Angelino Alfano parla di referendum abrogativo se la legge sulle unioni civili permetterà l’adozione del figlio biologico del partner nelle coppie omosessuali. Il leader del Nuovo Centrodestra, intervistato dal quotidiano Avvenire, ha detto di volere il carcere per il cosiddetto “utero in affitto”, la maternità surrogata: una donna che porta a termine una gravidanza per conto di una coppia di cui non fa parte. In realtà in Italia questa pratica è già reato in base alla contestatissima legge 40, come spiega l’avvocata Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Luca Coscioni.
Ascolta l’avvocata Filomena Gallo
“Secondo l’articolo 12 – sottolinea – chiunque organizza la commercializzazione di gameti ed embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con una multa da 600mila euro a un milione. A inasprire la legge 40 ha contribuito una circolare congiunta dei ministeri di esteri e interni, inviata a tutte le ambasciate. Il testo prevede che Comuni e procure siano informati sugli atti di nascita provenienti da stati stranieri che devono essere trascritti in Italia”.Il meccanismo – riconosce Gallo – serve a evitare una forma di tratta di neonati, ma rende più difficile il rientro di una coppia andata all’estero per accedere a una tecnica di utero surrogato dove è consentita.
Ascolta l’avvocata sulle norme nei paesi stranieri
Il ministro Alfano dice di voler trasformare la pratica del cosiddetto utero in affitto in un “reato universale”, da far valere anche all’estero. “Alcuni stati stranieri consentono questa tecnica – continua Gallo. – Negli Stati Uniti è previsto il pagamento di un corrispettivo alla donna che si fa carico della gravidanza. In Europa molti vanno in Ucraina”.
Il motivo per cui si parla del tema è la legge sulle unioni civili in discussione in parlamento, che potrebbe autorizzare l’adozione del figlio biologico del partner anche in coppie omosessuali. Nel fronte politico contrario si dice che questo spianerebbe la strada alla maternità surrogata, che però in Italia resterebbe illegale, a meno di una cancellazione del divieto contenuto nella legge 40.