Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Lunedì 3 agosto 2020

Il racconto della giornata di lunedì 3 agosto 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia in Italia col commento di Vittorio Agnoletto all’inaugurazione del nuovo Ponte di Genova e l’incontro di Mattarella coi familiari delle vittime. In Sardegna l’incendio è ancora attivo, mentre oggi, dopo 20 anni, è finalmente approdato in Parlamento il testo della legge contro l’omotransfobia. Infine, i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

159 nuovi casi accertati di Coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, 12 i decessi.
Il dato dei contagi è in netto calo rispetto a quelli degli ultimi giorni. Domenica erano stati 239. I tamponi effettuati sono stati appena 24.036, quasi 20 mila meno di ieri, con il consueto netto calo della domenica. Cinque regioni non fanno registrare nuovi casi: Marche, Friuli Venezia Giulia, Calabria, Valle d’Aosta e Basilicata.
Intanto sono stati pubblicati dal Ministero della Salute i dati sui test sierologici. L’indagine a livello nazionale, curata dall’Istat, ha coinvolto 64mila persone: sono dati quindi provvisori dato che il campione previsto è di 150mila. L’indagine di sieroprevalenza ha rivelato la presenza di anticorpi in 1,4 milioni di italiani, sei volte di più rispetto al totale dei casi accertati ufficialmente.

Le differenze territoriali sono molto “accentuate”. Ad esempio la Lombardia raggiunge il massimo con il 7,5% di sieroprevalenza…..

 

L’inaugurazione del nuovo Ponte di Genova

Quasi due anni fa il crollo del ponte Morandi. Oggi il battesimo del nuovo viadotto di Genova, il ponte San Giorgio.


 
“Crueza de ma”, la canzone di Fabrizio De Andrè, ha fatto da colonna sonora all’inaugurazione del viadotto, ricostruito sulle macerie del Morandi. Nel crollo del ponte che si innalzava sopra la val Polcevera, avvenuto il 14 agosto 2018, morirono 43 persone. “Il loro ricordo segna la vita della nostra Repubblica e il nostro sostegno è sincero”, ha detto Mattarella oggi all’incontro col comitato dei parenti. La cerimonia è stata aperta con la lettura dei nomi delle vittime.


 
Oltre a Mattarella, alla cerimonia hanno partecipato Giuseppe Conte e l’architetto Renzo Piano che ha regalato il progetto alla città. È stato il presidente della Repubblica a guidare il primo corteo su una parte degli oltre mille metri del nuovo ponte. Il racconto dell’inaugurazione di Alessandra Fava:


 
Assente alla cerimonia il Comitato dei parenti delle vittime. I familiari sono stati ricevuti oggi pomeriggio in forma privata da Mattarella. “Per noi non è una festa. Non ce ne sentiamo parte”. Egle Possetti è la presidente del Comitato:


 
Tra domani sera e la mattina di mercoledì – ha assicurato il sindaco Bucci – il nuovo ponte San Giorgio sarà percorribile. Genova torna così ad avere una infrastruttura cruciale per la sua economia, per il collegamento tra levante e ponente e per l’accesso al porto. Il crollo del Morandi ha rappresentato per i genovesi e l’Italia intera una ferita ancora aperta. Domenico Chionetti è il presidente della comunità di San Benedetto al Porto di Genova:


 

Omotransfobia, la legge approda finalmente alla Camera

(di Anna Bredice)

Tre ore di discussione generale alla Camera e questo vuol dire che la legge contro l’omotransfobia si è avviata in Parlamento, dalla discussione in commissione inizia l’iter dell’aula di Montecitorio, anche se appesantita da oltre mille emendamenti. Sembra comunque un buon passo avanti, visto che tutti i tentativi fatti negli ultimi 20 anni sono puntualmente falliti. “Dobbiamo approvarla presto, siamo già in ritardo rispetto agli altri paesi”, ha detto il deputato e relatore della legge Alessandro Zan del Pd. Le posizioni sono quelle di sempre, i partiti di maggioranza pronti ad andare avanti e Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, questa con posizioni invece più dialoganti, all’opposizione. L’ala più dura è quella di Salvini e Meloni con spilloni pronto a dare battaglia al Senato dove i numeri come si sa saranno più difficili. ma Zan, che si è battuto per questa legge ci crede e parla di “un successo e di un segnale di civiltà per dare dignità a tutte le persone”. La legge prevede che vengano estesi agli
episodi d’odio fondati sull’omofobia e transfobia anche i reati già previsti dalla legge Mancino e cioè quelli dell’odio razziale e discriminazione, prevedendo nella legge anche degli strumenti per colpire il sessismo e la misoginia. “Siamo aperti a delle modifiche sulle definizioni, dice Zan, riferendosi alla richiesta delle associazioni lesbiche di una maggiore precisione rispetto a termini come identità di genere. La legge verrà discussa in questi giorni, ma è difficile che possa essere approvata alla Camera entro la chiusura estiva.

Ancora attivo l’incendio in Sardegna

(di Monia Melis)

Ancora accese, ancora pronte a distruggere: le stesse fiamme che hanno illuminato fino a tarda sera la piana di Bonorva – nella Sardegna dell’interno, a cinquanta chilometri da Sassari – all’alba erano ancora lì. Non sono bastati i lanci d’acqua dall’elicottero, né il lavoro a terra, tra fumo e temperature torride delle squadre di vigili del fuoco, operai dell’agenzia Forestas e del Corpo forestale. Tutto spento solo nel pomeriggio, a più di 24 ore dall’inizio. È l’incendio più grave del fine settimana, tra i venti attivi da nord a sud dell’isola. E oggi si contano i danni in un’altra giornata di estremo rischio, secondo il bollettino della Protezione civile. A Bonorva la stima è di diversi milioni di euro: oltre allo sfregio ambientale (tremila gli ettari di lecci, macchia mediterranea e pascolo ridotti in cenere) ci sono trenta aziende agricole coinvolte: bruciati terreni, edifici, attrezzature. Colpito anche lo storico stabilimento d’acqua minerale Santa Lucia: sui social è gara di solidarietà, per riaprire servono i vuoti: tutte le cassette con le bottiglie di vetro sono state infatti distrutte. E sempre su Facebook, il sindaco Massimo d’Agostino sfoga la sua disperazione e quella degli imprenditori: “È un disastro. Qualcosa non ha funzionato”. Secondo le indagini (ancora in corso) uno dei due roghi è partito da un barbecue, tre gli indagati. Ed è appello alla massima attenzione.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

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    Il 31 dicembre 2024 è stata una giornata tremenda per la musica italiana. La notizia della morte di Paolo Benvegnù ha colpito duramente le moltissime persone che negli anni sono state toccate dalle sue canzoni, dalla sua voce, dalla sua poesia, oltre che dalla sua straordinaria umanità. Lo amavano le persone che lo conoscevano grazie ai suoi dischi e ai suoi concerti, lo amavano le persone che avevano avuto modo di incontrarlo, di lavorarci, di parlarci anche solo per pochi minuti. Lo amavano i suoi amici, lo amava la sua famiglia, a cui vanno ancora oggi, a un mese dalla sua morte, tutta la nostra vicinanza e il nostro affetto. Radio Popolare ha ospitato molte volte Paolo Benvegnù nei propri studi, per interviste, minilive e concerti nell’Auditorium: ogni volta è stata speciale. Per questo, nella notte tra venerdì 31 gennaio e sabato 1 febbraio, Radio Popolare ha realizzato una trasmissione speciale in cui riproporre molte di queste registrazioni d’archivio: da un minilive degli Scisma del 2000 fino all’ultima apparizione di Paolo Benvegnù sulle nostre frequenze, l’11 ottobre 2024; in mezzo, altre interviste, un intero concerto in Auditorium e anche alcuni brani che arrivano da un altro archivio, quello di Radio Città del Capo di Bologna, grazie alla preziosa collaborazione di Francesco Locane. Quasi quattro ore di musica e di parole, tutte per Paolo Benvegnù. Che sarà sempre nei nostri cuori. A cura di Niccolò Vecchia

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