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Chi sono i ricchi in Italia?

chi sono i ricchi in italia

Salvatore Morelli, economista e ricercatore in Scienze delle Finanze all’Università di Roma3, membro del coordinamento del Forum Disuguaglianze e Diversità ci ha spiegato oggi chi sono i ricchi in Italia, ovvero quel 6% della popolazione che detiene il 45% della ricchezza del Paese per un valore individuale di almeno 1 milione e 200 mila euro.

A futura memoria, perché quando si parla di tassare i patrimoni dei ricchi in Italia, di questo si parla. L’intervista di Claudio Jampaglia a Prisma.

Possiamo definire “ricco” chi ha più di 500mila euro di patrimonio (non di reddito, ma di patrimonio, per ascoltare la definizione di reddito e patrimonio, vai al podcast della trasmissione)?

Con questi dati potremmo chiederci chi ha almeno 500mila euro di patrimonio in Italia?
Possiamo definire ricche queste persone? Secondo le nostre stime di tratta del 6% degli adulti più ricchi del Paese con una ricchezza media di circa 1,2 milioni di euro. È un gruppo di persone che detiene circa il 45% di tutta la torta di ricchezza familiare del nostro Paese. Possiamo anche avere informazioni sulla composizione di questi patrimoni e sapere, ad esempio, che circa il 60% dei patrimoni del 6% più ricco della popolazione è composto da immobili, il 30% da investimenti finanziari e il resto in depositi e altri oggetti di valore. È anche un gruppo che ha pochissimi debiti.

Quindi chi ha una casa o anche due case, non è un ricco, dipende dall’insieme del patrimonio, dalla sua misurazione. Sono molto pochi i ricchi, statisticamente, solo il 6%?

Voglio precisare che la colpa non è delle persone che non lo sanno. È un errore classico che si fa in tutto i Paesi, si tende sempre a sovrastimare la propria posizione nella distribuzione del patrimonio. È un bias cognitivo abbastanza standard. Detto questo risaliamo la piramide della ricchezza e andiamo nel gruppo dei super ricchi. Lì si fanno predominanti i patrimoni finanziari e ovviamente cresce anche il patrimonio medio di queste persone. Meno case e più finanza. Per entrare in questo gruppo ci vogliono almeno 20 milioni di euro di patrimoni e in media si possiedono circa 80 milioni di euro, detenuti per circa l’80% in investimenti finanziari e imprenditoriali.
Per dare un’idea dell’ordine di grandezza, considerate che oggi nel nostro Paese almeno 10 milioni di adulti hanno risparmi liquidi inferiori ai 2mila euro, che sono decisamente insufficienti per far fronte ad uno shock di reddito come quello inflitto dalla pandemia. Oppure considerate che il 50% della popolazione più povera di patrimonio, circa 25 milioni di adulti, detiene oggi solo 7mila euro di patrimoni e risparmi. Si tratta dunque di 11mila volte in meno rispetto ai 5mila individui più ricchi del Paese. Siamo molto lontani dalla regola aurea dell’Olivetti (nelle industrie Olivetti esisteva una regola di giustizia sociale interna: i dirigenti non potevano guadagnare più di 10 volte del salario dell’operaio base, ndr).

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    Il fine settimana conclusivo della COP29 probabilmente non produrrà un documento conclusivo, una "cover letter" come la chiamano i negoziatori. Sul tavolo della COP29 c'era soprattutto il tema della finanza per i PVS. La bozza del documento finale è stata pubblicata all'alba di Baku, cioè nella notte italiana, considerando che ci sono 3 ore di fuso orario. Si tratta di 15 pagine che, tolte le premesse delle prime due cartelle, iniziano le parentesi sulle cifre mancanti, mentre è ormai deciso che le caratteristiche del flusso finanziario (se a debito o a fondo perduto) non saranno decise a Baku. La COP azera è stata, per ora, soprattutto l'apoteosi dei lobbisti fossili, con molti esponenti nelle delegazioni ufficiali degli Stati, come ha evidenziato Re Common. I lobbisti fossili a Baku sono 1773. Passiamo al capitolo giudiziario: gli Stati Uniti sono in prima pagina con il mandato d'arresto per gli Adami, i miliardari indiani legatissimi a Modi, e per la condanna a 18 anni di carcere del fondatore di Archegos Capital Management, Bill Hwang. La condanna è da connettere al fallimento da 100 miliardi di dollari che ha, tra l'altro, influito in maniera determinante nel collasso di Credit Suisse, poi salvata dal governo federale mediante una fusione con UBS. Per Adami, figlio e nipote, ieri è scattata la richiesta di arresto internazionale per tangenti e altri reati finanziari. Sempre più vicina il possibile break up di Chrome da Google, come vuole il Dipartimento della Giustizia USA e l'antitrust, che rischia, però, di essere smantellato da Trump. Sul famigerato DOGE (Department of Government Efficiency) c'è stato un ampio intervento sulle colonne del Wall Street Journal di Elon Musk e Vivan Ramaswamy, co-chair del fantomatico Department, imprenditore farmaceutico. Torniamo sulle crypto perché il tetto dei 100.000$ è vicinissimo. La settimana scorsa abbiamo ricevuto critiche per come abbiamo messo sullo stesso piano Bitcoin con Dogecoin, la meme di Musk. Non era né poteva essere un parallelismo perché il panorama è molto ampio e variegato, da Cardano a Tether, passando per le prime DAO. Non sarà facile applicare la tassa sugli ultra-ricchi che è indicata nel documento del G20. Il prof. Santoro, che oggi non è riuscito a collegarsi per delle sessioni di lavoro a cui sta partecipando del Fondo Monetario sulla ricostruzione dei sistemi fiscali in Iraq, ci offre un'analisi di questo passo del G20 che, come abbia ricordato più volte, è stato fortemente voluto dal Brasile. Clamoroso attacco del presidente della Regione Lombardia a Bankitalia, che ha registrato la frenata dell'economia (nettamente sotto la media nazionale). A pesare sempre il calo della produzione industriale. Ieri nuovi dati negativi dal mercato dell'auto, la Bild ha aperto con il titolo a caratteri cubitali "Der Auto Crash". È la stessa BCE a vedere alti rischi per l'economia EU. Le imprese statunitensi stanno riempiendo i magazzini per contenere l'effetto Trump sui dazi. Tornata prepotente la speculazione sul gas: i fondi hedge scommettono sul rialzo (producendolo per ora sulle bollette di famiglie e imprese). La scommessa vale metà dei consumi italiani di un anno.

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