I Municipi sono la novità di queste elezioni amministrative a Milano.
Avranno più poteri e autonomia rispetto al Comune. I loro presidenti saranno scelti con elezione diretta. Con una differenza: la soglia per vincere è al 40%. Risultato: l’unita della coalizione è ancora più indispensabile perchè il primo turno potrebbe essere quello decisivo.
Alla presentazione dei nove candidati presidente di Municipio per il centrosinistra sembrava di essere tornati indietro nel tempo, quando l’unità era la parola d’ordine.
Un laboratorio politico quindi, e anche un possibile contrappeso al potere del Comune.
I Municipi gestiranno dossier di non secondaria importanza per quanto riguarda la viabilità, la sicurezza ,il verde, l’edilizia.
“I candidati sono importanti perché la riforma chesi sta facendo sta dando loro piu’ ruolo -ha detto Giuseppe Sala, il candidato sindaco – bisogna cominciare dal basso, piu’vicini possibile ai problemi. Per questo abbiamo fatto un lungo percorso perscegliere i migliori, abbiamo messo insieme una squadra di senior e di tantigiovani. E’ un’ottima squadra e d’ora in poi bisogna darsi molto da fare”.
Il candidato più giovane ha 26 anni, Lorenzo Boati, del Pd, che corre per diventare presidente del Municipio 7 (le numerazioni coincidono con quelle delle vecchie Zone). Quelli con meno di 35 anni sono 5 in totale e la cosa non manca di essere sottolineata:
“Questo è anche un laboratorio per la costruzione di una nuova classe dirigente” ha detto a Radio Popolare il segretario metropolitano del Pd, Pietro Bussolati.
Vediamo la lista:
Al Municipio 1 il candidato è Fabio Arrigoni, presidente di Zona uscente, Pd. Al Municipio 2 Alberto Ciullini, Sel. Al Municipio 3 Caterina Antola, Pd . Al Municipio 4 Loredana Bigatti, presidente di Zona uscente, Pd. Al Municipio 5 Enea Moscon, Pd. Al Municipio 6 Santo Minniti, Pd. Lorenzo Boati, come abbiamo detto, al Municipio 7. Al Municipio 8 è candidato Simone Zambelli, di Sel. Stefano Indovino, del Pd è candidato al Municipio 9.
Se l’equilibrio di forze tra partiti del centrosinistra è rispettato, una pecca è evidente: la differenza di 7 a 2 tra candidati uomini e candidate donne.