Chi ha imparato ad amare certa musica ascoltando la radio deve molto a Massimo
Villa, uno dei conduttori di Per voi giovani e Pop Off, le prime trasmissioni dell’etere italiano dedicate a certi suoni. Per le emittenti satellitari Rai, come autore e regista, ha firmato oltre sessanta programmi. Ha fatto il musicista (era in una delle formazioni degli Stormy Six) e il giornalista musicale, tradotto libri di artisti che amava, redatto voci di enciclopedie, lavorato in televisione per Videomusic. Aveva fatto il presentatore al mitico concerto per Demetrio Stratos all’Arena. Appassionato della lettura ad alta voce ha lanciato su RadioAlt il format degli incipit, realizzandone poco meno di mille, componendo le musiche di accompagnamento e curandone la regia.
Da anni viveva in Portogallo, dove dopo aver sperimentato il ruolo di casaro nell’ultimo periodo gestiva un B&B a Porto. Ma non aveva mai abbandonato la sua passione: la radio. Si era costruito un efficiente studio radiofonico dove registrava le puntate di Jazz Club che andavano in onda il sabato pomeriggio su Radio Popolare (e in replica, una anomalia per i nostri palinsesti, la domenica).
La sua voce era la voce, quella che tutti quelli che fanno radio vorrebbero avere. La sua competenza enciclopedica. La sua umanità infinita. Con lui se ne va un pezzo importante della storia della radiofonia, ma anche una bella persona.