Breitbart è la piattaforma della destra americana ed europea. E’ il sito su cui scrive Steve Bannon, l’ideologo del trumpismo. La sua fortuna editoriale è stata costruita sulle fake news, sulle teorie del complotto, sui messaggi più o meno esplicitamente misogini, xenofobi se non addirittura apertamente razzisti.
Breitbart ha preso di mira “Respect Words”, il giornalismo etico contro l’Hate Speech, un progetto finanziato dalla comunità europea e a cui hanno preso parte 140 radio spagnole, tedesche, slovene e greche, tra cui, unica in Italia, Radio Popolare.
“Respect Words” ha prodotto un documento contenente le lineee guida, un vocabolario del giornalismo etico contro il linguaggio che incita all’odio e alla discriminazione, che è stato presentato a Bruxelles al Parlamento Europeo il 12 ottobre scorso.
Questo vocabolario è stato preso di mira da Breitbart. Nel suo pezzo, il sito trumpiano, critica l’operazione di Respect Word e ne approfitta per attaccare gli immigrati, accusandoli di aver determinato un aumento della criminalità in paesi come la Germania e l’Austria.
L’attacco di Breitbart è un riconoscimento della bontà del lavoro di Respect Words. Il sito dell’Alt Right americana è stato uno dei grandi protagonisti della diffusione in rete della retorica e della cultura contro l’immigrazione, di un linguaggio e di concetti che ormai sono diventati di larga presa negli Stati Uniti e in Europa, come la vittoria di Donald Trump e dei populismi nel Vecchio Continente stanno a dimostrare.
Un vocabolario del giornalismo etico contro gli Hate Speech è un buon strumento per combattere questa ondata culturale. Breitbart se ne è accorto.