Ei FuS. Siccome immobile,
Dato il normal sospiro,
Stette il Ministro immemore
Orbo di tanto spiro,
Così percosso, attonito
il teatro al nunzio sta,
Muto pensando all’ultima
Ora della legge delega fatale;
nè sa quando una simile
Orma di piè mortale
La sua cruenta polvere
A calpestar verrà.
Lui desolante in zoom
Vide i nostri volti e tacque;
Quando, con inerzia assidua,
poco rispose e giacque,
Di mille voci al seguito
Mista la nostra non ha:
Dal Mercadante al Piccolo,
La nostra voce sorge,
Dal palco alla graticcia
Una riforma porge
Che fu la nostra fatica
Che partì da tanta urgenza
ce la faremo noi?
Ai posteri
L’ardua sentenza.