Roberto Maroni parla come se fosse il candidato di fatto del centrodestra.
Nella conferenza stampa di poco fa alla sede della Regione Lombardia, Maroni ha confermato in maniera indiretta di essere pronto ad andare a Palazzo Chigi se il centrodestra vincesse le elezioni.
“Sono a disposizione, so governare” ha detto.
Parole chiare.
Allo stesso tempo, Maroni ha attaccato Luigi Di Maio, il candidato del Movimento 5 Stelle per fare il Presidente del Consiglio: “Di Maio è una Raggi al cubo, se vincesse lui l’Italia diventerebbe come Spelacchio” con riferimento al soprannome che i romani hanno affibiato all’albero di Natale morto pochi giorni dopo essere stato messo dalla giunta Raggi in piazza Venezia.
La campagna elettorale quindi è iniziata subito, attaccando i grillini perché in quel campo Berlusconi e alleati credono di poter recuperare molti voti perduti.
Maroni è l’uomo ideale per garantire un difficile equilibrio tra le pretese di leadership della coalizione di centrodestra di Berlusconi e di Salvini. E’ leghista ma non è nel giro stretto di Salvini, ha fatto il ministro con Berlusconi in tre diversi governi, andando due volte a sedersi sulla delicata poltrona di Ministro dell’Interno. E’ considerato uomo del dialogo, e quindi potrebbe essere speso anche nella ipotesi della necessità di schemi diversi, ad esempio una proposta di grande coalizione