Appunti sulla mondialità

La calda estate del 2022

Questi mesi resteranno negli annali della meteorologia mondiale perché, ancora una volta, si sono battuti tutti i record di alte temperature. Ma non c’è solo questo. La continuità temporale tra la pandemia e la guerra in Ucraina ha incrinato definitivamente la narrazione ventennale sulla globalizzazione. Il paradigma secondo il quale un mondo economicamente interconnesso sarebbe stato un mondo senza guerra è stato smentito dai carri armati di Mosca: e non c’era Paese più inserito nello spazio economico europeo della Russia, con il suo ruolo di principale fornitore energetico dell’UE, ma anche di importante esportatore di prodotti agricoli e risorse minerarie. Malgrado ciò, è in corso una guerra che potremmo definire “all’antica”, finalizzata cioè a ridefinire confini, affermare una politica di potenza e consolidare il potere di un regime, in spregio alle varie sanzioni economiche finora applicate.

Nel frattempo, nel Pacifico Cina e Stati Uniti si fronteggiano per assicurarsi i punti strategici di un’area che molti pronosticano sarà lo scenario della prossima crisi. Nel resto del continente americano, marginale rispetto a questi giochi, si affermano uno dietro l’altro governi progressisti, spesso nati dalle lotte contro le peggiori ricadute della globalizzazione sull’ambiente e sulle persone.

L’Africa è invece scomparsa dai radar, dopo il ridimensionamento del ruolo post-coloniale di Parigi. Sul continente è calata una sorta di “pax cinese”, qua e là sostenuta da mercenari russi, che garantisce un ordine precario, utile soltanto a coloro che dall’Africa continuano a ricavare profitti per sé, lasciando sul territorio quasi nulla.

Da qualsiasi lato lo si guardi, il mondo dell’estate 2022 appare carente di una cosa fondamentale: una politica multilaterale che riesca a porre le basi per la convivenza civile e a fronteggiare l’emergenza di una natura alterata dal cambiamento climatico. Le due questioni, in realtà, si intrecciano pericolosamente. Ai problemi creati all’agricoltura da un clima che, quest’anno, è stato molto secco quasi ovunque, si aggiungono i blocchi incrociati all’esportazione di grano dei due grandi produttori europei, Ucraina e Russia. Gli investimenti necessari per mitigare le emissioni di CO2 e favorire la transizione energetica vengono dirottati per pagare il rincaro dell’energia fossile e per sostenere la corsa al riarmo.

L’unica luce in fondo al tunnel è che un mondo così combinato non è l’ideale per il mondo degli affari, e non lo è nemmeno per gli Stati Uniti e la Cina, le uniche potenze globali. Nel caso della Cina, la sua tenuta può essere garantita solo dalla crescita ininterrotta dell’economia; per la tenuta del sistema degli Stati Uniti (e dell’Europa occidentale) è invece indispensabile fare in modo che la spaccatura sociale smetta di allargarsi, fenomeno che nelle urne si riflette nel voto di protesta oppure nell’astensione, e cioè in un tracollo della partecipazione alla vita democratica. Nelle democrazie, dall’Ottocento in poi, il principale fronte di lotta ha riguardato proprio l’allargamento della partecipazione, e con fatica si è arrivati dal ristretto nucleo iniziale di elettori (maschi benestanti) fino al suffragio universale. Oggi si sta progressivamente tornando a democrazie nelle quali a decidere sono sempre meno persone, e questo mina le fondamenta stesse del sistema.

In quest’estate 2022 non c’è soltanto una carenza di pace, di cibo e salute ambientale. C’è anche una totale mancanza di statisti. Cioè di donne e di uomini che riescano ad alzare la testa sopra il gregge e allunghino lo sguardo verso il futuro. Urge che qualcuno lo faccia, prima che sia tardi.

  • Alfredo Somoza

    Antropologo, scrittore e giornalista, collabora con la Redazione Esteri di Radio Popolare dal 1983. Collabora anche con Radio Vaticana, Radio Capodistria, Huffington Post e East West Rivista di Geopolitica. Insegna turismo sostenibile all’ISPI ed è Presidente dell’Istituto Cooperazione Economica Internazionale e di Colomba, associazione delle ong della Lombardia. Il suo ultimo libro è “Un continente da Favola” (Rosenberg & Sellier)

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Edizione di giovedì 21/11 10:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle 16 edizioni quotidiane del Gr. Un appuntamento con la redazione che vi accompagna per tutta la giornata. Annunciati dalla “storica” sigla, i nostri conduttori vi racconteranno tutto quello che fa notizia, insieme alla redazione, ai corrispondenti, agli ospiti. La finestra di Radio Popolare che si apre sul mondo, a cominciare dalle 6.30 del mattino. Da non perdere per essere sempre informati.

    Giornale Radio - 21-11-2024

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di giovedì 21/11/2024

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 21-11-2024

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di giovedì 21/11/2024 delle 07:16

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-11-2024

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Cult di giovedì 21/11/2024

    Cult è condotto da Ira Rubini e realizzato dalla redazione culturale di Radio Popolare. Cult è cinema, arti visive, musica, teatro, letteratura, filosofia, sociologia, comunicazione, danza, fumetti e graphic-novels… e molto altro! Cult è in onda dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 11.30. La sigla di Cult è “Two Dots” di Lusine. CHIAMA IN DIRETTA: 02.33.001.001

    Cult - 21-11-2024

  • PlayStop

    Pubblica di giovedì 21/11/2024

    Il G20 di Rio è stato una prova della futura "globalizzazione"? Forse, no. Eppure, gli Stati Uniti hanno minacciato dazi contro tutti, in testa la Cina. Pechino si è difesa cercando intese con i big dell'Europa e del Sudamerica. Pubblica ha ospitato l'economista Maurizio Franzini, uno dei maggiori studiosi delle disuguaglianze globali, autore - tra gli altri - di “Il mercato rende diseguali?” (Mulino, 2018).

    Pubblica - 21-11-2024

  • PlayStop

    A come Africa di giovedì 21/11/2024

    Con #MarcoTrovato, direttore della #rivistaAfrica, appena rientrato dalla #Somalia, parliamo di #Mogadiscio: com’è oggi la capitale somala tra misure di sicurezza e rischio costante di attentati, come vive la popolazione. A cura di Sara Milanese.

    A come Atlante – Geopolitica e materie prime - 21-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 21/11 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 21-11-2024

  • PlayStop

    FILIPPO SOLIBELLO - LA DIETA MEDIATICA

    FILIPPO SOLIBELLO - LA DIETA MEDIATICA - presentato da Ira Rubini

    Note dell’autore - 21-11-2024

  • PlayStop

    Tutto scorre di giovedì 21/11/2024

    Sguardi, opinioni, vite, dialoghi ai microfoni di Radio Popolare. Condotta da Massimo Bacchetta, a cura di Massimo Alberti

    Tutto scorre - 21-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 21/11 09:31

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 21-11-2024

  • PlayStop

    Presto Presto - Interviste e Analisi di giovedì 21/11/2024

    Luigi Mastrodonato, giornalista di Domani, racconta l'ultimo caso di torture in carcere con l'inchiesta partita dalla stessa polizia penitenziaria a Trapani. Paolo Soglia giornalista e documentarista rievoca a trent'anni dagli arresti uno dei casi più clamorosi di criminalità compiuto da uomini dello Stato: la banda della Uno bianca, con il suo spettacolo "Uno Bianca Reload". Caterina Sarfatti capa della delegazione di C40, la rete globale di quasi 100 sindaci delle principali città del mondo uniti nell'azione per affrontare la crisi climatica, ci racconta la Cop29 da Baku, gli ultimi giorni di trattative, a rischio di fallimento.

    Presto Presto – Interviste e analisi - 21-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 21/11 08:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 21-11-2024

  • PlayStop

    Presto Presto - Lo stretto indispensabile di giovedì 21/11/2024

    Il kit di informazioni essenziali per potere affrontare la giornata (secondo noi).

    Presto Presto – Lo stretto indispensabile - 21-11-2024

  • PlayStop

    Giornale Radio giovedì 21/11 07:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 21-11-2024

  • PlayStop

    Rassegna stampa internazionale di giovedì 21/11/2024

    Notizie, opinioni, punti di vista tratti da un'ampia gamma di fonti - stampa cartacea, social media, Rete, radio e televisioni - per informarvi sui principali avvenimenti internazionali e su tutto quanto resta fuori dagli spazi informativi più consueti. Particolare attenzione ai temi delle libertà e dei diritti.

    Esteri – La rassegna stampa internazionale - 21-11-2024

  • PlayStop

    Gr in breve giovedì 21/11 07:00

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    GR in breve - 21-11-2024

  • PlayStop

    Presto Presto - Giornali e commenti di giovedì 21/11/2024

    La mattina inizia con le segnalazioni dai quotidiani e altri media, tra prime pagine, segnalazioni, musica, meteo e qualche sorpresa.

    Presto Presto – Giornali e commenti - 21-11-2024

Adesso in diretta