora a presentarsi come forza che vuole andare al governo senza allearsi con nessuno, anche se viene espresso con modalità meno dure rispetto alla diretta streaming del 2013, quando Bersani voleva coinvolgerli in un governo con il Pd e Lombardi rispose “sembra di essere a Ballarò”.
A settembre decideranno quale sarà il candidato premier per Palazzo Chigi, ma nel frattempo in questi anni sono al governo in molte città, Torino e Roma tra le più importanti, e nella capitale, il test decisivo sul quale Grillo si gioca tutto, il risultato è sotto gli occhi di tutti, ed è negativo.
Il movimento 5 stelle ha cambiato anche la comunicazione, la democrazia del web, i meetup, il voto on line, addirittura i candidati alla presidenza della Repubblica scelti sulla rete, ma con il dubbio fino alla fine che i risultati fossero sempre i più graditi a Grillo e a Casaleggio. Me nel tempo hanno imparato anche ad andare in tv, Grillo addirittura da Bruno Vespa, ora si contendono senza grandi contraddittori, tutti i talk show.
A fine settembre la rete sceglierà il candidato premier, ma non si parte da zero. E questa è un’altra novità di questi dieci anni: Di Maio ambisce ad occupare quel posto, con la benedizione di Grillo, che lo ha difeso ogni volta che è caduto, soprattutto nella difesa di Virginia Raggi, ma si fanno avanti altri candidati, la competizione è alla luce del sole tra i parlamentari che sono riusciti ad emergere, mantenendosi in equilibrio tra la necessità di continuare a dire “uno vale uno”, e la realtà che dimostra tutto il contrario.
Tanti deputati si sono persi per strada, sono usciti perché non si ritrovavano più in un movimento che ha preso più scelte di destra che di sinistra, nei quasi cinque anni in Parlamento sono state presentate tante proposte di legge, ma quasi sempre, quando si è trattato di votare leggi decisive, l’ultimo caso lo ius soli, il movimento si è tirato indietro, non senza malumori all’interno dei gruppi.
Le grandi parole d’ordine iniziali, il referendum sull’euro o la restituzione dello stipendio, per vivere come un impiegato con 2.500 euro, si sono perse, così come gli scontrini, che quando sono entrati in Parlamento, per aprirlo come una scatoletta di tonno diceva Grillo, dovevano essere presentati ogni mese, poi sono cominciati i pasticci e tanti scontrini non si sono visti più.
Nell’attesa delle politiche ci sarà la prova generale del voto in Sicilia. Il movimento è stata la prima forza politica a presentare il suo candidato, Giancarlo Cancelleri, che sta svolgendo una campagna che strizza l’occhio a destra e a sinistra, un pragmatismo che dieci anni fa forse ancora non c’era.
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Gaza: il ritorno dei palestinesi nelle proprie case tra vittime e distruzione
Migliaia di palestinesi di Gaza hanno cominciato a tornare nelle loro case. Ma spesso di fronte a loro hanno trovato solo distruzione.
Secondo le Nazioni Unite in 15 mesi di guerra sono stati distrutti o danneggiati almeno i due terzi degli edifici della Striscia, soprattutto nelle zone urbane.
Spesso chi torna a casa vuole anche cercare i cadaveri dei familiari.
Oggi le autorità locali hanno dato una nuova stima delle vittime totali: circa 47 mila, 10mila sarebbero ancora da recuperare.Ieri, primo giorno di tregua, sono entrati a Gaza 630 mezzi con aiuti umanitari. Non è ancora disponibile la cifra di oggi. L’accordo di tregua prevede che per le prime sei settimane entrino nella Striscia almeno 600 mezzi al giorno.Hamas ed esercito israeliano si sono scambiati altre minacce. Entrambi hanno detto di essere pronti a tornare a combattere se fosse necessario.Dicevamo del drammatico livello di distruzione e dell’alto numero di vittime.
Francesco Checchi è uno dei ricercatori che ha curato un recente studio pubblicato su The Lancet, secondo il quale lo scorso giugno le vittime erano probabilmente già 64mila, rispetto alle 47mila che stimano oggi le autorità locali di Gaza…
Il giro del mondo in 24 ore.
Ideato da Chawki Senouci e in onda dal 6 ottobre 2003. Ogni giorno alle 19 Chawki Senouci e Martina Stefanoni selezionano e raccontano fatti interessanti attraverso rubriche, reportage, interviste e approfondimenti. Il programma combina notizie e stacchi musicali, offrendo una panoramica variegata e coinvolgente degli eventi globali.
Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!!
Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema.
Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è?
Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me!
Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare.
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Conduzione, Giulia Strippoli
Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni
Oggi a Jack è andata in onda l'intervista di Matteo Villaci e Claudio Agostoni a Jesper Lindell, cantautore svedese, e alla violinista americana Scarlet Rivera.
Jesper ha tradotto “Un Malato di Cuore” di Fabrizio De Andrè, dal capolavoro “Non al Denaro Ne all’Amore Ne al Cielo”. La canzone è uscita il 10 gennaio col nuovo titolo “Once in A Dream” all’interno dell’EP “Windows Vol.2” che contiene anche una ispirata cover di “Sweetheart Like You” di Bob Dylan. Jesper ha presentato “Windows Vol. 2” in anteprima in Italia accompagnato da Scarlet Rivera, la violinista che fece perdere la testa a Bob Dylan. Anche Scarlet Rivera ha omaggiato Fabrizio De Andrè cantando la sua versione di “Hotel Supramonte”, incisa in inglese con la partecipazione di Dori Ghezzi ai cori.
A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.
Ha preso il via in questi giorni un progetto espositivo articolato in dodici episodi nella vetrina di BUILDING in via Monte di Pietà a Milano.
"Private Atlas", di Chiara Dynys, è un progetto dal taglio antologico a cura di Alessandro Castiglioni.
Per la prima volta BUILDINGBOX dedica una mostra monografica della durata di un anno (dal 15 gennaio 2025 al 6 gennaio 2026) a un’unica artista, Chiara Dynys, proponendo, appunto, dodici diversi allestimenti pensati appositamente per lo spazio espositivo.
Tiziana Ricci ha intervistato l'artista.
Clip - 20-01-2025
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