Approfondimenti

A cosa serviranno gli assistenti civici? La parola al vicepresidente dell’ANCI

assistenti civici - Antonio Decaro

Il governo Conte è intenzionato a reclutare 60mila assistenti civici, dei veri e propri volontari che dovranno dare supporto alle forze dell’ordine nei controlli nelle città italiane per evitare gli assembramenti e invitare i cittadini a rispettare le distanze di sicurezza.

La proposta è freschissima e il bando dovrebbe arrivare a breve. Ne abbiamo parlato oggi a Prisma con Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e vicepresidente dell’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani.

L’intervista di Lorenza Ghidini e Claudio Jampaglia.

Lei è protagonista, insieme al sindaco di Bari Antonio Decaro e al Ministro Boccia, di una proposta arrivata ieri: 60mila assistenti civici per aiutare a vigilare nella fase 2. Un bando pubblico rivolto agli inoccupati. Cosa dovranno fare?

Dovranno aiutarci a presidiare i punti più delicati delle città. Il volontariato in questi mesi di coronavirus ha svolto un’azione fondamentale. Penso alla mia città, Pesaro: ci hanno aiutato a portare la spesa agli anziani e ai malati, ci hanno aiutato a consegnare le mascherine porta a porta. Abbiamo messo in moto una squadra di volontari straordinaria. Ora molti di loro sono tornati a lavorare e per questo abbiamo bisogno di organizzare il volontariato rispetto al presidio di tutti gli spazi pubblici che abbiamo riaperto, dai parchi ai locali e le attività sportive.
La gran parte della responsabilità è delle persone, sono loro a fare la differenza mettendo la mascherina e attenendosi alla distanza di sicurezza, ma abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a controllare. Non possiamo pretendere di avere le forze di polizia e la polizia municipale in ogni angolo della città, è irrealistico. Avere invece queste persone che possono aiutarci ad intervenire in maniera dialogante e avvisare le forze di polizia in caso di problemi particolari può sicuramente essere d’aiuto, sia per dare informazioni ai cittadini che per controllare il territorio e contare gli ingressi negli spazi ad accesso contingentato. È un tentativo di dare una risposta ad un problema che le città hanno. Tutto si scarica sui sindaci, ma i sindaci non hanno così tanti strumenti per controllare. Si tratta di un volontariato organizzato.

Non sarà facilissimo. In questo fine settimana da Brescia sono arrivate notizie di aggressioni ai vigili urbani che cercavo di fluidificare un po’ le situazioni di assembramento. Queste persone dovranno avere qualche qualifica, giusto?

Sicuramente saranno riconoscibili, come i volontari della Protezione Civile, ma non chiederemo loro di fare i poliziotti e di intervenire e sgomberare. Saranno un presidio che aiuterà, parlando con le persone, ad evitare assembramenti. Al tempo stesso se si verificheranno delle situazioni di particolare gravità saranno loro a coinvolgere le forze dell’ordine. Ci auguriamo ovviamente che basterà la responsabilità delle persone, ma in questo fine settimana abbiamo visto purtroppo che, soprattutto tra i più giovani, è tornata l’idea di riprendere la vita come prima. Questo non è il momento di fare il gruppo, è il momento di uscire in pochi e non fare gli assembramenti davanti ai locali. Magari torneremo a farlo questa estate se gestiremo bene questo mese che abbiamo davanti. Se continuiamo così, rischiamo di dover passare l’estate in casa e questo sarebbe davvero un guaio.

A Napoli e Milano abbiamo due proposte diverse. De Magistris dice di aprire la città 24 ore al giorno e chiede più potere ai sindaci. A Milano, invece, abbiamo raccolto l’allarme del Comune che dice “abbiamo ancora un mese e mezzo di bilancio, poi dovremo registrare una seria crisi dei conti pubblici“. Cosa chiedete come ANCI?

Ridurre i tempi delle città sicuramente non aiuta. È un ragionamento che ho provato a fare anche io: se tu riduci il tempo, aggreghi le persone in meno tempo e quindi crei più assembramenti. Il diluire la vita delle città il più possibile è positivo secondo me, magari non 24 ore su 24. Abbiamo visto sui supermercati, quando all’inizio qualche supermercato aveva provato a limitare l’orario di apertura creando più problemi e più file. Credo che la risposta non sia quella di ridurre gli orari, o almeno non è efficace nella gran parte delle città.
I sindaci hanno dimostrato grande serietà e grande servizio a disposizione dello Stato. Ci siamo presi quotidianamente le nostre responsabilità, come siamo abituati a fare, ma vorremmo avere un po’ più di poteri non soltanto su queste questioni, ma sulla ripartenza dell’Italia. Penso ai cantieri pubblici, ad esempio: noi abbiamo bisogno di far ripartire i lavori pubblici. Senza lavori pubblici l’economia non riparte e con questo codice degli appalti i lavori li faremo ripartire in due anni. Noi invece abbiamo bisogno di farli partire in due mesi. Poi abbiamo anche un grande problema di bilancio, perché i comuni hanno registrato un effetto sulle casse esattamente come è accaduto per le famiglie e le imprese: non abbiamo più le entrate, da mesi non riscuotiamo più molte tasse come quella di soggiorno o i parcheggi a pagamento, ma penso anche agli utili delle partecipate e le rette degli asili nidi. Noi abbiamo quantificato questa mancata entrata in 5 miliardi di euro e lo Stato, dopo una lunga trattativa, ce ne ha assegnati 3. Non sappiamo se basteranno, molto dipenderà dall’andamento della crisi economica. Ha ragione il Comune di Milano perché se avremo un secondo semestre di ripresa economica del Paese può anche darsi che le risorse stanziate dal governo possano bastare o almeno avvicinarsi alla somma necessaria. Se invece avremo, come tutti dicono, anche il secondo semestre di crisi economica, è evidente che questo si ripercuoterà negativamente sulle casse dei Comuni e le risorse stanziate saranno a quel punto assolutamente insufficienti. Il presidente Decaro ha ottenuto da Conte e da Gualtieri una finestra nel mese di luglio per fare una verifica perché noi temiamo che le risorse stanziate non siano sufficienti e che molti comuni rischino di saltare in aria. E saltando in aria i comuni saltano in aria i servizi essenziali per le persone.
Siamo molto preoccupati e siamo anche impegnati per ottenere il massimo dei risultati possibili per evitare ulteriori disagi alle città e ai cittadini.

Foto dalla pagina Facebook del sindaco di Bari Antonio Decaro

  • Autore articolo
    Redazione
ARTICOLI CORRELATITutti gli articoli
POTREBBE PIACERTI ANCHETutte le trasmissioni

Adesso in diretta

  • Ascolta la diretta

Ultimo giornale Radio

  • PlayStop

    Giornale Radio sabato 01/02 08:30

    Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi. Tutto questo nelle tre edizioni principali del notiziario di Radio Popolare, al mattino, a metà giornata e alla sera.

    Giornale Radio - 01-02-2025

Ultimo giornale Radio in breve

  • PlayStop

    Gr in breve sabato 01/02 07:30

    Edizione breve del notiziario di Radio Popolare. Le notizie. I protagonisti. Le opinioni. Le analisi.

    Giornale Radio in breve - 01-02-2025

Ultima Rassegna stampa

  • PlayStop

    Rassegna stampa di sabato 01/02/2025

    La rassegna stampa di Popolare Network non si limita ad una carrellata sulle prime pagine dei principali quotidiani italiani: entra in profondità, scova notizie curiose, evidenzia punti di vista differenti e scopre strane analogie tra giornali che dovrebbero pensarla diversamente.

    Rassegna stampa - 01-02-2025

Ultimo Metroregione

  • PlayStop

    Metroregione di venerdì 31/01/2025 delle 19:48

    Metroregione è il notiziario regionale di Radio Popolare. Racconta le notizie che arrivano dal territorio della Lombardia, con particolare attenzione ai fatti che riguardano la politica locale, le lotte sindacali e le questioni che riguardano i nuovi cittadini. Da Milano agli altri capoluoghi di provincia lombardi, senza dimenticare i comuni più piccoli, da dove possono arrivare storie esemplificative dei cambiamenti della nostra società.

    Metroregione - 31-01-2025

Ultimi Podcasts

  • PlayStop

    Apertura Musicale di sabato 01/02/2025

    Svegliarsi con la musica libera di Radio Popolare

    Apertura musicale - 01-02-2025

  • PlayStop

    News della notte di venerdì 31/01/2025

    L’ultimo approfondimento dei temi d’attualità in chiusura di giornata

    News della notte - 31-01-2025

  • PlayStop

    Psicoradio di venerdì 31/01/2025

    Psicoradio, avviata nel 2006 dalla collaborazione tra il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna e Arte e Salute Onlus, è una testata radiofonica dedicata alla salute mentale. Include un corso triennale per utenti psichiatrici, guidato dalla prof. Cristina Lasagni, e una programmazione che esplora temi psicologici attraverso vari registri: poetico, informativo, ironico e autobiografico. Psicoradio ha realizzato oltre 220 trasmissioni nazionali, campagne di sensibilizzazione e convegni su temi di salute mentale.

    Psicoradio - 31-01-2025

  • PlayStop

    Musiche dal mondo di venerdì 31/01/2025

    Musiche dal mondo è una trasmissione di Radio Popolare dedicata alla world music, nata ben prima che l'espressione diventasse internazionale. Radio Popolare, partecipa alla World Music Charts Europe (WMCE) fin dal suo inizio. La trasmissione propone musica che difficilmente le radio mainstream fanno ascoltare e di cui i media correntemente non si occupano. Un'ampia varietà musicale, dalle fanfare macedoni al canto siberiano, promuovendo la biodiversità musicale.

    Musiche dal mondo - 31-01-2025

  • PlayStop

    Sui Generis di venerdì 31/01/2025

    Una trasmissione che parla di donne e altre stranezze. Attualità, cultura, approfondimenti su femminismi e questioni di genere. A cura di Elena Mordiglia.

    Sui Generis - 31-01-2025

  • PlayStop

    L'Orizzonte delle Venti di venerdì 31/01/2025

    A fine giornata selezioniamo il fatto nazionale o internazionale che ci è sembrato più interessante e lo sviluppiamo con il contributo dei nostri ospiti e collaboratori. Un approfondimento che chiude la giornata dell'informazione di Radio Popolare e fa da ponte con il giorno successivo.

    L’Orizzonte delle Venti - 31-01-2025

  • PlayStop

    Divieto agli elicotteri sul Reagan di Washington. Continuano le indagini sull'incidente aereo

    La Federal Aviation Administration ha vietato agli elicotteri lo spazio aereo sull'aeroporto Ronald Reagan di Washington, dopo l’incidente aereo di mercoledì. Sono in corso ancora le ricerche dei corpi delle 67 vittime. Per il momento ne sono stati recuperati 41. Intanto, sono state recuperate le scatole nere dell’aereo, che saranno fondamentali nelle indagini per ricostruire quanto accaduto. Ma iniziano ad emergere alcuni elementi che mostrano un grave problema di sicurezza negli aeroporti americani, legato a tagli sul personale e privatizzazioni. Ne abbiamo parlato con Martino Mazzonis, giornalista americanista.

    Clip - 31-01-2025

  • PlayStop

    Milano-Cortina 2026: Olimpiadi sostenibili? Siamo andati a vedere. (Ep.1 - Cortina)

    Il conto alla rovescia è iniziato, tra un anno ci sarà l’inaugurazione dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina. Erano stati assegnati all’Italia nel 2019 con un dossier di candidatura che puntava tutto sulla parola “sostenibilità”, sia ambientale che economica. Riutilizzo degli impianti sportivi esistenti, investitori privati, attenzione all’impatto ambientale, costi contenuti, eredità legata al territorio. Il piano economico aggiornato dal governo prevede 3,6 miliardi di costi. Rispetto al dossier di candidatura le spese sono generalmente triplicate, come nel caso della pista da bob passata da 46 a 120 milioni. Siamo andati a vedere come procedono i lavori a Cortina d’Ampezzo e a Bormio, per capire da vicino la (in)sostenibilità di queste Olimpiadi. Questa è la prima puntata con il reportage da Cortina di Roberto Maggioni.

    Clip - 31-01-2025

  • PlayStop

    Esteri di venerdì 31/01/2025

    1) Gaza, dopo 8 mesi riapre il valico di Rafah. Malati e feriti potranno evacuare e cercare cure fuori dalla striscia. Secondo l’oms sono almeno 12mila le persone che necessitano un’evacuazione medica urgente. 2) Stati Uniti. Dietro l’incidente aereo di Washington potrebbe esserci una politica di definanziamenti e tagli sul costo del lavoro nel settore pubblico. Trump, invece, accusa i programmi di diversità. (Martino Mazzonis, giornalista) 3) Germania, al Bundestag non passa il voto sull’immigrazione. Ma ormai la crisi si è aperta. L’accordo con l’estrema destra non è più un tabù. (Alessandro Ricci) 4) Le migrazioni al centro dell’agenda mondiale. Deportazioni e delocalizzazioni sono ormai un fatto concreto e in occidente è gara a chi fa la legge più restrittiva. (Alfredo Somoza) 5) Quattro anni fa il colpo di stato militare in Myanmar. La guerra civile continua nel mezzo del silenzio mondiale. Più di 6mila civili sono stati uccisi dalla giunta. (Alessandro De Pascale - Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo) 6) Una vita di poesia e rinascita. L’omaggio di esteri all’icona della musica Marianne Faithfull, morta a 78 anni (Claudio Agostoni)

    Esteri - 31-01-2025

  • PlayStop

    Detto tra noi di venerdì 31/01/2025

    Conversazioni con la direttrice. Microfono aperto con Lorenza Ghidini.

    Detto tra noi - 31-01-2025

Adesso in diretta