Un successo inaspettato, premi e lunghe file nei cinema per Smetto quando voglio, l’opera prima del regista Sydney Sibilia, caso cinemaotgrafico italiano nel 2014 dedicato alla mancanza di lavoro dei cervelli che non in fuga, quelli che restano. La banda dei ricercatori più pazza del mondo è tornata, stesso cast e stesso regista per Smetto quando voglio – Masterclass, che sta eguagliano lo stesso successo, anzi quasi superando il film precedente e in attesa del terzo ed ultimo capitolo già in fase di post produzione che, forse, concluderà la trilogia.
In questo secondo espisodio il neurobiologo Pietro Zinni (Edoardo Leo), che si trova in carcere dopo l’arresto dalla puntata precedente, in cambio di una sorta di libertà vigilata viene contattato in segreto dalla Polizia per stanare una nuova droga sintetica che sta per essere lanciata sul mercato. Così ricostituisce la banda con il chimico Alberto Petrelli (Stefano Fresi), l’archeologo Arturo Frantini (Paolo Calabresi), il latinista Mattia Argeri (Valerio Aprea), il macroeconomista dinamico Bartolomeo Bonelli (Libero De Rienzo), l’antropologo culturale Andrea De Sanctis (Pietro Sermonti), l’anatomista Giulio Bolle (Marco Bonini) e tutti gli altri. Nel cast anche Valeria Solarino, Greta Scarano e Luigi Lo Cascio.
Il regista Sydney Sibilia e gli attori Libero De Rienzo, Paolo Calabresi e Marco Bonini sono passati a Radio Popolare per parlare del film.