Approfondimenti

Che cosa è successo oggi? – Giovedì 21 maggio 2020

Il racconto della giornata di giovedì 21 maggio 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dai dati dell’epidemia diffusi oggi all’informativa del premier Giuseppe Conte alla Camera dei Deputati e al Senato, col Movimento 5 Stelle che ha attaccato la Lega per il modello lombardo e la Lega incapace di accettare le critiche. L’Inps ha diffuso i dati sulla cassa integrazione di aprile, mentre Conte ha annunciato nuovi aiuti per le famiglie. Il ciclone Amphan che si è abbattuto su India e Bangladesh in piena emergenza COVID ha già provato almeno 84 vittime. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.

I dati dell’epidemia diffusi oggi

(di Chiara Ronzani)

Negli ultimi tre giorni i dati su morti e contagiati dal coronavirus sono stabili. Oggi le vittime sono state 156, i nuovi casi 642, secondo la Protezione Civile. La Lombardia è in maniera evidente la Regione più pericolosa: qui ci sono stati il 49% dei nuovi infettati e il 42% dei morti.
Numeri in leggero miglioramento se contiamo quanti positivi sono scoperti ogni 100 tamponi effettuati: in Lombardia sono scesi a 2,1 mentre a livello nazionale 0,9.
Dati che non erano mai stati così bassi. I morti da inizio pandemia sono 32.486, ma secondo l’Inps potrebbero essere molti di più.

L’Istituto di previdenza sociale ha comparato il numero di deceduti di marzo e aprile scorsi, con il numero di morti attesi, considerando le medie degli anni precedenti e il fatto che l’andamento dei decessi è piuttosto stabile. Risultato: ci sono stati 46.909 morti in più di quelli previsti. Di questi, solo poco più di 27.900 sono stati registrati come COVID.
L’Inps lo dice con una chiarezza raggelante: “La quantificazione fornita dal Dipartimento della Protezione Civile è considerata ormai poco attendibile“.
Mancano all’appello poco meno di 19mila morti, che secondo l’Inps sono probabilmente causati dall’epidemia. Perché questa discrepanza? Nel rapporto l’Inps segnala più ragioni: le modalità di classificazione dei decessi, i tamponi che non sempre vengono effettuati, i mancati test per coloro che sono morti in casa.
Impressionante la localizzazione delle morti non registrate come COVID. Delle 18.971 in più rispetto a quelle attese, ben 18.412 si concentrano al nord. E i dati si riferiscono ai mesi di marzo e aprile. Sono esclusi i primi 21 giorni di maggio, in cui le vittime del coronavirus sono state 4586. Quelle ufficiali.

Conte annuncia nuovi sostegni economici per le famiglie

(di Sara Milanese)

Che per le famiglie sia stato fatto finora troppo poco lo ha ammesso oggi in audizione alla Camera anche Giuseppe Conte, promettendo nuovi sostegni economici.
In effetti 1.200 euro di bonus baby sitter per quasi 4 mesi di scuola chiusa è una foglia di fico, mentre il congedo straordinario al 50%, dal 3 maggio non si può richiedere: è stato prorogato ma non è ancora operativo, perché “manca la circolare”, rispondono all’Inps.
Da 3 settimane i genitori rientrati al lavoro si sono arrangiati con ferie, nonni e acrobazie, in attesa del 15 giugno, quando forse partiranno i centri estivi. Del bonus figli non c’è più traccia, e comunque, più che fondi a disposizione per bici, iPad e vacanze, così come previsto dai decreti finora, padri e madri vogliono soprattutto date: quelle della riapertura di asili e scuole, che pure sono state le prime strutture ad essere chiuse.
Le Regioni intanto procedono in ordine sparso: chi permette sperimentazioni, chi promette ordinanze, chi rilancia la patata bollente al governo, che latita. il futuro più incerto è quello dei nidi; oggi, a 20 giorni dall’inizio della fase 2, la protesta di quelli privati, che potrebbero non riaprire, è arrivata davanti a Montecitorio.
Dal comitato di esperti sulla scuola finora tante ipotesi, nessuna compatibile con il lavoro dei genitori: frequenza a turni, integrata con didattica a distanza, stop al tempo pieno. E mentre i sindacati della scuola non escludono lo sciopero, sabato 23 maggio genitori socialmente distanziati in 16 città chiederanno che i loro figli, 9 milioni di cittadini, possano tornare a scuola a settembre.

M5S attacca la Lega per gli errori della sanità lombarda

(di Anna Bredice)

Evitata la sfiducia il giorno prima ad un ministro al Senato, alla Camera dei deputati Conte, senza nessuna avvisaglia, si è trovato ad affrontare una specie di rissa tra i due ex alleati dell’anno scorso, Lega e Cinque stelle. È accaduto durante la sua informativa, su un tema ancora molto delicato, le migliaia di morti in Lombardia e le critiche al sistema sanitario lombardo. Era la prima volta che accadeva pubblicamente in Parlamento, spaccando quella sorta di tregua nel dibattito politico, che si è diviso sui soldi da distribuire, ma non sulle ragioni del numero così alto dei morti. È stato il grillino Riccardo Ricciardi a scendere davanti ai banchi del governo per il suo discorso che con un tono che a molti è apparso irridente, ha contestato Fontana e Gallera e il sistema privatistico della sanità in Lombardia. La Lega ha reagito, ergendosi subito in difesa della Regione, circondando il deputato Cinque Stelle, violando tutte le norme di protezione contro il virus e avvicinandosi con alcuni deputati, durante la sospensione della seduta, a Conte, chiedendogli ragione di queste parole. Un nervo scoperto per la Lega, che non accetta critiche, e che accusa Conte di fare una doppia parte, aprire alle opposizioni sulle riforme economiche e giudiziarie e subito dopo colpire Lega e Forza Italia attraverso il braccio dei Cinque Stelle. Sospetti, ma soprattutto molta tensione, e nelle reazioni del PD quasi il fastidio di aver interrotto un clima di collaborazione con le opposizioni e con le Regioni. E a proposito di Regioni, un altro fronte di possibile scontro sarà la data per le elezioni, sospese nei mesi scorsi. Conte propone il 13 settembre, ma i renziani nella maggioranza e le opposizioni non sono d’accordo, andare al voto a settembre per la maggioranza vuol dire chiedere il giudizio sulla gestione della pandemia, con sondaggi alti per i partiti di governo e prima che arrivi il conto pesante della crisi economica in autunno.

La Lega non accetta critiche al modello lombardo

(di Michele Migone)

La veemente reazione dei deputati leghisti è un segnale molto chiaro: la disastrosa gestione in Lombardia non deve essere messa sotto accusa. Il nervo è troppo scoperto e porta direttamente a Matteo Salvini. Alla sua leadership politica, ma anche al sistema di potere della sanità lombarda fatto da suoi fedelissimi, spesso senza alcuna competenza nel campo, che in queste settimane hanno determinato, insieme a Fontana e Gallera, le scelte che hanno fatto della regione un caso internazionale. In negativo.
La Lega prima e tutta la Destra poi hanno fatto muro. La Meloni ha accusato Conte di essere il mandante dell’intervento del grillino Ricciardi. Giancarlo Giorgetti avrebbe detto a Roberto Speranza “chiedete collaborazione e poi ci prendete in giro sui morti. Qui finisce male“. Il ministro avrebbe risposto “Hai ragione, cosa devo dire?“. La risposta di Speranza è sintomatica. In fondo, il governo è sempre stato prudente sulla questione. Non c’è mai stato un intervento fermo, figurarsi il Commissariamento. Debole nei rapporti con le Regioni, incerto nella Fase 2 in difetto rispetto ad alcune scelte (sulla Zona Rossa di Alzano Lombardo, Conte è stato spesso ambiguo), il governo non è andato allo scontro con la Lega. È stato molto chiaro Andrea Orlando: valeva la pena ricompattare la Destra alla vigilia dei voti sul Decreto Rilancio? La Lega si avvantaggia di questo clima politico. Difende il fortino, respinge i processi, spera nell’oblio. Degli errori, della strage nelle RSA, non se ne deve parlare. Durante il suo intervento al Senato, Salvini ha chiesto rispetto per i 30.000 morti italiani. Scrivere la vera storia di ciò che è accaduto in Lombardia fa parte di quel rispetto.

Inps, i dati sulla cassa integrazione erogata ad aprile

(di Mattia Guastafierro)

30 volte tanto le ore autorizzate nell’aprile di un anno fa. Pari a quelle complessive concesse durante un intero anno di crisi finanziaria. L’Inps ha diffuso i dati sulle ore di cassa integrazione erogate ad aprile. 772 milioni le ore in più, quasi tutte autorizzate con la causale COVID-19. I numeri dell’istituto di previdenza fotografano l’impatto senza precedenti del lockdown sul mondo del lavoro. Il Ministro dell’Economia Gualtieri aveva assicurato più volte che nessuno avrebbe perso il posto a causa del coronavirus. L’aumento della cassa ha risposto a questo principio: tutelare l’occupazione dipendente. Anche se, va ricordato, i soldi sono spesso arrivati con forti ritardi.
La disoccupazione è una realtà che si è materializzata però per gli stagionali e i lavoratori a termine il cui contratto è scaduto proprio in queste settimane. Sempre secondo l’Inps a marzo 144mila persone hanno chiesto l’indennità di disoccupazione, il 37% in più rispetto a un anno fa.
In generale, per gli autonomi che hanno visto i propri ricavi sgretolarsi, il governo ha varato il bonus da 600 euro. Dopo i ritardi e il caos sul proprio sito web, l’Inps ha detto di aver accreditato la seconda tranche su 1 milione e 400mila conti corrente. Entro lunedì il bonus dovrebbe arrivare a tutti.

Il ciclone Amphan si abbatte su India e Bangladesh

(di Luisa Nannipieri)

Raffiche di vento oltre 180 chilometri orari, piogge torrenziali e inondazioni di acqua salmastra che in alcuni punti ha raggiunto i tre metri d’altezza. Il ciclone Amphan che si è formato questo weekend nel golfo del Bengala si è abbattuto ieri sera sulle coste dell’India e del Bangladesh facendo almeno 84 morti, secondo dei dati ancora provvisori.
Il ciclone ha toccato terra vicino alla megalopoli indiana di Calcutta e ha proseguito la sua corsa in Bangladesh. Dalle regioni del sud-ovest del Paese arrivano le prime testimonianze di un territorio devastato e richieste di aiuto immediato. I venti, le onde e la pioggia hanno distrutto i campi, sradicato gli alberi di mango pronti per la raccolta, rotto le dighe che proteggevano i terreni dall’innalzamento del mare, spostato e scoperchiato case, reso impossibili i collegamenti e le comunicazioni con le isole del golfo e le zone inondate e tagliato le linee elettriche.
Il passaggio di Amphan rischia anche di aggravare l’epidemia di COVID-19. Anche se il numero di rifugi è stato triplicato e nonostante la paura dei contagi, è stato impossibile far rispettare il distanziamento sociale e l’obbligo di indossare la mascherina agli sfollati. Le autorità temono quindi che nei prossimi giorni bisognerà anche fare i conti con nuovi, pericolosi, focolai di coronavirus.

L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 31/01 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 31-01-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 31/01 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 31-01-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 31/01/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 31-01-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 31/01/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 31-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 31/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 31-01-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 31/01/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 31-01-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 31/01/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 31-01-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 31/01/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 31-01-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 31/01/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 31-01-2025

  • PlayStop

    Divieto agli elicotteri sul Reagan di Washington. Continuano le indagini sull'incidente aereo

    La Federal Aviation Administration ha vietato agli elicotteri lo spazio aereo sull'aeroporto Ronald Reagan di Washington, dopo l’incidente aereo di mercoledì. Sono in corso ancora le ricerche dei corpi delle 67 vittime. Per il momento ne sono stati recuperati 41. Intanto, sono state recuperate le scatole nere dell’aereo, che saranno fondamentali nelle indagini per ricostruire quanto accaduto. Ma iniziano ad emergere alcuni elementi che mostrano un grave problema di sicurezza negli aeroporti americani, legato a tagli sul personale e privatizzazioni. Ne abbiamo parlato con Martino Mazzonis, giornalista americanista.

    Clip - 31-01-2025

  • PlayStop

    Milano-Cortina 2026: Olimpiadi sostenibili? Siamo andati a vedere. (Ep.1 - Cortina)

    Il conto alla rovescia è iniziato, tra un anno ci sarà l’inaugurazione dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina. Erano stati assegnati all’Italia nel 2019 con un dossier di candidatura che puntava tutto sulla parola “sostenibilità”, sia ambientale che economica. Riutilizzo degli impianti sportivi esistenti, investitori privati, attenzione all’impatto ambientale, costi contenuti, eredità legata al territorio. Il piano economico aggiornato dal governo prevede 3,6 miliardi di costi. Rispetto al dossier di candidatura le spese sono generalmente triplicate, come nel caso della pista da bob passata da 46 a 120 milioni. Siamo andati a vedere come procedono i lavori a Cortina d’Ampezzo e a Bormio, per capire da vicino la (in)sostenibilità di queste Olimpiadi. Questa è la prima puntata con il reportage da Cortina di Roberto Maggioni.

    Clip - 31-01-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 31/01/2025

    1) Gaza, dopo 8 mesi riapre il valico di Rafah. Malati e feriti potranno evacuare e cercare cure fuori dalla striscia. Secondo l’oms sono almeno 12mila le persone che necessitano un’evacuazione medica urgente. 2) Stati Uniti. Dietro l’incidente aereo di Washington potrebbe esserci una politica di definanziamenti e tagli sul costo del lavoro nel settore pubblico. Trump, invece, accusa i programmi di diversità. (Martino Mazzonis, giornalista) 3) Germania, al Bundestag non passa il voto sull’immigrazione. Ma ormai la crisi si è aperta. L’accordo con l’estrema destra non è più un tabù. (Alessandro Ricci) 4) Le migrazioni al centro dell’agenda mondiale. Deportazioni e delocalizzazioni sono ormai un fatto concreto e in occidente è gara a chi fa la legge più restrittiva. (Alfredo Somoza) 5) Quattro anni fa il colpo di stato militare in Myanmar. La guerra civile continua nel mezzo del silenzio mondiale. Più di 6mila civili sono stati uccisi dalla giunta. (Alessandro De Pascale - Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo) 6) Una vita di poesia e rinascita. L’omaggio di esteri all’icona della musica Marianne Faithfull, morta a 78 anni (Claudio Agostoni)

    Esteri - 31-01-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di venerdì 31/01/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 31-01-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 31/01/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 31-01-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 31/01/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 31-01-2025

Adesso in diretta