Appunti sulla mondialità

La guerra dei vaccini

Come facilmente prevedibile, in mancanza di cooperazione internazionale sulla prevenzione come sulla risposta alla diffusione del Covid-19, è scoppiata la “guerra dei vaccini”. Le case farmaceutiche e gli Stati che producono vaccini sono i giocatori di una inedita “geopolitica vaccinale” che si è determinata in pochi mesi. Prima c’è stata la corsa a mettere a punto per primi un prodotto efficace, con pochi esempi di collaborazione; poi sono cominciati i tentativi di ostacolare o favorire la distribuzione dei vari vaccini in base a criteri politici.  I vaccini della Sinopharm cinese e lo Sputnik russo la fanno da padroni in Africa, America Latina e Asia grazie ai prezzi bassi (in alcuni casi sono stati forniti gratis) e alla velocità con la quale vengono prodotti. Non si registrano finora controindicazioni significative all’impiego di questi vaccini, che tuttavia non riescono a superare le griglie di valutazione dei Paesi occidentali, Stati Uniti e Unione Europea in testa.

Intanto USA e UE fanno blocco a favore delle rispettive multinazionali del farmaco, malgrado gli inconvenienti con i rifornimenti, il mancato rispetto dei termini contrattuali da parte delle aziende e i prezzi molto variabili. Il vaccino prodotto da AstraZeneca, anglo-svedese, è quello più economico in assoluto, solo 1,80 euro a dose, ed è ritenuto tra i più efficaci. Non pochi osservatori, durante il blocco temporaneo del suo impiego stabilito tra l’altro anche da Germania, Italia e Francia, hanno ipotizzato che a questo farmaco si siano dedicate “attenzioni” particolari non solo per motivi scientifici ma anche per la sua provenienza britannica. Proprio la provenienza è il grosso ostacolo per il vaccino russo Sputnik, che in Europa viene usato solo come spauracchio per mettere pressione sui laboratori in deficit di consegna, mentre non si accelera per la sua approvazione presso l’EMA, l’agenzia comunitaria per i farmaci.

Chi è fuori dalla mischia è la Cina, che per prima ha sviluppato un vaccino efficace: ora lo produce anche in altri Stati, come il Brasile, per venderlo soprattutto nei Paesi più poveri. La mappa dell’uso del Sinopharm e degli altri vaccini nel frattempo elaborati in Cina ricalca perfettamente la mappa dei rapporti commerciali cinesi. Il vaccino diventa così una fornitura essenziale che viene incontro ai bisogni dei più deboli, rafforzando ulteriormente le relazioni con Paesi con cui Pechino ha già saldi rapporti commerciali. Anche per la Russia il vaccino Sputnik è chiaramente uno strumento di politica estera: sono i Paesi politicamente più vicini al Cremlino che stanno usufruendo della sua disponibilità, garantita anche a costo di rimandare la vaccinazione della popolazione russa.

La situazione dell’Europa è paradossale. Avrebbe la capacità installata per produrre vaccini nei laboratori che costellano l’intero continente, ma per portare avanti lo sforzo ha scelto di dipendere da tre multinazionali, due statunitensi e una con sede centrale in Inghilterra; tra poco si aggiungerà la quarta, Johnson&Johnson, anch’essa a stelle e strisce. Multinazionali che producono in impianti europei, dai quali fanno partire spedizioni di vaccini dirette verso Paesi terzi senza che prima siano stati rispettati gli accordi con la Commissione europea. Il protezionismo vaccinale, infatti, è stato utilizzato sistematicamente solo da USA e Regno Unito, che hanno imposto il divieto di export di vaccini. La posizione europea paradossalmente è quella più debole ed esposta a rischi, ma i veti incrociati difficilmente permetteranno una politica più aggressiva nei confronti dei fornitori. E così, mentre i vaccini sono entrati a fare parte del settore strategico di molti Paesi, in Europa si preferisce tutelare Big Pharma, come se fossimo in una situazione normale. Senza mettere in conto che il problema delle pandemie non è passeggero, come dicono i massimi esperti, ma è destinato ad accompagnarci a lungo.

  • Alfredo Somoza

    Antropologo, scrittore e giornalista, collabora con la Redazione Esteri di Radio Popolare dal 1983. Collabora anche con Radio Vaticana, Radio Capodistria, Huffington Post e East West Rivista di Geopolitica. Insegna turismo sostenibile all’ISPI ed è Presidente dell’Istituto Cooperazione Economica Internazionale e di Colomba, associazione delle ong della Lombardia. Il suo ultimo libro è “Un continente da Favola” (Rosenberg & Sellier)

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di martedì 03/12 17:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 03-12-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di martedì 03/12/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 03-12-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di martedì 03/12/2024 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 03-12-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Buccinasco, minacce di morte al sindaco Rino Pruiti: "Noi non guardiamo in faccia nessuno"

    Una busta appoggiata sul parabrezza dell'auto, la scritta "sindaco di merda". Dentro, le minacce di morte nei confronti di Rino Pruiti, primo cittadino di Buccinasco, paese alle porte di Milano che da mesi continua a ricevere intimidazioni. Pruiti è sindaco da otto anni, prima era stato vicesindaco in una giunta che si era opposta alla criminalità organizzata ed era riuscita a confiscare beni in mano alla ndrangheta riusandoli per scopi sociali. Fabio Fimiani ha sentito Rino Pruiti.

    Clip - 03-12-2024

  • PlayStop

    Doppio Click di martedì 03/12/2024

    Doppio Click è la trasmissione di Radio Popolare dedicata ai temi di attualità legati al mondo di Internet e delle nuove tecnologie. Ogni settimana, dal lunedì al giovedì, approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino. Ogni settimana approfondiamo le notizie più importanti, le curiosità e i retroscena di tutto ciò che succede sul Web e non solo. A cura di Marco Schiaffino.

    Doppio Click - 03-12-2024

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 03/12 17:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 03-12-2024

  • PlayStop

    Nayt presenta il suo nuovo album Lettera Q a Radio Popolare

    Nayt ha appena pubblicato il suo nuovo album, Lettera Q, anticipato dai singoli Certe bugie e Non è fortuna, ed è stato ospite di Matteo Villaci a Jack per parlare di questo nuovo lavoro, della ricerca della verità, della figura femminile nella società, di Franco Battiato e di molto altro. L'intervista integrale a Nayt andrà in onda venerdì a Doppia Acca.

    Clip - 03-12-2024

  • PlayStop

    Vieni con me di martedì 03/12/2024

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 03-12-2024

  • PlayStop

    Playground di martedì 03/12/2024

    A Playground ci sono le città in cui abitiamo e quelle che vorremmo conoscere ed esplorare. A Playground c'è la musica più bella che sentirai oggi. A Playground ci sono notizie e racconti da tutto il mondo: lo sport e le serie tv, i personaggi e le persone, le ultime tecnologie e le memorie del passato. A Playground, soprattutto, c'è Elisa Graci: per 90 minuti al giorno parlerà con voi e accompagnerà il vostro pomeriggio. Su Radio Popolare, da lunedì a venerdì dalle 15.00 alle 16.30.

    Playground - 03-12-2024

  • PlayStop

    Gr in breve martedì 03/12 15:29

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 03-12-2024

  • PlayStop

    Jack di martedì 03/12/2024

    Per raccontare tutto quello che di interessante accade oggi nella musica e in ciò che la circonda. Anticipazioni e playlist sui canali social di Matteo Villaci.

    Jack - 03-12-2024

  • PlayStop

    Musica leggerissima di martedì 03/12/2024

    a cura di Davide Facchini. Per le playlist: https://www.facebook.com/groups/406723886036915

    Musica leggerissima - 03-12-2024

  • PlayStop

    Marco Schiaffino presenta "Welcome to the cyber jungle"

    Marco Schiaffino, autore e conduttore della trasmissione Doppio Click, ci parla del suo libro "Welcome to the cyber jungle. La sicurezza informatica raccontata attraverso la cronaca nera del web". Un viaggio tra truffe online, sabotaggi degli hacker di Stato e il lavoro dei ricercatori contro il crimine informatico.

    Clip - 03-12-2024

  • PlayStop

    Considera l’armadillo di martedì 03/12/2024

    Noi e altri animali È la trasmissione che da settembre del 2014 si interroga su i mille intrecci di una coabitazione sul pianeta attraverso letteratura, musica, scienza, costume, linguaggio, arte e storia. Ogni giorno con l’ospite di turno si approfondisce un argomento e si amplia il Bestiario che stiamo compilando. In onda da lunedì a venerdì dalle 12.45 alle 13.15. A cura di Cecilia Di Lieto.

    Considera l’armadillo - 03-12-2024

  • PlayStop

    Invalidità civile e previdenziale: quarta puntata

    La quarta puntata dedicata all'invalidità civile e previdenziale, oggi parliamo degli ultra sessantenni.

    37 e 2 - 03-12-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio martedì 03/12 12:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 03-12-2024

  • PlayStop

    Cult di martedì 03/12/2024

    Oggi a Cult: il libro di Marco Schiaffino "Welcom to the Cyberjungle" (Prospero Editore); Fabrizio Ferracane protagonista del film "Indelebile" al Noi in Festival; Arturo Cirillo in "Don Giovanni" all'Elfo Puccini; la rubrica ExtraCult a cura di Chawki Senouci...

    Cult - 03-12-2024

  • PlayStop

    Che cosa sta succedendo davvero in Siria

    A Presto Presto, Cinzia Poli e Claudio Jampaglia hanno intervistato il giornalista Marco Magnano, in collegamento da Damasco, per raccontare gli ultimi sviluppi sulla ripresa della guerra in Siria.

    Clip - 03-12-2024

  • PlayStop

    Pubblica di martedì 03/12/2024

    Respingere i migranti significa colpire l’economia italiana. Una ricerca appena pubblicata conferma che accoglierli fa bene al Pil e ai conti pubblici. Pubblica ha ospitato la ricercatrice Giorgia Marini, co-autrice di “L’economia delle migrazioni. Il caso italiano” (Carocci 2024). Ma garantire l’accesso in Italia ai migranti che scappano da guerre e carestie è un dovere costituzionale e un obbligo umanitario, non una convenienza economica. A Pubblica il sociologo Stefano Allievi, in uscita con “Diversità e convivenza”.

    Pubblica - 03-12-2024

  • PlayStop

    A come America di martedì 03/12/2024

    a cura di Roberto Festa cpn Emanuele Valenti

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 03-12-2024

Adesso in diretta