Dalle strade della sua città, Gioiosa Marea, a quelle di Atene, dove vinse il titolo Mondiale nella 10 chilometri di marcia nel 1997.
Quella di Annarita Sidoti, messinese, tra le più forti marciatrici di sempre, è una storia straordinaria. Ma, allo stesso, tempo è Una storia semplice.
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Così si intitola il documentario prodotto da .puntozero e Raining Film, a cura di Giuseppe Garau e Goffredo D’Onofrio. Il film, 50 minuti di interviste e materiale d’archivio, negli scorsi giorni ha trionfato all’Overtime Festival di Macerata e ora è in attesa di approdare in sala.
Racconta i momenti felici di Annarita Sidoti, l’incredibile passione che la spinse a marciare nonostante i 150 centimetri di altezza che le valsero il soprannome di Scricciolo d’oro coniato da Candido Cannavò. Il talento e la determinazione che le valsero il titolo iridato e a collezionare due ori Europei. La sua unicità e versitilità, che portò Annarita a recitare nel film Le complici del 1998.
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Ma anche il tanto dolore patito. I cinque anni di lotta contro un tumore al seno, di cui è morta il 21 maggio del 2015. Aveva solo 45 anni.
Questa l’intervista a Goffredo D’Onofrio, autore di Una storia semplice.