La nave di Penelope

Caos e ritorni

“Ripartiamo il 7 gennaio, no aspetta rimandiamo. Meglio il 10. Chiediamo conferme al Comitato tecnico scientifico. Proponiamo la Dad per gli studenti non vaccinati in caso di contagi in classe”. La scuola ha mandato in tilt le Regioni che, in questi giorni, sembrano correre all’impazzata in una stanza chiusa, avanzando proposte, cambiando idea, confrontandosi di nuovo.

Scuola e caos, due parole che – talvolta accompagnate dalle parole Dad e quarantena – viaggiano sempre più spesso insieme in questi mesi.

Ora si ragiona sul rientro dalle vacanze, dopo un Natale passato quasi come in epoca prepandemica, con i pranzi tra parenti e le cene tra amici, come non eravamo più abituati. Un piccolo ritorno alla normalità di cui avevamo tutti bisogno, ma che è stato accompagnato, purtroppo, da un’impennata dei contagi e una riattivazione, in alcuni casi, della zona gialla.

Ma torniamo alla scuola. Il rientro in aula era previsto per il 7. Perché, come si dice, “l’Epifania tutte le feste si porta via”. Quest’anno però la Befana si presenta di giovedì, quindi alcune Regioni hanno pensato di utilizzare la fortuita coincidenza per far tornare tutti a scuola direttamente lunedì 10. Un modo per temporeggiare davanti al muro di contagi e alle possibili quarantene delle classi.

Franco Locatelli, coordinatore del Cts, aveva proposto di posticipare di una settimana il rientro, per poi recuperare i giorni a giugno. Il governo ha bocciato l’idea, che invece era stata ben accolta da alcuni presidenti di Regione. Come il veneto Luca Zaia, che valutava positiva anche la possibilità di attendere fino all’inizio di febbraio per un ritorno in sicurezza. E poi Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, che, coerente con la sua linea chiusurista, aveva proposto di far slittare la riapertura delle scuole di un mese.

Ma il governo ha tenuto botta: si torna a scuola il 7 o il 10, nessuno slittamento sarà consentito.

Nel frattempo si discute su regole delle quarantene, misure di sicurezza e dad. E così si moltiplicano i vertici: sindacati-ministero dell’Istruzione, cabina di regia, consiglio dei ministri, incontri tra ministri e commissario straordinario, confronti tra Regioni. Il tutto con una punta di polemica che accompagna sempre gli incontri tra ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e sindacati di categoria.

Ma tra discussioni, litigi, confronti, idee, slittamenti e paroloni, siamo al secondo anno di pandemia e di nuovo sembra che si stia affrontando per la prima volta questa situazione.

Eppure si sapeva che ci sarebbero state le vacanze di Natale, che questa volta si sarebbero potute trascorrere quasi normalmente, recuperandone la dimensione sociale, e c’era il forte sospetto che i contagi sarebbero aumentanti. Si sapeva anche che le vacanze finiscono e che gli studenti e i docenti sarebbero dovuti tornare a scuola. Ora, come è possibile essere arrivati alla vigilia del rientro con ancora tutti questi interrogativi e il panico organizzativo che accompagna una situazione imprevista e inedita?

Che cosa ne pensate? Mi piacerebbe conoscere le vostre idee. Scrivetemi a: lanavedipenelope@gmail.com

  • Claudia Zanella

    Sono nata a Milano nel 1987. Ma è più il tempo che ho passato in viaggio, che all’ombra della Madonnina. Sono laureata in Filosofia e ho sempre una citazione di Nietzsche nel taschino. Mi piacciono tante cose ma, se devo scegliere tra le mie passioni quali sono quelle che più parlano di me, direi: la Spagna, il rock e il giornalismo. Dopo averci vissuto, Madrid è la mia città d’elezione; il rock scandisce il mio ritmo di vita e venero le mie chitarre come oggetti magici; infine, fare la giornalista soddisfa il mio impulso alla Jessica Fletcher di voler sempre vedere chiaro e poi raccontare. Ho lavorato per cinque anni per La Repubblica, come cronista e responsabile del settore “Educazione e scuola” a Milano. Cofondatrice del progetto di storytelling su Milano ai tempi del coronavirus: “Orange is the new Milano”. Sono approdata a Radio Popolare nel 2019, occupandomi di un po’ di tutto, ma mantenendo sempre un occhio vigile sul mondo della scuola.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 22/02 08:29

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 22-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 22/02 10:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 22-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 22/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 22-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 21/02/2025 delle 19:49

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 21-02-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Il demone del tardi di sabato 22/02/2025

    a cura di Gianmarco Bachi

    Il demone del tardi - 22-02-2025

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 22/02/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 22-02-2025

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di venerdì 21/02/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 21-02-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 21/02/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 21-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 21/02/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 21-02-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 21/02/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 21-02-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 21/02/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 21-02-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 21/02/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 21-02-2025

  • PlayStop

    "I funerali dell'anarchico Pinelli", la nuova collocazione è un'occasione mancata

    "I funerali dell'anarchico Pinelli" di Enrico Baj ha trovato la sua casa definitiva. Dopo esser stata esposta a Palazzo Reale, l'opera che l’artista e il gallerista Marconi volevano donare a Milano e che l'amministrazione in più di quarant'anni non era riuscita a collocare, è stata trasferita al Museo del Novecento, nella Galleria "Gesti e processi" al quarto piano della struttura. L'opera però è stata scomposta e la rappresentazione della finestra della Questura dalla quale venne fatto cadere Pinelli è stata messa di lato, non in alto come dovrebbe essere. Una scelta che sminuisce il senso dell'opera. Il servizio di Tiziana Ricci e l'intervista alla figlia di Giuseppe Pinelli, Claudia

    Clip - 21-02-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 21/02/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 21-02-2025

Adesso in diretta