Il racconto della giornata di domenica 12 aprile 2020 attraverso le notizie principali del giornale radio delle 19.30, dall’analisi dei dati odierni dell’epidemia col commento dello pneumologo Luca Richeldi e del medico Nino Cartabellotta, all’avvio dei lavori per la cosiddetta Fase 2 con una priorità: la sicurezza. La situazione migliora in Liguria, mentre ad Alessandria è ancora piena emergenza. In Spagna, invece, ci guarda già alla ripresa economica, ma l’invito a rimanere in casa resta valido in tutto il Paese. Negli Stati Uniti, intervenuti in grande ritardo, la riapertura promessa da Donald Trump rischia di slittare ancora. Infine i grafici del contagio nelle elaborazioni di Luca Gattuso.
L’analisi dei dati dell’epidemia diffusi oggi
Oggi ci sono due buone notizie: il calo dei ricoverati e il calo dei ricoverati in terapia intensiva. L’andamento dei contagi registra invece ancora un aumento. Il numero dei contagiati totali dal coronavirus in Italia – compresi morti e guariti – è di 156.363, con un incremento rispetto a ieri di 4.092.
I deceduti nelle ultime 24 ore è di 431, il più basso da due settimane. Sentiamo Angelo Borrelli:
L’interpretazione dei numeri come sempre è stata ffidata a un medico: questa sera a Luca Richeldi pneumologo del Gemelli di Roma. La valutazione è complessivamente positiva:
In Lombardia le persone positive al coronavirus sono 59.052 con un aumento di 1.460 casi. Ieri c’era stato un aumento di 1.544 casi. I decessi sono 10.621, con una crescita di 110 mentre ieri c’erano stati 273 morti in più, un dato quindi: “Molto inferiore a quello di ieri e dopo tanti giorni c’è un trend riduzione“, ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera. Calano i ricoveri mentre i ricoverati in intensiva sono stabili.
Milano: ancora alti i dati del contagio a Milano e provincia: i casi accertati sono 13.682 con +412 (ieri l’aumento era stato di 520): “Un dato che non possiamo ancora considerare sotto controllo” ha detto l’assessore Gallera.
Questi i dati ufficiali, ma sappiamo che la stima reale dei contagi secondo tutti i medici è di molto superiore. Oggi lo ha ribadito, ad esempio, il professor Galli dell’ospedale Sacco di Milano.
Un tema che, a un mese dalle prime misure restrittive, pone interrogativi sulla diffusione del virus e le modalità di contagio. Massimo Alberti ne ha parlato con Nino Cartabellotta, medico, presidente della Fondazione Gimbe:
Fase 2, allo studio nuovi modelli sociali
(di Michele Migone)
La task force per la Fase 2 guidata dall’ex amministratore delegato di Vodafone Vittorio Colao è già al lavoro. Giuseppe Conte ha chiesto in tempi brevi soluzioni pratiche per permettere alla macchina produttiva di ripartire finito il lockdown.
Gli esperti dovranno studiare in pochi giorni nuovi modelli sociali e di organizzazione del lavoro. Con una priorità: la sicurezza. CONTINUA A LEGGERE.
COVID-19, perchè la situazione è così grave ad Alessandria?
(di Fabrizio Laddago)
L’attenzione dei grandi media è sulla Lombardia, ma anche in Piemonte si consuma ogni giorno una situazione drammatica. I morti legati al coronavirus in provincia di Alessandria in particolare, considerando l’incidenza, non diminuiscono. Il numero dei contagiati continua a correre e i cittadini si chiedono il perché di questa situazione nell’alessandrino.
L’assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi, ha indentificato in una sala da ballo tortonese il princpiale problema. Lì, a febbraio, ha spiegato, si erano tenute due serate con centinaia di anziani contagiati con la conseguenza di migliaia di persone positive e insieme a loro i relativi contatti e così, ha concluso Icardi, si è verificato un focolaio esplosivo.
L’emergenza intanto rimane con i reparti di rianimazione sempre al collasso e con in più il dramma delle case di riposo, dove cittadini e operatori sollevano l’esplosiva portata del dramma. A tutto questo si aggiunge anche la lotta complicata di chi è in prima linea. Dai vari ospedali della provincia sono continue le denunce di mancanza, inadeguatezza o insufficienza dei dispositivi di protezione.
Solo qualche giorno fa il medico di una clinica trasformata in COVID Hospital è morto, colpito dal coronavirus. E in provincia di Alessandria ormai non si chiede più quando finirà l’emergenza, ma come mai la situazione sia sempre così grave.
Scendono i decessi in Liguria: 12 morti nelle ultime 24 ore
(di Alessandra Fava)
C’è silenzio a Piazza de Ferrari. Non passa nessuno in corso Italia e neppure a Boccadasse. Nessuno cammina al Righi sotto i forti.
Nei giorni di festa normali sarebbero luoghi colmi di persone che camminano, mangiano il gelato, fanno pic nic e si fermano a prendere il sole.
Invece tutti a casa. Qualcuno usa i balconi per mettersi su una sdraio. Tutti chattano online. Uscire dalla città non se ne parla: le autostrade e le ferrovie sono presidiate
I mezzi della Protezione Civile passano nei quartieri per ripetere come un mantra che bisogna stare a casa. Che chi esce senza motivo viene multato. E i liguri aspettano.
Le morti stanno diminuendo. Secondo i bollettini delle ASL liguri, negli ospedali regionali nelle ultime 24 ore sono morte solo 12 persone. Dal conteggio certo mancano quelli muoiono a casa. Sono in corso accertamenti sulle cause della morte di un’infermiera dell’ospedale genovese di Villa Scassi, deceduta a casa sua.
Il governatore Giovanni Toti vorrebbe ridare via libera agli agricoltori, ai balneari e pescatori. Pressato da albergatori e ristoratori delle due riviere, il presidente vorrebbe riaprire a scaglioni qualche attività e turismo. I bocconi appetitosi si chiamano ponte del 25 aprile e del primo maggio.
E anche Fincantieri chiede di riaprire alcune lavorazioni. Da metà marzo dipendenti e lavoratori degli appalti sono stati messi in ferie.
Fine dell'”ibernazione economica” in Spagna, ma le Regioni protestano
(di Giulio Maria Piantadosi)
“La Spagna mette fine all’ibernazione economica ma il Paese rimane in lockdown”. Così premier socialista Sanchez ha definito la decisione di permettere le attività economiche non essenziali, pur ribadendo che rimangono le restrizioni ad uscire di casa solo per la spesa, la farmacia e appunto andare al lavoro.
Scuole, negozi e ristoranti e musei rimarranno chiusi ma da lunedì 4 milioni di persone tornaranno sui luoghi di lavoro nonostante nel fine settimana siano aumentati i morti e i contagi.
Molte regioni, tra cui la Catalogna, hanno protestato per una decisione che considerano precipitata e che sarebbe stata presa senza consultare il comitato scientifico, in piena settimana di Pasqua e senza dare alle aziende il tempo di adeguarsi.
Cha la preoccupazione ci sia lo dimostra la decisione di distribuire mascherine nelle stazioni di metro e autobus, senza contare il rischio dell’effetto chiamata che potrebbe portare ad assembramenti.
Ma non saranno mascherine sanitarie, del tipo chirurgico o FFP. “Igieniche” le chiama la direttiva e saranno fatte di tessuto. La guida preparata dal Ministero della Sanità destinata ai lavoratori, si chiude con un consiglio poco rassicurante: “Una volta tornati a casa mantenere le distanze sociali per non rischiare di contagiare il resto della famiglia”.
Stati Uniti, ritardo negli interventi. Slitta la riapertura
(di Domenico Mamone)
È logico, se avessimo iniziato il processo di distanziamento sociale prima, avremmo potuto salvare delle vite. Così, il dottor Anthony Fauci, volto di spicco della task force americana contro il coronavirus, sembra aver lanciato un messaggio all’amministrazione Trump. In un’intervista su CNN concessa domenica mattina, Fauci ha evidenziato come ci siano state delle resistenze all’idea di chiudere il Paese durante i primi passi della pandemia COVID negli Stati Uniti. Nessuno lo può negare. Ma ciò che entra in gioco in questo genere di decisioni è sempre complicato. Ha continuato Fauci.
Una posizione che sembra confermare quanto riportato da una maxi-inchiesta pubblicata ieri dal New York Times, nella quale veniva evidenziato come Donald Trump avesse deciso di non ascoltare i moniti giunti tra la fine di gennaio e la fine di febbraio dagli esperti della sua task force. Il Presidente, ieri, su Twitter ha definito l’articolo del Times una collezione di fake news.
Ma la polemica c’è, i dubbi si insinuano. E ora gli occhi, all’interno degli Stati Uniti, sono puntati sulla decisione dalla quale dipenderà il futuro prossimo del Paese: quando sia necessario e doveroso riaprire le porte dell’economia.
Se lo stesso presidente Trump non più tardi di due settimane fa aveva auspicato una ripresa delle attività economiche entro Pasqua, salvo poi prolungare le linee-guida di distanziamento sociale fino a fine aprile, ora l’orizzonte temporale è quello di maggio. A confermarlo è ancora Anthony Fauci. Che ha parlato di un graduale rientro alla normalità, a patto che i dati lo concedano. E sempre con gli occhi puntati verso un possibile secondo picco di contagio, previsto il prossimo autunno.
L’andamento dell’epidemia di COVID-19 in Italia
La conferenza stampa della Prot. Civile
12/04/2020
102253 positivi (+2,0%)
34211 guariti (+1677 su ieri)
27847 ricoverati (-297)
3343 in terapia intensiva (-38)
71063 in isolam. domiciliare
19899 deceduti (+431 su ieri)
Nuovi positivi + 4092#coronavirus #COVID19 #COVID2019italia— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
In questo grafico la progressione del numero dei decessi in base ai dati forniti dalla Protezione Civile ogni giorno alle 18.00. Dati del 12/04/2020@DPCgov#coronavirus #coronavirusitalia #COVID19 pic.twitter.com/Z0bTusyoKR
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
In questo grafico ho messo il numero dei nuovi casi giorno per giorno in termini assoluti in base ai dati forniti dalla Protezione Civile ogni giorno alle 18.00. Dati del 12/04/2020. @DPCgov#coronavirus #coronavirusitalia #COVID19 pic.twitter.com/kCyq3nD3T3
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
La curva di crescita dei positivi al #coronavirus dall’inizio dell’epidemia ad oggi giorno per giorno. Dati del 12/04/2020 forniti dalla Protezione Civile. #COVID #COVID19italia #COVID19 pic.twitter.com/jX1MLzaIjM
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
In questa tabella ho riassunto l’andamento dei positivi, dei ricoverati in terapia intensiva e dei decessi regione per regione di oggi rispetto a ieri. Dati del 12/04/2020.#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/e8etpUlue7
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Il riepilogo ufficiale regione per regione della diffusione del #coronavirus fornito dalla Protezione Civile per il 12/04/2020. @DPCgov#COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/VmI1BlSWsK
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Grafico dell’andamento dei casi positivi attivi delle regioni italiane compresa la regione Lombardia e senza la regione Lombardia. Dati diffusi dalla @DPCgov il 12/04/2020#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/113TwV2YqE
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Ecco il grafico che mette in relazione i tamponi fatti a livello nazionale con il numero dei positivi. Questo è il grafico in base ai dati della Protezione Civile del 12/04/2020.
10.000 tamponi in meno rispetto a ieri.#coronavirus #COVID #COVID19 pic.twitter.com/Vyvcp2j6uq— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Ecco il grafico che segnala l’andamento nazionale dei ricoverati (comprensivi di ricoveri e terapia intensiva). Si tratta della variazione giornaliera rispetto al giorno precedente in base ai dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID2019 #COVID19 pic.twitter.com/iRTmqbfCya
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Questo grafico delinea l’andamento dei ricoveri giornalieri in terapia intensiva a livello nazionale.
Dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/ZmbK6buypt— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
L’andamento dei positivi nelle 4 regioni italiani con il maggior numero di casi di #coronavirus. Aggiornamento del 12/04/2020
Resta pesante la situazione in Piemonte.#COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/806J69VBwA— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Il rapporto fra tamponi e positivi in 3 regioni italiane: Lombardia, Veneto e Liguria.
Dati forniti dalla Protezione Civile.#coronavirus #COVID2019 #covid_19italia pic.twitter.com/8CmPt15O3H— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
In questo grafico ho inserito un calcolo percentuale dei positivi in rapporto ai tamponi (pur considerando che sulla data e le modalità di effettuazione ci sono molti dubbi). In verde l’Italia in rosso la Lombardia. #coronavirus #COVID19 #COVID2019 pic.twitter.com/jXunQMx5Ei
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Ecco l’andamento della #Lombardia per provincia in base al numero complessivo di casi aggiornato al 12/04/2020.
La Provincia di Milano resta quella con il maggio numero di casi. Invece è notevole il calo di quella di Bergamo.#coronavirus #COVID19 #COVID pic.twitter.com/IuYSEwn6h7— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
L’andamento dei casi al giorno di #coronavirus nelle province di Bergamo, Brescia, Milano e Pavia dal 04/03 al 12/04/2020. #COVID19 #Covid_19 pic.twitter.com/e0IcHSLosH
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Ora i dati della città di Milano e della provincia che calano rispetto al picco di ieri. Queste sono in questo momento le due aree con il maggior numero di positivi in Italia. #coronavirus #COVIDー19 #COVIDー19 pic.twitter.com/HlQRrxBMg5
— Luca Gattuso (@LucaGattuso) April 12, 2020
Foto dalla pagina Facebook dell’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria