La colpa è di Aria Spa. Lo aveva anticipato Matteo Salvini, stamani alle telecamere, all’ombra del Palazzo della regione, dopo tre giorni di silenzio del presidente Fontana, senza alcuna scusa per un fine settimana di caos vaccini tra Cremona, Como e la Brianza con il personale degli hub vaccinali, le aziende sanitarie e i sindaci a correre ai ripari per portare migliaia di cittadini chiamati dalle liste di attesa visto che gli aventi diritto non si presentavano perché non sapevano fosse il loro turno. Per non parlare del ripetersi delle denunce di anziani inviati anche a 60 km da casa per una dose di speranza che avevano nelle vicinanze della loro residenza (ieri è successo in Val Seriana).
La colpa è di Aria Spa, dice la Regione, l’azienda che gestisce 10 miliardi di acquisti per la Lombardia, voluta proprio da Fontana due anni fa, per accorpare le chiacchierate e inefficienti (lo scrive la Corte dei conti) Lombardia informatica, Lombardia infrastrutture e la centrale acquisti Arca. Di sicuro Aria Spa non ha mantenuto nessuna delle roboanti promesse di efficienza e competenze ribadite ancora pochi mesi fa in occasione delle gare per i vaccini anti-influenzali andate più volte deserte. Dopo averle dato 22 milioni per realizzare la piattaforma vaccini, verrà sostituita subito – e gratuitamente – da Poste italiane. Quando non si sa perché i tavoli tecnici sono in corso. L’accordo fatto meno di due settimana fa da Letizia Moratti, infatti, prevedeva che Poste subentrasse ad Aria alla fine della campagna over 80. Aria intanto viene ribaltata, probabilmente se ne andranno i cinque membri del consiglio di amministrazione, tra cui il presidente bocconiano di osservanza forzista, e soprattutto il vero plenipotenziario dell’azienda il direttore generale arrivato solo sei mesi fa dal Veneto, dopo l’allontanamento, con promozione, del predecessore indagato insieme a Fontana e al cognato del presidente per i camici prima venduti e poi donati in parte proprio ad Aria. Arriverà un commissario. Una soluzione che per coerenza dovrebbe essere adottata per tutta la sanità lombarda. Se come dichiara alle telecamere Salvini “chi sbaglia paga e se ne va come in qualsiasi azienda”, bene ci aspettiamo la richiesta di dimissioni di Attilio Fontana, primo artefice e responsabile della Regione, delle sue scelte e dei suoi scandali, oltremodo inadatto.
Foto | Il Presidente della Lombardia Attilio Fontana e il vice Presidente Letizia Moratti durante la seduta del Consiglio Regionale a Palazzo Pirelli a Milano