«Come il vetro, l’essere umano è fragile. L’estrema nostra esposizione alla precarietà e contingenza dell’esistenza è evidente nell’evento stesso del nascere, ma è importante riconoscere e mostrare come nella fragilità stia la forza intrinseca della vita umana». Dedico le parole di Simone Weil (è nata anche da donne come lei l’Europa di oggi) ai ministri Crosetto, Piantedosi, Salvini. Possono aiutarli dopo il decreto anti Ong. L’obbligo di soccorrere i migranti secondo leggi del mare e diritto internazionale dev’essere sfuggito ai Ministri: capita che quando s‘è presi da frenesia social i muscoli non sian connessi con pensiero e cuore. Il loro immaginare formule in perfetto lessico da burosauri, tipo “sbarchi selettivi” (“tu scendi, tu no”, pratica nota in contesti che memoria storica consiglierebbe neanche di evocare!) e “carichi residui” (per indicare persone “scartate” da medici ministeriali da spedire nei lager libici attivi come la guardia costiera di quel Paese grazie al denaro del contribuente italiano) hanno svolto un inatteso servizio (gliene siamo grati): hanno aperto gli occhi a Italia e Europa sulla visione umanista, cristiana, europeista, atlantista del Governo Meloni-Salvini che, parola di Giorgia, ha ricevuto dagli elettori il mandato di «difendere i confini dell’Italia». A Palazzo Chigi devono aver assodato che son proprio i disperati in fuga da povertà, guerre, violenze a importare nel nostro Paese mali quali: debito pubblico, inflazione, giovani laureati che cercano all’estero un futuro che non dà l’Italia, corruzione, infiltrazioni della criminalità organizzata, burocrazia, denatalità, ambiente non tutelato. Eugenio Borgna ha scritto della fragilità: «Cosa sarebbe la condition humaine stralciata dalla fragilità e dalla sensibilità, dalla debolezza e dalla instabilità, dalla vulnerabilità e dalla finitudine, e insieme dalla nostalgia e dall’ansia di un infinito anelato e mai raggiunto?». Propongo una colletta per donare ai membri del Governo il libro di Borgna. Se trovan tempo di leggerlo forse li insemina il dubbio «di non essere riconosciuti nelle nostre insicurezze e nel nostro bisogno di ascolto e di aiuto». Se andassero in crisi il “bonus psicologo” vale anche per loro.
Forza della fragilità e “bonus psicologo” per Ministri
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Marco Garzonio
Giornalista e psicoanalista, ha seguito Martini per il Corriere della Sera, di cui è editorialista, lavoro culminato ne Il profeta (2012) e in Vedete, sono uno di voi (2017), film sul Cardinale di cui firma con Olmi soggetto e sceneggiatura. Ha scritto Le donne, Gesù, il cambiamento. Contributo della psicoanalisi alla lettura dei vangeli (2005). In Beato è chi non si arrende (2020) ha reso poeticamente la capacità dell’uomo di rialzarsi dopo ogni caduta. Ultimo libro: La città che sale. Past president del CIPA, presiede la Fondazione culturale Ambrosianeum.