Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Mercoledì 30 dicembre 2020

Giuseppe Conte Fine Anno

Il racconto della giornata di mercoledì 30 dicembre 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia alla conferenza stampa del premier Conte tra ottimismo e previsioni di crisi e il ritardo nel piano vaccinale europeo con l’approvazione del vaccino di AstraZeneca che non arriverà prima di febbraio. La Procura del Cairo ha attaccato i magistrati italiani sul caso Regeni. In Argentina, dopo 7 tentativi falliti, l’interruzione di gravidanza gratuita e nelle strutture pubbliche è stata approvata dal Senato federale di Buenos Aires. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

Sono 16.200 i positivi al COVID accertati oggi in Italia, il 9,6% dei tamponi effettuati, in leggero aumento rispetto a ieri. 575 le morti comunicate, restano stabili i dati sui pazienti ricoverati nei reparti e in terapia intensiva.
Il Veneto è ancora la regione con più casi, quasi tremila. Sopra i mille Puglia, Emilia-Romagna, Lazio e Lombardia, dove oggi è stata superata la soglia delle 25mila vittime dall’inizio della pandemia.

Conte in conferenza stampa tra ottimismo e previsioni di crisi

(di Anna Bredice)

Senza il sostegno delle forze di maggioranza si può solo vivacchiare“, è un misto tra ottimismo e previsioni di crisi la conferenza stampa di Conte dedicata in gran parte alla stabilità del suo governo. “Se Italia Viva decidesse di far mancare il suo sostegno andrei in Parlamento per un voto“. Conte annuncia quindi quello che farebbe se Renzi decidesse di andare avanti con uno strappo definitivo, andare al Senato e chiedere un voto di fiducia e a quel punto capire se il suo governo va avanti, magari con un aiuto, che per il momento dice di non volere, di altri ora all’opposizione, oppure dimettersi, lasciando però la responsabilità della caduta del governo a Renzi. Conte al momento non vuole svelare se è pronto a fare un suo partito, una lista sostenuta dalle forze di maggioranza, ma da qui a quel possibile esito ci sono ancora settimane di trattative e incontri, che sono nel vivo in queste ore con l’ultima riunione di Gualtieri e Amendola proprio con la delegazione di Italia viva, che non rinuncia ad alcuni punti come quelli legati alle infrastrutture e anche il Mes. Per Conte è necessaria una sintesi, “è urgente, si è perso molto tempo“, dice, il che dovrebbe essere anche una autocritica, da settimane gli alleati di governo gli chiedono di stringere e di presentare il piano. A febbraio vuole il piano del Recovery Fund definitivo e a febbraio sarà anche chiaro a quel punto se il governo arriverà alla fine della legislatura, magari con nuovi innesti, come lo stesso Conte oggi in conferenza stampa non ha escluso, “se mi chiederanno di affrontare questo problema“, ad esempio la nomina di due vicepremier “non mi tirerò indietro” e l’occasione potrebbe servire a Italia viva per aumentare la sua quota di ministri.

Che cosa comportano i ritardi del vaccino AstraZeneca?

Il piano vaccinale europeo ha un problema. Ieri l’Agenzia Europea del Farmaco, l’Ema, ha dichiarato che non convaliderà il vaccino AstraZeneca dell’università di Oxford prima di febbraio.
La stessa Unione Europea però aveva puntato molto su questo farmaco, acquistandone 400 milioni di dosi da qui all’autunno 2021. Anche l’Italia aveva prenotato il quantitativo più alto proprio da AstraZeneca e ora bisognerà correre ai ripari. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli ha dichiarato che saranno acquistate più dosi da Pfizer e Moderna.
Che cosa comportano i ritardi del vaccino AstraZeneca? Ascoltiamo Vittorio Agnoletto, medico e nostro collaboratore:

 

Agitu, la pastora della “Capra Felice”

(di Claudio Agostoni)

Agitu era una pastora etiope che allevava capre nella Valle dei Mocheni, in Trentino.
Un allevamento, il suo, battezzato “La capra felice”. Per risolvere il problema dei lupi chiudeva le capre in un recinto su cui aveva montato delle lampadine colorate, azionate da un pannello solare, che si accendono e spengono a intermittenza, mettendo in confusione i lupi. La sua storia le aveva insegnato che, più che dei lupi, bisogna aver paura di certi uomini, come quelli che la costrinsero a lasciare la natia Etiopia per il suo impegno contro il land grabbing. Tornata in Trentino, dove aveva frequentato l’università, con grande determinazione ha recuperato un terreno di 11 ettari in abbandono e lo ha valorizzato come pascolo incontaminato per il suo gregge di capre. [CONTINUA A LEGGERE]

Caso Regeni, il Cairo attacca i magistrati italiani

Caso Regeni. La procura del Cairo attacca i magistrati italiani. “Un processo in Italia è immotivato – scrive la procura generale egiziana, “parti ostili a Egitto e Italia vogliano sfruttare” il caso di Giulio Regeni “per nuocere alle relazioni” tra i due Paesi.
Per il Procuratore generale “non c’è alcuna ragione per intraprendere procedure penali circa l’uccisione, il sequestro e la tortura di Giulio Regeni, in quanto il responsabile resta sconosciuto“.
L’attacco della procura generale egiziana arriva dopo che i magistrati di Roma hanno dato il via al processo per quattro agenti dei servizi segreti del Cairo.
Un attacco inaccettabile all’Italia”, commenta ai nostri microfoni il portavoce di Amnesty International, Riccardo Nury:

 

L’Argentina legalizza l’interruzione di gravidanza

(di Alfredo Somoza)

Finalmente l’interruzione di gravidanza gratuita e nelle strutture pubbliche è stata approvata dal Senato federale di Buenos Aires. Dopo 7 tentativi falliti, l’Argentina entra nel ristretto novero di paesi latinoamericani, insieme a Cuba e Uruguay, dove l’aborto non sarà più illegale. Il merito va all’imponente movimento neo-femminista dei fazzoletti verdi, quello che ha dato vita a Non una di Meno e che da anni manifesta in piazza per eliminare questa violenza di genere con connotati di classe, perché le vittime delle pratiche clandestine di aborto sono sempre state le donne più povere. Per il governo peronista di Alberto Fernandez e di Cristina Kirchner era un punto programmatico centrale, anche se ha spaccato trasversalmente il loro partito e la politica argentina in generale e ha visto come protagonista la Chiesa di Papa Francesco schierata per il no. Senza dubbio, questa vittoria delle donne argentine avrà conseguenze in tutti i paesi della regione dove ancora l’aborto è un tabù, anche se nella società ormai prevale il consenso per riportare alla luce, e in sicurezza, un fenomeno che ogni anno costa la vita a migliaia di donne.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio domenica 02/02 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 02-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve domenica 02/02 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 02-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di domenica 02/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 02-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 31/01/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 31-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Reggae Radio Station di domenica 02/02/2025

    A ritmo di Reggae Reggae Radio Station accompagna discretamente l’ascoltatore in un viaggio attraverso le svariate sonorità della Reggae Music e sicuramente contribuisce non poco alla diffusione della musica e della cultura reggae nel nostro paese. Ogni domenica dalle 23.45 fino alle 5.30 del lunedì mattina, conduce Vito War.

    Reggae Radio Station - 02-02-2025

  • PlayStop

    Prospettive Musicali di domenica 02/02/2025

    In onda dal 2001, Prospettive Musicali esplora espressioni musicali poco rappresentate. Non è un programma di genere, non è un programma di novità discografiche, non è un programma di classici dell’underground, non è un programma di gruppi emergenti. Ma è un po’ tutte queste cose mischiate insieme dal gusto personale dei conduttori. Ad alternarsi in onda e alla scelta delle musiche sono Gigi Longo e Fabio Barbieri, con un’incursione annuale di Alessandro Achilli che è stato uno storico conduttore del programma.

    Prospettive Musicali - 02-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di domenica 02/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 02-02-2025

  • PlayStop

    La sacca del diavolo di domenica 02/02/2025

    “La sacca del diavolo. Settimanale radiodiffuso di musica, musica acustica, musica etnica, musica tradizionale popolare, di cultura popolare, dai paesi e dai popoli del mondo, prodotto e condotto in studio dal vostro bacicin…” Comincia così, praticamente da quando esiste Radio Popolare, la trasmissione di Giancarlo Nostrini. Ascoltare per credere. Ogni domenica dalle 21.30 alle 22.30.

    La sacca del diavolo - 02-02-2025

  • PlayStop

    Percorsi PerVersi di domenica 02/02/2025

    Poesie, liriche, sonetti, slam poetry, rime baciate, versi ermetici, poesie cantate. Ogni settimana Percorsi PerVersi incontra a Radio Popolare i poeti e li fa parlare di poesia. Percorriamo tutte le strade della parola poetica, da quella dei poeti laureati a quella dei poeti di strada e a quella – inedita – dei nostri ascoltatori.

    Percorsi PerVersi - 02-02-2025

  • PlayStop

    Bohmenica In di domenica 02/02/2025

    Regia: Gianpiero Kesten Co-conduzione: Zeina Ayache In studio: Gaia Grassi Per #gaiasulpezzo intervista alla sinologa Jada Bai che racconta del Capodanno cinese e dell’anno del Serpente di Legno Verde appena iniziato. Lo Scienziatissimo Andrea Bellati parla della potenziale minaccia di impatto con 2024 YR4, un piccolo asteroide scoperto il 27 dicembre che potrebbe far grossi danni (ma per ora, per fortuna, è poco probabile). Astrid Serughetti con Carmen Pellegrinelli, donatrice e volontaria Admo, approfondisce il tema della donazione di midollo osseo.

    Bohmenica In! - 02-02-2025

  • PlayStop

    Mash-Up di domenica 02/02/2025

    Musica che si piglia perché non si somiglia. Ogni settimana un dj set tematico di musica e parole scelte da Piergiorgio Pardo in collaborazione con le ascoltatrici e gli ascoltatori di Radio Popolare. Mail: mischionepopolare@gmail.com

    Mash-Up - 02-02-2025

  • PlayStop

    DOC – Tratti da una storia vera di domenica 02/02/2025

    I documentari e le docu-serie sono diventati argomento di discussione online e offline: sesso, yoga, guru, crimine, storie di ordinaria follia o di pura umanità. In ogni puntata DOC ne sceglierà uno per indagare e approfondire, anche dopo i titoli di coda, tematiche sempre più attuali, spesso inesplorate ma di grande rilevanza socio-culturale. E, tranquilli, no spoiler! A cura di Roberta Lippi e Francesca Scherini In onda domenica dalle 18 alle 18.30

    DOC – Tratti da una storia vera - 02-02-2025

  • PlayStop

    Alice, chiacchiere in città di domenica 02/02/2025

    A cura di Elena Mordiglia. Nella città frenetica, in quello che non sempre sembra un paese delle meraviglie, ci sono persone da raccontare e da ascoltare. Quale lavoro fanno? Come arrivano alla fine del mese? Quale rapporto hanno con la città in cui vivono? Registratore alla mano e scarpe buone, queste storie ve le racconteremo.

    Alice, chiacchiere in città - 02-02-2025

  • PlayStop

    1975 - Bollicine del 2/2/25

    Una puntata di Bollicine tutta dedicata alla musica italiana presente nella classifica del 1975: svettava "Rimmel" di Francesco De Gregori, ma c'erano anche personaggi oscuri come "Genova e Steffan" o i "Romans". Medaglia d'argento per la suite di Profondo Rosso dei Goblin. Scaletta su www.bolliblog.com

    Bollicine - 02-02-2025

  • PlayStop

    Ricordi d'archivio di domenica 02/02/2025

    Da tempo pensavo a un nuovo programma, senza rendermi conto che lo avevo già: un archivio dei miei incontri musicali degli ultimi 46 anni, salvati su supporti magnetici e hard disk. Un archivio parlato, "Ricordi d'archivio", da non confondere con quello cartaceo iniziato duecento anni fa dal mio antenato Giovanni. Ogni puntata presenta una conversazione musicale con figure come Canino, Abbado, Battiato e altri. Un archivio vivo che racconta il passato e si arricchisce nel presente. Buon ascolto. (Claudio Ricordi, settembre 2022).

    Archivio Ricordi - 02-02-2025

  • PlayStop

    Giocare col fuoco di domenica 02/02/2025

    Giocare col fuoco: storie, canzoni, poesie di e con Fabrizio Coppola Un contenitore di musica e letteratura senza alcuna preclusione di genere, né musicale né letterario. Ci muoveremo seguendo i percorsi segreti che legano le opere l’una all’altra, come a unire una serie di puntini immaginari su una mappa del tesoro. Memoir e saggi, fiction e non fiction, poesia (moltissima poesia), musica classica, folk, pop e r’n’r, mescolati insieme per provare a rimettere a fuoco la centralità dell’esperienza umana e del racconto che siamo in grado di farne.

    Giocare col fuoco - 02-02-2025

  • PlayStop

    La Pillola va giù di domenica 02/02/2025

    Una trasmissione settimanale  a cura di Anaïs Poirot-Gorse con in regia Nicola Mogno. Una trasmissione nata su Shareradio, webradio metropolitana milanese in questo momento di emergenza, cercando di ridare un spazio di parola a tutti i ragazzi dei centri di aggregazione giovanili di Milano con cui svolgiamo regolarmente laboratori radiofonici.

    La Pillola va giù - 02-02-2025

  • PlayStop

    Comizi d’amore di domenica 02/02/2025

    Quaranta minuti di musica e dialoghi cinematografici trasposti, isolati, destrutturati per creare nuove forme emotive di ascolto. Ogni domenica dalle 13.20 alle 14.00, a cura di Stefano Ghittoni.

    Comizi d’amore - 02-02-2025

Adesso in diretta