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Tre attentati in 24 ore

Quattro morti e un ferito. Questo il bilancio, secondo la CNN, di un attentato terroristico alla Moschea del Profeta a Medina, la seconda città santa (sunnita) dell’Arabia saudita, dove si trova la tomba di Maometto. Le prime immagini circolate su Twitter mostrano un’auto in fiamme con accanto i corpi di due uomini in divisa. Il veicolo era parcheggiato accanto all’ingresso del luogo sacro. A far deflagrare l’auto è stato un attentatore suicida, riportano tutti i media arabi. Secondo le prime ricostruzioni, le vittime sono tutte addetti alla sicurezza.

Poche ore prima nella città sciita di Qatif, a est dell’Arabia saudita, un altro attentatore ha cercato di compiere una strage alla moschea cittadina. Secondo fonti dell’emittente americana CNN, l’attentato suicida sarebbe fallito: l’unica vittima sarebbe proprio l’attentatore. Solo 24 ore prime, a Jeddah, a ovest della penisola arabica, un altro attentatore si è fatto esplodere a 10 metri dal consolato americano, accanto all’ospedale più grande della città. Secondo l’agenzia di stampa saudita, di proprietà del governo, alcuni poliziotti sarebbero rimasti feriti. L’episodio è avvenuto quando in Arabia Saudita erano le 3 del mattino. Gli investigatori sauditi nell’automobile dell’attentatore hanno trovato altri quattro ordigni. Nel 2004, il consolato statunitense di Jeddah era stato il bersaglio di un attentato di Al Qaeda: cinque gli impiegati uccisi in quell’occasione.

Nessun atto terroristico finora è stato rivendicato. Le città colpite dagli attentati sono sia riferimento per i sunniti che per gli sciiti.

 

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    Redazione
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