Attentato a Istanbul. Un kamikaze si è fatto esplodere nella via dello shopping Istiklal street, provocando la morte di cinque persone e il ferimento di altri 36. Questo è quanto ha dichiarato il governatore di Istanbul, Vasi Şahin, secondo il quale la bomba è esplosa a poca distanza dal governatorato del distretto di Beyoğlu. Sui social media sono circolate notizia riguardo altre esplosioni in città, smentite dal governatore. Secondo la Cnn turca l’attento avrebbe avuto un altro obiettivo, ma forse il kamikaze avrebbe innescato l’ordigno per errore. Il fatto è avvenuto alle 9.55 ora di Istanbul, le 10.55 italiane.
Nel pomeriggio, le fonti investigative turche hanno dato un’identità al kamikaze: Savas Yildiz, 33 anni, turco. Originario di Andana, nel sud del Paese, sarebbe sospettato di essere affiliato all’Isis. Sono stati identificate anche le vittime. Tre sono israeliane: Simha Siman Demri, Yonathan Suher e Avraham Godman. C’è poi un iraniano, Ali Riza Khalman, oltre l’attentatore.
Sembra ripetersi un copione già visto con l’ultima esplosione ad Ankara, datata 13 marzo, costata la vita a 37 persone. Quella bomba è esplosa 48 ore dopo l’allarme lanciato dall’Ambasciata degli Stati Uniti. Questa volta, 48 ore dopo una nota d’allarme diffusa dall’Ambasciata tedesca. Dopo la psicosi di giovedì e la tranquillità che ha regnato ieri ad Istanbul, di nuovo il terrorismo irrompe nella vita della città turca. Come nella scorsa occasione, anche questa volta l’allarme dell’ambasciata ha individuato anche il distretto dove sarebbe avvenuta l’esplosione. Da giovedì infatti si sconsiglia ai turisti di frequentare piazza Taksim.