Con la folla per Francesca Balzani al teatro Elfo Puccini di Milano si può dire che la campagna per le primarie del centrosinistra sia entrata nel vivo. Una partecipazione numerosa e appassionata anche per la vicesindaco, dopo quelle per Giuseppe Sala e Pierfrancesco Majorino.
La voglia di esserci per sentire e discutere di Milano, che cinque anni e mezzo fa portò il centrosinistra a riconquistare dopo venticinque anni Palazzo Marino con il sindaco Giuliano Pisapia, sembra sia tornata. La presentazione di Francesca Balzani ha visto il medesimo copione di quelle dei due maggiori rivale: sala piena ben prima dell’inizio, schermi accesi nel foyer, gente in coda fuori, anche solo per salutare la candidata.
Rispetto a Sala e Majorino, la vicesindaco ha portato nella platea numerose persone che formano i comitati nei quartieri: una parte di quella “forza gentile” che fu una delle architravi delle primarie del 2010 prima, e della campagna per le comunali del 2011 poi. Ovviamente all’Elfo Puccini non sono mancati militanti e dirigenti delle forze politiche del centrosinistra.
Il risultato fin qui ottenuto non era scontato per molto osservatori, viste le tante polemiche e discussioni nate ancora prima che a marzo dell’anno scorso Pisapia decidesse di non candidarsi a un secondo mandato. Proprio il sindaco uscente, e una parte del suo staff, hanno sempre ripetuto “che saranno delle bellissime primarie” e per questo si sono adoperati.
Che possano essere appassionate e sorprendenti lo dicono i primi dibattiti e le “scomposizioni” che stanno avvenendo anche tra le forze politiche, come ci si attende in primarie di coalizione. Dopo la gran parte degli assessori della giunta Pisapia che si sono schierati con Sala, potrebbe arrivare l’indicazione di voto del sindaco per Balzani, per cui si sono già schierati l’architetto Stefano Boeri e il costituzionalista Valerio Onida, i protagonisti delle primarie 2010 e di questi anni di rinascita milanese.