Mia cara Olympe

25 novembre, il giorno dopo

Oggi è il giorno dopo. Dopo aver ascoltato il presidente Mattarella e papa Francesco, dopo aver letto la relazione della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio illustrata dalla magistrata Paola De Nicola e gli speciali che tanti media hanno dedicato alla giornata, dopo aver visto spot e campagne contro la violenza maschile sulle donne, dopo avere apprezzato l’appello agli uomini (che la violenza sia un problema degli uomini lo si ripete di anni) di Maschile Plurale dal titolo giusto ed eloquente ‘Prendere la parola, adess0’, dopo avere potuto constatare che mille e mille – nelle scuole, nei luoghi istituzionali, nel variegato mondo dei femminismi, tra le associazioni – sono state le occasioni per discuterne. Dopo tutto ciò che ha riempito questo 25 novembre insomma; e quest’anno il tutto è stato tanto e articolato, tante sono infatti le declinazioni della violenza che rimandano, oltre che alle relazioni interpersonali, agli assetti strutturali della società. E dunque si è parlato di tutti i gap di genere, del maschilismo italico, dei buchi della risposta istituzionale da colmare: e non ci siamo dimenticati di chi – penso alle donne afgane – sta vivendo assai peggio di noi e peggio di prima.

Non è poca cosa quello che è successo negli ultimi 15 – 16 anni, da quando anche in Italia è stata istituita la giornata dedicata alla lotta alla violenza maschile contro le donne: nel 1999 era stata l’Onu a decidere la data del 25 novembre, in memoria delle tre sorelle Mirabal, attiviste politiche stuprate e uccise nella Repubblica dominicana nel 1960. Non è poca cosa se si pensa che solo nel 2006 un presidente della Repubblica, era Giorgio Napolitano, prese per la prima volta parola pubblica sul tema della violenza; segno di una sensibilità che si faceva lentamente strada anche su forte sollecitazione del movimento delle donne,

Non è poca cosa il cammino di questi anni di leggi nazionali – si pensi alla legge sullo stalking – e internazionali, si guardi alla Convenzione di Istambul. Si sono accese le luci anche nel buio delle case dove in massimo grado la violenza contro le donne si consuma, all’ombra di relazioni familiari; di certo le generazioni più giovani crescono con una maggiore consapevolezza, i media ne parlano, talvolta male, ma ne parlano, mentre i centri antiviolenza e i femminismi in tutte le loro declinazioni – domani a Roma la manifestazione di Non una di meno – non mollano la presa. Eppure i numeri sono ancora lì, impietosi, a dire di una rocciosità, di una pervasività della questione che lascia senza fiato: sono 109 le donne uccise nel 2021, un dato in aumento dell’8%, una morte ogni 72 ore.

Oggi è il giorno dopo il 25 novembre: si usa sempre dire che non bisogna parlare del tal fenomeno una volta l’anno, ma ogni giorno. Non credo sia questo il problema: di violenza contro le donne bisogna parlarne meglio, di più, ma il tema è ormai entrato nel discorso pubblico. E allora? Ci sono soldi da dare, politiche da implementare, risposta da costruire, sordità istituzionali alle denunce delle donne cui porre rimedio, cultura da promuovere. Ma, sul micro, nella vita quotidiana non dimentichiamo che c’è da fare per ognuna e ognuno di noi, ogni giorno. Fare i conti con se stessi e non fare e non farsi sconti, non aver paura di affrontare ogni giorno la cultura sessista che produce violenza. Vederla e farla vedere, in se stessi e negli altri, nei contesti in cui si vive, fosse anche nella solita battuta su cui si passa sopra. Sembra poca cosa, non lo è.

 

  • Assunta Sarlo

    Calabromilanese, femminista, da decenni giornalista, scrivo e faccio giornali (finché ci sono). In curriculum Ansa, il manifesto, Diario, il mensile E, Prima Comunicazione, Io Donna e il magazine culturale cultweek.com. Un paio di libri: ‘Dove batte il cuore delle donne? Voto e partecipazione politica in Italia’ con Francesca Zajczyk, e ‘Ciao amore ciao. Storie di ragazzi con la valigia e di genitori a distanza’. Di questioni di genere mi occupo per lavoro e per attivismo. Sono grata e affezionata a molte donne, Olympe de Gouges cui è dedicato questo blog è una di loro.

ALTRO DAL BLOGVedi tutti
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio venerdì 28/03 19:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 28-03-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 29/03 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 29-03-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di venerdì 28/03/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 28-03-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 28/03/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 28-03-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Slide Pistons – Jam Session di sabato 29/03/2025

    La frizzante trasmissione di Luciano Macchia e Raffaele Kohler. Tutti i sabati su Radio Popolare dalla mezzanotte all'una. In onda le scorribande musicali dei due suonatori d’ottone in giro per la città, assecondate da artisti formidabili e straordinari.

    Slide Pistons – Jam Session - 28-03-2025

  • PlayStop

    Doppia Acca di venerdì 28/03/2025

    Dal 2011 è la trasmissione dedicata all’hip-hop di Radio Popolare.

    Doppia_Acca - 28-03-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 28/03/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 28-03-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 28/03/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 28-03-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 28/03/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 28-03-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 28/03/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 28-03-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 28/03/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 28-03-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 28/03/2025

    1) Terremoto in Myanmar. Più di 140 morti, mentre centinaia di persone sono ferite o disperse. Il sisma colpisce un paese in ginocchio dopo 4 anni di guerra civile. A rischio la distribuzione degli aiuti nelle zone contese dalla giunta militare. (Giorgio - Ong Asia, Emanuele Giordana) 2) Medio Oriente. Israele torna a bombardare Beirut per la prima volta dalla tregua di novembre. Netanyahu continua la sua politica della guerra perenne. (Laura Silvia Battaglia) 3) Istanbul si prepara alla grande manifestazione di domani contro Erdogan. Il presidente turco continua ad arrestare giornalisti e manifestanti, mentre dal carcere Imamoglu denuncia il fermo del suo avvocato. 4) Spagna, il governo trova l’accordo: i lavoratori che percepiscono il salario minimo non dovranno pagare l'imposta sul reddito. (Giulio Maria Piantadosi) 5) Mondialità, la fine del grande inganno delle aziende statunitensi. (Alfredo Somoza) 6) Cinque anni senza Raffa. L’omaggio di esteri a Raffaele Masto.

    Esteri - 28-03-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di venerdì 28/03/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 28-03-2025

  • PlayStop

    Il corteo dei metalmeccanici a Milano per il rinnovo del contratto

    Presidi e manifestazioni in tutti i capoluoghi di provincia lombardi oggi per lo sciopero nazionale di otto ore indetto dai sindacati confederali dei metalmeccanici. "Rinnoviamo il contratto": tre semplici parole per riunire in corteo Fim Fiom e Uilm. Da mesi chiedono 280 euro lordi in più in busta paga, la riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore alla settimana, ma lo scorso autunno le associazioni delle imprese hanno interrotto il tavolo di confronto. Così oltre 450 mila addetti del settore, in tutta la Lombardia, vedono i loro stipendi fermi a fronte dell’inflazione e di spese sempre più alte. Queste sono alcune voci raccolte stamattina al corteo di Milano.

    Clip - 28-03-2025

  • PlayStop

    Vieni con me di venerdì 28/03/2025

    Vieni con me! è un’ora in cui prendere appunti tra condivisione di curiosità, interviste, e il gran ritorno di PASSATEL, ma in forma rinnovata!! Sarà infatti partendo dalla storia che ci raccontano gli oggetti più curiosi che arriveremo a scoprire eventi, iniziative od occasioni a tema. Eh sì, perché poi..ci si incontra pure, altrimenti che gusto c’è? Okay ma dove, quando e poi …con chi!?! Semplice, tu Vieni con me! Ogni pomeriggio, dal lunedì al venerdì, dalle 16.30, in onda su Radio Popolare. Per postare annunci clicca qui Passatel - Radio Popolare (link - https://www.facebook.com/groups/passatel) Vuoi segnalare un evento, un’iniziativa, un oggetto particolare o proporti come espert* (design, modernariato o una nicchia specifica di cui sai proprio tutto!!) scrivi a vieniconme@radiopopolare.it Conduzione, Giulia Strippoli Redazione, Giulia Strippoli e Claudio Agostoni

    Vieni con me - 28-03-2025

Adesso in diretta