Il racconto della giornata di venerdì 1° maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi allo scontro tra governo e Regioni sulle riaperture, mentre l’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite fa una panoramica delle conseguenze del coronavirus sul lavoro informale. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.
I dati dell’epidemia diffusi oggi
I dati della Protezione Civile di questo Primo Maggio confermano una curva discendente dell’epidemia. Calano ancora i ricoveri, le terapie intensive e i decessi 269 oggi contro i 285 morti di ieri. In lieve aumento i positivi, 1.965 in più nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 1.872. Un dato comunque incoraggiante, considerato che i tamponi sono stati oltre 74mila, il numero più alto realizzato in un solo giorno nel nostro Paese.
Si conferma la forte differenza tra alcune regioni del Nord e il Centro-Sud per quanto riguarda i nuovi contagiati. In Lombardia i nuovi positivi sono stati 737 di cui 364 in provincia di Milano e 177 a Milano città. In Piemonte ci sono stati 395 nuovi casi, 208 in Emilia Romagna.
Da lunedì circa 4 milioni e mezzo di persone torneranno a lavoro. Un’indagine dell’Inail dice che in queste settimane 28 mila lavoratori si sono contagiati. Questa mattina il presidente dell’Inail Franco Bettoni ha dichiarato ai nostri microfoni che contrarre il virus sul luogo di lavoro corrisponde ad un infortunio e non a una malattia.
Franco Bettoni intervistato da Luigi Ambrosio:
Scontro tra governo e Regioni sulle riaperture
(di Fabio Fimiani)
Rimane il caso politico Calabria per la riapertura dei tavolini all’aperto di bar e ristoranti deciso con ordinanza dalla presidente Jole Santelli. Il Ministro agli Affari Regionali Vincenzo Boccia ha già annunciato ricorso, così come l’Anci, l’Associazione Nazionale dei Comuni, ha fatto sapere che i sindaci ne faranno di restrittive.
Il resto del panorama dei provvedimenti regionali in vista della Fase 2 della gestione della pandemia da COVID-19 vedono molta prudenza, e norme più restrittive. In Lombardia rimane l’obbligo di indossare fuori casa una mascherina o un indumento come una sciarpa che copra bocca e naso, e sui mezzi pubblici è stato introdotto l’obbligo dei guanti. Riapriranno anche i mercati all’aperto, ma solo alimentari, gli studi professionali, le librerie e le cartolerie.
In Piemonte è stata consentita a bar e ristoranti l’attività da asporto, tranne che nella provincia di Torino, la zona dove la pandemia è in maggiore crescita, forse si aspetterà il 9 maggio. Quest’attività sarà permessa anche in Veneto, e in Liguria. In queste due Regioni si potrà andare anche nelle seconde case, e sulle barche, ma solo per manutenzioni.
In Emilia-Romagna è stato consentito ai calciatori professionisti di Bologna, Parma e Sassuolo di allenarsi individualmente nei proprio centri sportivi, un’equiparazione agli atleti delle discipline solitarie. Anche in Campania rimane l’obbligo di indossare la mascherina per naso e bocca quando si esce dalla propria abitazione.
Il lavoro informale ai tempi del coronavirus
(di Alfredo Somoza)
L’immagine del cane che tenta di mordersi la coda rende benissimo quando si parla di economia informale. Cioè di quel settore del commercio e dei servizi, conteggiato per stima, che coinvolge quasi 2 miliardi di lavoratori in tutto il Mondo. Lavoro precario, senza coperture assicurative o sanitarie e fuori dalla fiscalità. Nei Paesi dove la massa di lavoratori informali tocca punte del 50%-60% della forza lavoro mancano ovviamente le risorse per superare l’emergenza, perché sono Paesi dove di solito i ricchi pagano poche tasse e la metà dei lavoratori, appunto gli informali, non versano contributi. Sono badanti, cameriere, venditori ambulanti, muratori, braccianti agricoli che vivono a giornata e che oggi diventato vittime economiche del lockdown generalizzato. Secondo l’Organizzazione Internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite, i loro stipendi sono crollati del 60% con punte del 100% in settori come l’alberghiero turistico. Una massa di centinaia di milioni di persone che più del virus sono preoccupati di cosa mangiare. Come tutte le crisi, anche questa mette a nudo i limiti dell’odierno sistema economico. Il precariato e l’informalità non sono più l’eccezione, ma la regola sottostante alla globalizzazione delle merci che garantisce a metà dei lavoratori del mondo solo la sopravvivenza, ma solo se va bene.
L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
I dati forniti oggi dalla Prot. Civile
30/04/2020
100943 positivi (-608)
78249 guariti (+2304 su ieri)
17569 ricoverati (-580)
1578 in terapia intensiva (-116)
81796 in isolam. domiciliare
28236 deceduti (+269 su ieri)
Nuovi positivi +1965#coronavirus #COVID19 #COVID2019italia— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
In questo grafico la progressione del numero dei decessi in base ai dati forniti dalla Protezione Civile ogni giorno alle 18.00. La linea è la media degli ultimi 7 giorni. Dati del 01/05/2020. In arancione le domeniche.@DPCgov#coronavirus #coronavirusitalia #COVID19 pic.twitter.com/JRXsSd05Md
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
In questo grafico il numero dei nuovi casi giorno per giorno in termini assoluti in base ai dati forniti dalla Protezione Civile. La linea è la media degli ultimi 7 giorni. Dati del 01/05/2020. In verde scuro le domeniche.@DPCgov#coronavirus #coronavirusitalia #COVID19 pic.twitter.com/RAWuIXzMF6
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
La curva di crescita dei positivi al #coronavirus dall'inizio dell'epidemia ad oggi giorno per giorno. Dati del 01/05/2020 forniti dalla Protezione Civile. #COVID #COVID19italia #COVID19 pic.twitter.com/oxlCXgdlxd
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Considerazioni: a livello di positivi siamo tornati all'11 aprile. A livello di ricoverati in terapia intensiva al 14 marzo. Di ricoverati in generale al 21 marzo. Insomma un bel passo indietro. (segue)
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Considerazioni (3): E' comunque un dato positivo se consideriamo che si è fatto il nuovo numero massimo di tamponi in Italia in un giorno cioè 74.208 (prec. ieri 68.456). I decessi scendono ancora: sono 269. Per il terzo giorno in calo rispetto al giorno precedente. (segue)
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Considerazioni (5): la Lombardia scende sotto i 100 decessi per il secondo giorno consecutivo.
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
In questa tabella ho riassunto l'andamento dei positivi, dei ricoverati in terapia intensiva e dei decessi regione per regione di oggi rispetto a ieri. Dati del 01/05/2020.#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/PTmc5MsEaG
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Il riepilogo ufficiale regione per regione della diffusione del #coronavirus fornito dalla Protezione Civile per il 01/05/2020. @DPCgov#COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/fEfnLXSAAp
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Grafico dell'andamento dei casi positivi attivi delle regioni italiane compresa la regione Lombardia e senza la regione Lombardia. Dati diffusi dalla @DPCgov il 01/05/2020#coronavirus #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/SpdwawSft9
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Ecco il grafico che mette in relazione i tamponi fatti a livello nazionale con il numero dei positivi. Questo è il grafico in base ai dati della Protezione Civile del 01/05/2020. #coronavirus #COVID #COVID19 pic.twitter.com/gBMXGPJFnB
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In questo grafico ho inserito un calcolo percentuale dei positivi in rapporto ai tamponi (pur considerando che sulla data e le modalità di effettuazione ci sono molti dubbi). In verde l'Italia in rosso la Lombardia. #coronavirus #COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/4bxOTzJqlo
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Ecco il grafico che segnala l'andamento nazionale dei ricoverati (comprensivi di ricoveri e terapia intensiva). Si tratta della variazione giornaliera rispetto al giorno precedente in base ai dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID2019 #COVID19 pic.twitter.com/gzYPLq34VV
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Questo grafico delinea l'andamento dei ricoveri giornalieri in terapia intensiva a livello nazionale.
Dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/rAo3WmN1vV— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
L'andamento dei positivi nelle 4 regioni italiani con il maggior numero di casi di #coronavirus. Aggiornamento del 01/05/2020. La linea rappresenta la tendenza sui 7 giorni.#COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/3Gjlpm0nUL
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Il rapporto fra tamponi e positivi in 3 regioni italiane: Lombardia, Veneto e Liguria.
Dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID2019 #covid_19italia pic.twitter.com/Dgz9fN5wmz— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Ecco l'andamento della #Lombardia per provincia in base al numero complessivo di casi aggiornato al 01/05/2020.
La Provincia di Milano oggi ha avuto ben 364 nuovi casi tutte le altre province sotto i 70 casi.#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/cB8b7yAsNW— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
L'andamento dei casi al giorno di #coronavirus nelle province di Bergamo, Brescia, Milano e Pavia dal 04/03 al 01/05/2020. #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/YOE3pjldNw
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
L'andamento dei casi al giorno di #coronavirus nelle province di Cremona e Monza dal 04/03 al 01/05/2020. #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/uS7f73TpUe
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
Ora i dati della città di Milano e della provincia.
Oggi la provincia di Milano (364) ha avuto molti più casi della provincia di Torino (213).#coronavirus #COVIDー19 #COVIDー19 pic.twitter.com/dh2LqJu3kJ— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020
E ora il Piemonte con un paio di grafici su questa regione. Il primo con l'andamento dei nuovi positivi nelle principali province e poi l'andamento a Torino la provincia con il maggior numero di casi.#coronavirus #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/Ns5hrnBU4o
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) May 1, 2020