I giorni dell'Ira

Un nuovo giorno dell’Ira: Life’s a Journey

Poco prima di pubblicare questo post, è giunta la notizia della scomparsa di Maurizio Principato. Sapevo che aveva avuto un gravissimo incidente. Eppure, non molto razionalmente, speravo che il Principe sarebbe tornato a introdurre dal suo balcone le Risonanze che per tanti anni hanno reso prezioso il mercoledì di Cult, il quotidiano culturale di Radio Popolare.

Ma ho capito che questo tempo impensabile e sospeso genera miraggi. E dunque eccomi qui, come tutti noi, che lo conoscevamo, a non sapere, per una volta, dove trovare le parole. Non c’è niente da dire, in verità. Tutto suonerebbe scontato, per uno come lui. Allora, meglio tacere. Meglio usare le parole di chi sa dire.

“Our battered suitcases were piled on the sidewalk again; we had longer ways to go. But no matter, the road is life.” – Jack Kerouac, On the Road 

Visto che Maurizio ci ricordava sempre che Life’s a Journey, che la vita è un viaggio, ho pensato che le parole di Kerouac fossero migliori delle mie.

E ora vorrei parlare di chi il viaggio lo ha iniziato da poco, ma sta già facendo la differenza.

Esterno, giorno. Il cortile del vecchio Chiostro del Piccolo Teatro Grassi di Milano. Palazzo Carmagnola ha cambiato destinazione tante volte. Durante il Ventennio era una delle sedi del controspionaggio fascista e in tempo di guerra la Legione Muti vi torturava i partigiani. La leggenda vuole che, nel 1947, i giovani Giorgio Strehler e Paolo Grassi ne abbiano buttato giù la porta con un calcio, per dare il via a una delle più entusiasmanti avventure culturali d’Europa: il Piccolo Teatro della Città di Milano, un Teatro d’Arte per tutti.

Ed è qui che incontro Alessandro, 18 anni, ultimo anno di liceo al Parini. Da qualche giorno il Chiostro del Piccolo è stato pacificamente occupato dal Coordinamento Spettacolo della Lombardia, che ci ha istallato il Parlamento Culturale Permanente, ricevendo dalla Direzione del Teatro una accoglienza lungimirante. Le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo sono fermi da quasi un anno. Chiedono un reddito di sussistenza, una revisione radicale delle regole del sistema, una nuova legge sullo spettacolo dal vivo. Nel corso della giornata si susseguono assemblee, incontri con i direttori dei teatri, con le compagnie, con esponenti delle istituzioni e della società civile. Sono molti gli studenti che, attraverso le varie reti di partecipazione, sono venuti a dare una mano e a partecipare all’occupazione. Seguono le lezioni in DAD dal Chiostro ma, al tempo stesso, partecipano ai coordinamenti e alle attività quotidiane.

Alessandro è uno di loro. Ha gli occhi azzurri, i capelli biondi e un leggero accento siciliano. Ci racconterà che la sua famiglia è originaria di Palermo, anche se lui è milanese d’adozione. Ai nostri microfoni interviene con voce tranquilla e con grande cognizione di causa. Parla con Sandro Gilioli, il direttore di Radio Popolare, e con me con tono pacato, senza toni tribunizi, prendendosi il tempo di ascoltare. A un certo punto, quando si parla di giovani, aspetta il suo turno per rispondere e ci fa notare che i giovani sono tutti diversi, portatori di opinioni spesso distanti. Insomma, ci ricorda che la categoria giovani va declinata in tutte le sfumature possibili. Proprio come si deve fare con gli adulti. Con gli anziani. O con i bambini. Una lezione per noi. Un invito a non ragionare per macrocategorie, a valorizzare le differenze. E poi, quando gli viene detto che la sua generazione sta facendo un regalo a chi è più vecchio, sacrificando la propria libertà durante la pandemia, scuote la testa e spiega che no, non è un regalo, solo un comportamento responsabile verso altri esseri umani.

Beatrice, invece, studia biologia all’università. Tuttavia, ci racconta che ha fatto un corso di teatro a scuola che ha cambiato il suo modo di vedere il mondo. Ci spiega che le sembra giusto essere lì, a difendere il lavoro, a occuparsi di chi spesso è invisibile, intermittente, interrotto. Che le sembra giusto, anche in vista del suo futuro e di quelli della sua età, fare qualcosa fin d’ora. Anche lei ci sembra calma, competente, consapevole. Ma come ha fatto a diventare così, se tanti dicono che la Generazione Z è inerte, priva di autonomia, magari a causa di genitori mai cresciuti e contraddittori, che invecchierà prima di diventare adulta?

Non lo so e, forse, non mi interessa nemmeno. Quello che ho visto mi è piaciuto e, dopo un anno di fantascientifico terrore globale, mi stupisco di sentirmi più sicura del futuro. I giovani, con tutte le differenze del caso, non abbandoneranno il mondo. E nemmeno noi.

 

 

 

  • Ira Rubini

    Nata in Belgio, vive a Milano. Studia insieme legge e teatro. A 20 anni inizia a scrivere per la TV e firma oltre 40 trasmissioni, come la diretta della notte degli Oscar in cui vinse Benigni. Come antidoto, scrive teatro (anche con Franca Valeri) e gira il mondo per fare documentari. Insegna teatrologia alla Paolo Grassi e coordina il corso di Sceneggiatura alla Luchino Visconti. La radio è il primo amore: esordisce a Radio Popolare a 14 anni, poi ci torna a condurre il quotidiano culturale. Lavora a RadioRAI e alla Radio Svizzera Italiana. A volte, le piace tornare in scena con l'ensemble Ottavo Richter.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 28/03 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 28-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve venerdì 28/03 18:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 28-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 28/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 28/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 29/03/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 28-03-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 28/03/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 28-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 28/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 28-03-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 28/03/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 28-03-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 28/03/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 28-03-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 28/03/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 28-03-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 28/03/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 28-03-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 28/03/2025

    1) Terremoto in Myanmar. Più di 140 morti, mentre centinaia di persone sono ferite o disperse. Il sisma colpisce un paese in ginocchio dopo 4 anni di guerra civile. A rischio la distribuzione degli aiuti nelle zone contese dalla giunta militare. (Giorgio - Ong Asia, Emanuele Giordana) 2) Medio Oriente. Israele torna a bombardare Beirut per la prima volta dalla tregua di novembre. Netanyahu continua la sua politica della guerra perenne. (Laura Silvia Battaglia) 3) Istanbul si prepara alla grande manifestazione di domani contro Erdogan. Il presidente turco continua ad arrestare giornalisti e manifestanti, mentre dal carcere Imamoglu denuncia il fermo del suo avvocato. 4) Spagna, il governo trova l’accordo: i lavoratori che percepiscono il salario minimo non dovranno pagare l'imposta sul reddito. (Giulio Maria Piantadosi) 5) Mondialità, la fine del grande inganno delle aziende statunitensi. (Alfredo Somoza) 6) Cinque anni senza Raffa. L’omaggio di esteri a Raffaele Masto.

    Esteri - 28-03-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di venerdì 28/03/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 28-03-2025

  • PlayStop

    Il corteo dei metalmeccanici a Milano per il rinnovo del contratto

    Presidi e manifestazioni in tutti i capoluoghi di provincia lombardi oggi per lo sciopero nazionale di otto ore indetto dai sindacati confederali dei metalmeccanici. "Rinnoviamo il contratto": tre semplici parole per riunire in corteo Fim Fiom e Uilm. Da mesi chiedono 280 euro lordi in più in busta paga, la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore alla settimana, ma lo scorso autunno le associazioni delle imprese hanno interrotto il tavolo di confronto. Così oltre 450 mila addetti del settore, in tutta la Lombardia, vedono i loro stipendi fermi a fronte dell’inflazione e di spese sempre più alte. Queste sono alcune voci raccolte stamattina al corteo di Milano.

    Clip - 28-03-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 28/03/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 28-03-2025

  • PlayStop

    A(r)mata transizione

    La transizione s’ha da fare, ma verso il militare. Di fronte al piano di riarmo europeo da 800 miliardi voluto dalla Presidente della Commissione Ue Von der Leyen, la transizione ecologica per la decarbonizzazione dell’economia slitta in secondo piano. Questo vale soprattutto per l’automotive: la conclamata crisi del settore – frutto della miopia dei produttori auto e delle scelte non incisive né coerenti della politica – è diventata ora l’occasione non per accelerare sull’elettrificazione dei trasporti, ma per promuovere la riconversione produttiva verso l’industria della difesa e delle armi. Il nono episodio del podcast “A qualcuno piace verde”, il Podcast di alleanza Clima Lavoro a cura di Massimo Alberti, racconta – a partire dal convegno “Mobilità sostenibile al lavoro” che si è tenuto a Torino il 13-14 marzo 2025 – il passaggio in Europa e in Italia dal Green Deal al War Deal. Con l’automotive, appunto, come snodo centrale.

    A qualcuno piace verde - 28-03-2025

  • PlayStop

    Playground di venerdì 28/03/2025

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 28-03-2025

Adesso in diretta